La notte arriva
di Ambra
Qui con me.
È tardi,
è notte fonda e nessuno
sembra essere sveglio,
o addirittura vivo.
Bevo una bottiglia di birra
qui nel mio letto
pronta a respingere ogni
tipo di prova che qualcosa possa
meravigliarmi di più della notte.
Tutto e tutti
in lei cambiamo.
Io sembro quasi una persona adulta e forte,
e questo paese sembra non essere così
vuoto e deprimente quanto realmente è.
Sembra che non sia lontano,
o rinchiuso in fondo ad un cassetto
il mio sogno.
Sembra quasi naturale realizzarlo
come se adesso
tutto ad un tratto decidessi
di diventare felice
senza pensare a nessun altro che me stessa,
dimenticando chiunque altro esista.
Probabilmente lo farei e ci riuscirei anche bene,
ma non è da me.
Io non scappo dai problemi,
mi ci butto dentro uccidendomi.
Da questo letto
percepisco le luci della strada quasi
migliori di noi stessi.
Le apprezzo più di quanto faccia con me stessa.
Di notte
anche questa canzone
che di giorno non capisco
sembra essere stata scritta
per colmare quel vuoto
che neanche tu riusciresti più a colmare.
La notte a arriva
e mi spezza.
Mi butta sopra tutta la malinconia
che di giorno si trasforma in silenzi,
o pianti soffocati.
La notte arriva e ti libera.
La notte arriva, ti spezza e ti ricompone,
mentre tu stai fermo ad aspettare in un letto,
in dei gradini,
su un pavimento,
o su un bancone in un pub.
La notte arriva ma tu stai ferma ad osservare.
La notte arriva,
e non ti resta nient'altro
che renderla più magica
di quanto già è
con il tuo solo tocco,
con il tuo contributo nel viverla,
nello scriverla.
Arriva la notte,
e tu non sarai più la stessa persona
che eri quello stesso pomeriggio.
La notte arriva,
e noi insieme a lei ci trasformiamo vivendola.
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