Dai diamanti non nasce niente…

Lorenzo Azzolini
genovacheosa
Published in
4 min readMar 14, 2017

A Rivarolo c’è un piccolo slargo, a lato della strada, con al centro una grande aiuola verde. Un piccolo spazio pedonale stretto tra i palazzi e i viadotti della ferrovia.

Da anni quest’area è abbandonata a se stessa, l’aiuola lasciata all’incuria e ricolma di spazzatura. Noi genovesi la chiameremmo rumenta.

Fino a qualche tempo fa qualche albero cresceva ancora rigoglioso, prima di essere inevitabilmente sfrondato e tagliato dai vigili del fuoco, a causa di un aumento eccessivo delle dimensioni. Ciò che rimane, a distanza di anni, sono mozziconi d’alberi alti mezzo metro, e mozziconi di sigarette. L’aiuola centrale è letteralmente invasa da un fitto e ostinato arbusto, tatticamente potato per non debordare e trattenere al suo interno una fitta discarica di rifiuti accumulatisi negli anni.

Sull’altro lato della strada, un gruppo di cittadini volenterosi sta ristrutturando e riutilizzando un fondo per dare uno spazio alle attività culturali del quartiere. Un modo per non perdere l’esperienza di mastro librario e metterla a disposizione del quartiere arricchendolo di altri contributi.

Domenica, insieme a loro, abbiamo provato a restituire quel piccolo spazio verde al quartiere. Ci siamo armati di zappe, rastrelli e anche due machete e abbiamo aggredito l’ammasso di sterpaglie e rumenta che troneggiava nella piazzetta.

Erano più di cinque anni che nessuno tentava l’impresa, ci hanno raccontato. Insieme, in tre ore di lavoro, abbiamo raccolto dozzine di bottiglie di birra, quattro paia di scarpe, tre resti di portafogli ripuliti e gettati nell’aiuola senza fondo. Lo spazio verde, diventato discarica, ospitava decine e decine di sacchi della spazzatura pieni di bottiglie, cartacce e lattine, parti integranti dell’arredo urbano della piazzetta.

Le elezioni amministrative possono essere la solita rassegna politica di liste e listine che litigano in modo più o meno educato, oppure possono finalmente essere una grande occasione per tutti i cittadini. Un momento in cui ci si prende cura della nostra comunità, si discute sul suo futuro e si indicano nuove prospettive.

Domenica è stata per noi l’occasione per conoscere persone nuove, cittadini impegnati nel loro quartiere. Farlo prendendoci cura di un pezzo di città è il modo giusto e genuino di affrontare la campagna elettorale, rendendola una bella occasione per dimostrare che la nostra città può tornare a fiorire.

Genova è a un bivio. Nel giro di pochi anni tante cose sono destinate a cambiare radicalmente. Abbiamo di fronte un lento declino, oppure possiamo creare nuove opportunità. Dopo un lungo e approfondito lavoro di studio, negli ultimi mesi abbiamo indicato cinque proposte innovative per restituire dignità ad una Genova a misura d’uomo.

Vogliamo far vivere queste proposte con una campagna così, sul territorio, quartiere per quartiere, provando a legare a ogni proposta buone pratiche di attivismo.

Una campagna diversa, innovativa: una grande mobilitazione per la nostra città. Ci vediamo tra una decina di giorni in un’altra zona della città.

Aiutaci a sceglierla, proponi uno spazio! Aspetto suggerimenti-> lorenzo.azzolini@reteasinistra.it

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