Amiu-Iren, domande & risposte

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5 min readFeb 7, 2017

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Oggi il consiglio comunale ha bocciato la delibera presentata dal sindaco Marco Doria. Il tema dell’aggregazione tra Amiu e Iren è particolarmente complesso .Abbiamo provato a raccogliere alcune domande frequenti sulla questione.

1. Il programma di Doria e le cose fatte

Cosa diceva il programma elettorale?

Nel programma, che trovate sul sito marcodoriaxgenova.it, si trova un capitoletto dedicato alla questione delle partecipate.

In quel testo si riconosce come strategica la questione della gestione dei servizi pubblici e si individuano due necessità. La prima è coniugare sostenibilità economica e qualità del servizio, la seconda è un effettivo controllo pubblico sulle aziende.

La scelta della modalità di gestione dei servizi pubblici è una delle scelte strategiche che il Comune dovrà attuare nel prossimo ciclo amministrativo. La sfida è trovare un assetto societario e una modalità di gestione in grado di coniugare la sostenibilità economica con un elevato standard di erogazione del servizio.

[…]

E’ opportuno sostituire il concetto di controllo democratico a quello di controllo pubblico, che a sua volta un ruolo diverso da quello delle authority, soggetto regolatore e terzo rispetto agli attori economici. Tale controllo non può realizzarsi esclusivamente attraverso i rappresentanti della Civica amministrazione nelle società o tramite rapporti con la Giunta; deve essere valorizzato appieno il ruolo del Consiglio comunale. E’ inoltre necessario un forte potenziamento della struttura comunale a cui deputare il controllo delle società partecipate.

Nello specifico poi il programma parla di Amiu e di Iren.

Ciclo rifiuti (AMIU): questo servizio pubblico locale ha evidenti rapporti con le politiche di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. E’ importante mantenere pubblica l’azienda senza escludere eventuali aggregazioni territoriali; il possibile ingresso di partner privati operativi, attualmente imposto dalla normativa, dovrebbe essere valutato con la prospettiva del completamento industriale della filiera del riciclo, assolutamente centrale per minimizzare lo smaltimento finale.
Multiutility (Iren): risulta strategico mantenere la presenza pubblica anche nella parte energetica, non ultimo per supportare l’equilibrio economico dei comuni. Ai fini di un rafforzamento industriale della partecipata si potranno perseguire opportune strategie di integrazione con altri soggetti operanti nel settore.

Cosa diceva il sindaco?

Se il programma resta a tratti piuttosto generico e un po’ sibillino il sindaco si esprime invece con maggior chiarezza.

In questo video del 2012 Marco Doria racconta la sfida per il mantenimento pubblico della società, e precisa come ci sia “una spinta alle liberalizzazioni e alla concorrenza in ambiti in cui il parametro dell’utile di impresa non può essere l’unico”.

Cosa è stato fatto…

Nel 2014 è stato approvato un piano industriale di Amiu d’avanguardia, che ha inserito l’orizzonte innovativo del recupero della materia, abbandonando l’incenerimento come punto finale della lavorazione dei rifiuti a favore della chiusura “a freddo” del ciclo.

La Giunta si era presa il compito, in questi anni, di presentare al consiglio i diversi scenari ipotizzati nel piano industriale stesso per il reperimento di fondi: da finanziamenti pubblici, soggetti privati, investitori a lungo termine, fondi europei, ipotesi di partenariato.

Un compito che però non è stato svolto, arrivando a cucire un’operazione su misura per Iren, senza studiare davvero strade alternative.

Cosa abbiamo proposto…

Ad aprile dell’anno scorso il consiglio comunale ha affrontato la questione Iren e in quell’occasione abbiamo lanciato 7 proposte, tra cui una nello specifico riguardante proprio Amiu e il nodo della realizzazione degli impianti.

“A partire da quanto sta accadendo in Iren — dicono, inoltre, i consiglieri dell’Intergruppo — il Comune di Genova deve ripensare in generale il sistema delle società partecipate, con particolare attenzione alla situazione di Amiu. Vogliamo che l’amministrazione individui modalità di controllo più stringenti sui propri servizi, ad esempio mantenendo pubblica la proprietà delle infrastrutture funzionali all’erogazione dei servizi con particolare riferimento ai futuri impianti previsti proprio dal piano industriale di Amiu. Una strategia per dare alla città uno strumento vero di controllo pubblico su chi gestisce i servizi”.

Tra le proposte portare alla discussione della maggioranza c’era anche questa:

Proprietà pubblica degli impianti
non potendo garantire il controllo pubblico attraverso la maggioranza delle quote azionarie, a valutare strumenti e modalità per garantire la proprietà pubblica delle infrastrutture che vengono date in gestione alle partecipate con particolare riferimento ai futuri impianti di AMIU, necessari alla chiusura del ciclo dei rifiuti.

Qualche giorno dopo le nostre proposte vengono accolte e votate. Nel video Marianna Pederzolli spiega quanto ottenuto dalla Rete a Sinistra. Purtroppo, nonostante siano passati ormai 10 mesi, a quegli impegni non è stato dato seguito.

2. Il voto di oggi

Oggi il consiglio comunale ha votato contro la delibera che dava mandato alla giunta di trattare l’aggregazione Amiu-Iren.

Perché abbiamo votato contro?

Perché pensiamo che con questa operazione mancheranno quegli elementi di controllo pubblico che invece erano evidenziati nel programma del sindaco. Per questo abbiamo proposto e impegnato la Giuntra a provare a seguire strade diverse. Di fronte a questo mancato impegno non potevamo non votare contro.

E’ un voto contro il sindaco?

No, è un voto contro una delibera che non ci convince. Siamo leali a questa maggioranza. Essere leali però vuol dire anche esprimere un legittimo dissenso, soprattutto quando si agisce in modo coerente con le cose dette e fatte negli ultimi anni.

E’ un voto contro il centrosinistra?

No, è un voto sul merito della questione. Le prossime elezioni sono imminenti e da mesi stiamo lavorando un percorso che mette al centro le idee piuttosto che le alleanze o i nomi. Coerentemente oggi espresso il nostro voto, non per tatticismo ma per convinzione.

La dichiarazione di voto in consiglio

“Il compito della sinistra, soprattutto quando è al governo è di immaginare soluzioni nuove o diverse e che non sono le solite vecchie ricette. Per me questo era un punto dirimente. Nel 2014 avevamo chiesto di valutare tutti gli scenari, di ragionare su strade alternative. Ma in questi anni non ci è stato riportato nulla di questo lavoro. La sensazione è che tutta l’operazione sia stata cucita su misura per una soluzione già predeterminata, che è quella di Iren. Ed è su questo punto e su questo percorso che esprimo la nostra contrarietà. Il realismo non può diventare rassegnazione.”

Marianna Pederzolli, consigliera comunale

Le nostre proposte per il futuro

Il nodo di come si gestiscono i servizi pubblici senza cedere alla logica della profitto è e sarà centrale.

Per quel che riguarda Amiu adesso abbiamo tempo fino al 2020 per esplorare le soluzioni alternative che abbiamo indicato negli ultimi anni.

Il tema si ripresenta anche nel caso di altre aziende partecipate e per questo abbiamo pensato, in vista delle prossime elezioni, a una cooperativa di utenza per gestire il trasporto pubblico. Una forma nuova, in cui i cittadini diventano i proprietari della loro azienda dei trasporti. Un modello che potrebbe essere replicato anche per altri servizi.

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