Ricorda tutto ciò che hai a cuore (ed evita il mal di testa da Internet)
Il vero problema di Internet non è la privacy, non è la sicurezza dei pagamenti, non è il rischio che tua moglie possa scoprire il tuo terzo cellulare nascosto con cura negli scarponi da trekking con l’account Tinder sempre attivo che vai a consultare nel cuore della notte (anche se questo può essere un problema abbastanza serio), no.
Il problema di Internet è un altro: c’è troppa roba. La rete è dispersiva, trilioni di gigabyte dove la spazzatura prororompe come dai contenitori della spazzatura di una metropoli in cui gli spazzini sono in sciopero da un mese. A differenza degli spazzini che prima o poi lo sciopero lo terminano, con Internet non succede. Sono ormai 25 anni, esattamente dal quel giorno di dicembre giorno del 1992 che la spazzatura si accumula. Fu in quell’anno, infatti, ad essere avviato il primo progetto di Browser grafico che ha aperto la strada all’accesso di massa a Internet: Mosaic. Molti utenti odierni di Internet non erano ancora nati. Da allora il caos delle informazioni aumenta, e nessuno è più passato a pulire. È Internet che funziona così: produce dati e informazioni che per la maggior parte sono spazzatura.
Il problema vero è che dal letame nascono i fior e all’interno di tutta questa massa informe di informazioni a ognuno di noi capita di trovare quotidianamente qualcosa di utilie, prezioso anche.
Per la nostra vita privata e per il lavoro. E lo memorizziamo sul sistema che in quel momento stiamo adoperando: il telefono, il tablet, l’Ipad o il pc. Il classico documento word in cui salvare tutti i link che consideriamo interessanti lo abbiamo creato tutti, solo che quel documento non è sempre a disposizione. Dunque salviamo una mail in bozza, oppure la inviamo direttamente, per ricordarci di salvare quel link sul testo word quando lo avremo a portata di mano.
Poi, però, nella casella di posta arrivano altre email e il nostro link importante va giù giù nella lista delle email. Quando ci serve quell’informazione, magari dopo qualche settimana o mese, ci azzuffiamo con noi stessi in preda a quella sensazione strana di sapere di avere una cosa ma di non sapere dove sia finita.
EVITARE IL MAL DI TESTA DA “TROPPA ROBA” SI PUÓ
Il mal di testa da internet nasce in queste situazioni. Ti viene quando hai una scadenza da consegnare per lunedì e sei certo di avere da qualche parte proprio quel link che ti salverebbe la vita, che ti permetterebbe di scrivere il pezzo figo e in tempo, di scrivere quel rapporto che il capufficio si aspetta, e passi il weekend a cercare quel che sai di avere ma non sai dove l’hai messo. E man mano che passi il tempo a cercare ti cresce il mal di testa. Mal di testa da Internet, appunto.
Allora cominci a credere a quel che tutti dicono da quando Internet si è diffuso, cioè che una soluzione semplice per ripescare le cose che trovi su Internet non esiste.
E invece sì.
La soluzione si chiama Webclipper, e l’ha fatto una azienda che si chiama Evernote. È una app preinstallata su molti device e anche la versione gratuita ti permette di fare questo: salvare i link che trovi nel corso della giornata su qualsiasi dispositivo tu stia usando e ti permette di trovarlo quando ti serve.
Web Clipper: cos’è e come funziona il plugin di Evernote che salva link e documenti
Il motore di ricerca di Evernote, infatti, è paragonabile come potenza a quello di Google, solo che Google cerca sui contenuti nel pagliaio nella rete esterna; quello di Evernote cerca — e trova — nel tuo pagliaio, in tutti i tuoi documenti personali che hai salvato nel corso degli anni e ti permette di farlo con un efficienza massima ovunque ti trovi. Qui trovi il link a un video che spiega in breve come funziona.
UN ESEMPIO CONCRETO
Qualche giorno fa ho accompagnato mia moglie in farmacia per acquistare un farmaco per mio suocero. La farmacista le chiede:
“Signora ha la tessera sanitaria di suo padre?”
Mia moglie ci pensa un attimo prende il telefono, apre Evernote, cerca nome e cognome di suo padre nella app sullo smartphone. Risultato: trova la foto della tessera sanitaria di suo padre che aveva memorizzato mesi prima, in tempo reale.
Per i superesperti di tecnologia può sembrare una piccola cosa: Evernote ricerca il testo all’interno delle foto come se fosse un test. È una funzione che esiste da anni e che si chiama OCR. Ma una cosa è utilizzarla sul desktop del tuo ufficio, un’altra cosa poterne disporre mentre senti le lamentele e gli inviti a sbrigarsi dalla coda dietro le spalle.
Molti di noi memorizzano come foto sul telefono i documenti propri e magari dei familiari. Poi però le foto e i selfie si accumulano e il documento va giù in quel pozzo senza fondo che è la memoria dello smartphone. Rendendo di fatto irrecuperabile quel che ci serve nel momento del bisogno, quando sei davanti alla farmacista che ti fa la fatidica domanda: “scusi signora ha la tessera sanitaria di suo padre”?
Riuscire a trovare il documento che ti serve quando ti serve è la soluzione al problema di internet: la troppa roba.
E questa soluzione, come detto,qualcuno l’ha trovata: si chiama Webclipper, plugin gratuito che puoi scaricare su ogni browser che utilizzi.
Se vuoi provare come funziona questo sistema puoi scaricarlo gratis perché è già compreso nella versione base di Evernote. Se invece ti serve un consiglio per un utilizzo avanzato di Evernote per la tua azienda puoi scrivere a redazione@ricordatutto.it oppure chiamaci allo 0544–1680003
Originally published at www.ricordatutto.it.