Non siamo soli

Autore: Ilaria Iacoviello

Recovery Colab
Recovery CO–LAB
3 min readJun 27, 2017

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NON SIAMO SOLI nasce da un’idea di Ilaria Iacoviello, designer della comunicazione, bipolare, che ormai da 6 anni sostiene l’idea che i malati psichiatrici siano uguali alle persone normali, perché una malattia mentale è qualcosa che hai non definisce ciò che sei.

Il progetto nasce dalla volontà di dare voce al racconto di persone affette da disturbi psichiatrici, lasciandoli liberi di costruire un canale comunicativo con il mondo dei “sani” attraverso la propria immagine e la propria storia.

COSA SI VUOLE COMUNICARE?

Il malato psichiatrico è uguale a una persona che non è affetta da nessun disturbo: ha gli stessi diritti e doveri, le stesse potenzialità e le stesse mancanze. Spesso e volentieri, anzi, il confine tra “sani” e “malati” è talmente labile da risultare un’imposizione della società o poco più: la realtà è fatta di sfumature e gradienti e non di nette divisioni. La “democrazia” dei disturbi colpisce anche i pregiudizi di genere: uomini e donne possono esserne affetti in ugual misura, è importante scardinare il preconcetto secondo cui la psiche femminile è più fragile e vulnerabile di quella maschile.

I POSTER

I poster sono composti da due persone, una “sana” e una “malata”, ritratte nello stesso “ambiente”, a piano americano e in pose naturali per enfatizzare la vicinanza dello sguardo di chi osserva. I due soggetti sono ritratti parallelamente e accostati nello scatto finale per non far capire al pubblico che li osserva chi tra i due è la persona malata e chi è quella senza disturbi. Perché non c’è differenza tra queste due persone. Ogni poster è caratterizzato dal nome della malattia e da una frase che la caratterizza.

Sul sito, nella sezione dedicata “Storie”, si possono leggere le esperienze delle persone affette da un disturbo. Guardando il poster non si capisce chi sta parlando, questo per rafforzare il concetto che siamo tutti uguali.

Le fotografie sono state realizzate da Floriana Mantovani, il copy da Camilla Maccafferri, la grafica da Valeria Farina e l’art direction da Ilaria Iacoviello.

Perché non siamo soli?

Perché include il concetto di non essere abbandonati, ma anche non siamo soli perché in fondo siamo tutti un po’ matti.

NON SIAMO SOLI. NON SIETE SOLI.

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