Siria, attacchi aerei su ospedali e scuole: 50 vittime

Valigia Blu
Rassegna Blu
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5 min readFeb 15, 2016

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In Rassegna Blu di oggi: Siria, attacchi aerei su ospedali e scuole: 50 vittime| Italia, nel 2015 debito pubblico +33miliardi rispetto all’anno precedente | Pensioni di reversibilità, il ministro del Lavoro: “È polemica infondata” | Ricercatori lanciano una petizione al Parlamento inglese per chiedere un’indagine indipendente e imparziale sull’omicidio di Giulio Regeni | Colonia, capo polizia: “Migranti la gran parte degli accusati per le violenze di Capodanno” | Il quiz di Open Migration sull’Islam: “Scopri cosa sai”

Siria, attacchi aerei su ospedali e scuole: 50 vittime
Almeno 50 persone, secondo l’Onu, sono state uccise da attacchi aerei e lanci di razzi che hanno colpito due scuole e cinque ospedali nel nord della Siria, tra Aleppo e Idlib. In una delle scuole, ad Azaz, in provincia di Aleppo, si erano rifugiati alcuni profughi. Tra gli ospedali colpiti, una struttura di Medici Senza Frontiere (MSF) a Maarrat al Numan, nella provincia di Idlib, a 280 chilometri di Damasco.

Secondo MSF, i morti accertati sono cinque pazienti, un membro del personale e una guardia. «Sono scomparse almeno otto persone dello staff di Msf, e non sappiamo se sono vive», ha detto Mego Terzian alla Reuters. MSF ha condannato l’attacco in un comunicato stampa: «La distruzione dell’ospedale lascia la popolazione locale di circa 40mila persone senza accesso ai servizi medici».

Per l’Osservatorio siriano per i diritti umani e il primo ministro turco Ahmet Davutoglu si è trattato di raid “verosimilmente russi”. Mosca ha negato le accuse e ha parlato di «un nuovo capitolo dell’esercizio di propaganda in corso».

Nel frattempo, le trattative diplomatiche sono in una fase di stallo. La Turchia continua a bombardare le milizie curde al confine con la Turchia per il terzo giorno consecutivo, nonostante gli appelli della diplomazia internazionale. La Russia non intende interrompere gli attacchi aerei nella provincia di Aleppo anche in caso di cessate il fuoco. «Noi combattiamo contro gruppi terroristici, Is, al Nusra e altri, legati ad al-Qaeda. I bombardamenti su obiettivi dei gruppi terroristici continueranno in ogni caso, anche se si arriverà a un accordo per il cessate il fuoco in Siria», ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Gatilov.

Italia, nel 2015 debito pubblico +33miliardi rispetto all’anno precedente
Nel 2015 il debito pubblico italiano è cresciuto rispetto all’anno precedente di 33 miliardi e 800 milioni, toccando quota 2.169,9 miliardi. Bankitalia ha spiegato che l’aumento è stato registrato principalmente nella spesa dello Stato centrale, mentre quella degli enti locali è risultata virtuosa. Bankitalia scrive anche che il debito di fine dicembre è invece calato rispetto a quello di novembre 2015 che si era attestato a 2.212 miliardi.

Pensioni di reversibilità, il ministro del Lavoro: “È polemica infondata”
In questi giorni opposizioni e sindacati hanno sollevato il caso del taglio delle pensioni di reversibilità — riguardano circa 3 milioni di anziani che percepiscono per il resto della vita il 60% di quella che era la pensione del coniuge morto— presente nel disegno di legge delega del governo sul contrasto alla povertà. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha respinto le critiche, affermando che la polemica è «totalmente infondata»: «la proposta del Governo lascia esplicitamente intatti tutti i trattamenti in essere. Per il futuro non è allo studio nessun intervento sulle pensioni di reversibilità; tutto quello che la delega si propone è il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale». Oggi Enrico Marro, sul Corriere della Sera, in un editoriale in cui spiega cosa prevede il disegno di legge delega, ha avvertito il governo di fare attenzione a come si interviene su questa materia per evitare di creare nuovi poveri.

Ricercatori lanciano una petizione al Parlamento inglese per chiedere un’indagine indipendente e imparziale sull’omicidio di Giulio Regeni
Sostegno per la petizione al Parlamento inglese per un’indagine indipendente e imparziale sull’omicidio di Giulio Regeni. È quanto chiesto da Hannah Waddilove, una ricercatrice all’università di Warwick, e Neil Pyper, accademico e amico di Giulio, in un articolo sul sito timeshighereducation.com. L’omicidio di Giulio Regeni, scrivono i due universitari, è una violazione della libertà accademica. È responsabilità del governo rispondere quando la libertà di fare ricerca è violata. Paesi come l’Egitto, dove è alto il rischio di subire violenze, hanno bisogno di sapere che i governi prenderanno serie iniziative quando viene ucciso uno studente delle loro università.

Colonia, capo polizia: “Migranti la gran parte degli accusati per le violenze di Capodanno”
Scrive Alessandro Alviani su La Stampa che per tutta la giornata il procuratore generale di Colonia, Ulrich Bremer, ha provato a precisare la notizia riportata dell’Independent (e da altri siti d’informazione) secondo cui per le violenze e le rapine di Colonia di rifugiati accusati ce ne sarebbero stati solo tre. Spiega infatti Bremer che le persone sotto indagine nella maggior parte sono richiedenti asilo o persone che sono entrate illegalmente in Germania, arrivate l’anno scorso nella Repubblica federale, tra l’estate e poco prima di Capodanno. Dei 73 accusati: 30 sono marocchini dal Marocco, 27 algerini , 3 tunisini, 4 iracheni, 3 siriani, uno dal Montenegro, uno dalla Libia e uno dall’Iran. Tre, infine, sono tedeschi.

Il quiz di Open Migration sull’Islam: “Scopri cosa sai”
Spesso circolano stereotipi e pregiudizi sui musulmani nel mondo. Il sito Open Migration ha preparato un quiz dedicato all’islam, con 10 domande per verificare quanto conosciamo del mondo musulmano.

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