Piano straordinario dell’ANAS per la viabilità della zona colpita dal terremoto — #issue closed

lorenzo perone
ricostruzionetrasparente
4 min readFeb 24, 2017

Quando ho scritto questo post il mio scopo era duplice, pubblicare in maniera riutilizzabile i dati del primo stralcio ANAS, creando anche una dashboard per analizzarli e fare un’azione di advocacy perché ANAS pubblicasse dei dati più fruibili.

Sulla riuscita del secondo obiettivo, magari a prima vista non così evidente, avevo alcuni dubbi.

Che cosa è successo? Ve lo riassumo molto sinteticamente.

  • 17 febbraio - scrivo il post e pubblico i dati sul repository GitHub di Ricostruzione Trasparente;
  • 19 febbraio - Alessandro Sarretta lancia un alert — e lo fa proprio su GitHub — su dei problemi di leggibilità che ha il pdf pubblicato da ANAS e sul quale ho basato il mio post;
  • 21 febbraio - Andrea Borruso scrive una PEC ad ANAS per chiedere la pubblicazione in formato nativo del report;
  • 21 febbraio - Andrea Borruso crea la prima issue di advocacy sul repository GitHub;
  • 22 febbraio - ANAS risponde alla PEC: dice che della cosa se ne curerà il loro team che si occupa di relazioni con il pubblico e cita anche l’account Twitter correlato;
  • 22 febbraio - Ricostruzione Trasparente twitta ad ANAS, dando atto del dialogo in corso, citando l’URL dell’issue su GitHub;
  • 23 febbraio - ANAS legge tutto e da una bella e lunga risposta, in cui è interessante constatare come abbiano seguito tutto per bene, in tutti gli spazi. Il messaggio è arrivato tramite Twitter, come messaggio diretto, abbiamo chiesto ad ANAS il permesso di renderlo pubblico, ve lo incollo di seguito;
  • 23 febbraio - la risposta viene aggiunta al thread della issue su GitHub;
  • 24 febbraio - ANAS pubblica i dati in formato nativo (Excel);
  • 24 febbraio - chiudiamo la issue su GitHub.

Il messaggio di ANAS che abbiamo ricevuto via Twitter è questo.

Abbiamo letto con interesse l’articolo di Lorenzo Perone su https://t.co/DT1JPXf2qH relativo alla conversione del file PDF “Piano Anas per la viabilità della zona colpita dal terremoto” e abbiamo seguito la conversazione ondata/ricostruzione_trasparente su https://t.co/0X1mp9VqcV.
La trasparenza è un obiettivo comune e sulla ricostruzione post-sisma siamo impegnati in prima linea con i nostri tecnici e ingegneri. La pubblicazione del file PDF ha sicuramente creato problemi di leggibilità, ma lo sforzo verso la trasparenza è stato massimo fin da subito.
Una pagina del sito web Anas è dedicata al nostro impegno nei piani di tutela del territorio (https://t.co/XXzS0IacYc) che ci vedono chiamati a lavorare anche su reti di competenza locale. Il comunicato stampa sul piano per il Centro Italia, con gli allegati (https://t.co/zLTynJg2tT), è stato rilanciato anche sui nostri canali social Facebook e Twitter.
Proprio nell’ottica della condivisione e trasparenza abbiamo pubblicato il file di “come leggere” l’allegato PDF, che — ci rendiamo conto — riporta tante informazioni, alcune di immediata comprensione solo per gli addetti ai lavori (per esempio, i codici criticità).
Il nostro sforzo è continuo e siamo in attesa di poter pubblicare presto anche i file excel e una sintesi della relazione complessiva approvata dal Dipartimento di Protezione Civile.
Far bene nella ricostruzione, controllare e agire con la massima trasparenza è obiettivo comune. Le persone Anas, vi assicuriamo, sono dedite al duro lavoro di sopralluogo, valutazione, verifica, progettazione, controllo e esecuzione delle opere, per far sì che la viabilità possa tornare alla normalità in terre e paesi dove la parola “normalità” purtroppo non ha più molto senso.
Siamo sicuri che l’attivismo civico può fare la differenza aiutando il lavoro pubblico e appoggiamo l’idea che sta alla base della piattaforma “Ricostruzione Trasparente”.
Vi informeremo appena i file saranno on line.
Ciao, web team Anas

Dal 17 al 24 febbraio sono successe molte cose importanti, importante è stata anche la scansione temporale in cui sono avvenute: otto giorni.

Voglio ringraziare ANAS per aver accettato di confrontarsi sul terreno dei social media, una scelta moderna, coraggiosa e responsabile che ha permesso una rapida risposta ad una specifica questione, facendo in modo che questa risposta rimanga patrimonio comune.

Leggendo la relazione e la presentazione pubblicate sul sito ANAS ho visto il lavoro di analisi che ha permesso di definire le priorità. Sono stati fatti molti sopralluoghi e le priorità sono state valutate attraverso un’analisi trasportistica basata su un grafo stradale, definendo una rete stradale “strategica” funzionale, tra l’altro, allo smaltimento delle macerie ed al trasporto dei materiali per la realizzazione dei moduli abitativi provvisori.

Poter posizionare questi interventi su una mappa offrirebbe un grande valore aggiunto, perché non pubblicare anche il grafo stradale e la geolocalizzazione degli interventi sul grafo stesso? Magari con una licenza che ne permetta il riuso? Sono certo che la comunità italiana degli attivisti, in particolare quelli legati a Openstreetmap, saprebbe farne tesoro.

Cara ANAS, questo è un buon inizio!

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