Tetris rosa shocking

Floriana Manciagli
Rifatte in viaggio
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2 min readJul 28, 2016

Quando ero piccola ero bravissima a giocare a tetris. Passavo il pomeriggio, subito dopo pranzo, nella sala giochi dello stabilimento balneare che frequentavo d’estate. Avete presente quando vostra madre vi diceva “non fare il bagno prima di due ore?”, bene io almeno una di quelle due ore la passavo a giocare a tetris. Adoravo quel gioco, probabilmente perché assecondava le mie manie ossessivo compulsive di regolarità e linearità.

Ogni tanto adesso che sono passati molti anni il tetris mi torna in mente quando devo preparare una valigia. Ma mi rendo conto di aver perso tutta la mia bravura.

In un modo o nell’altro finisco sempre per essere costretta a lasciare qualcosa di assolutamente indispensabile fuori, come quelle bellissime open-toe rosa con tacco dodici che mi guardano dalla scarpiera improvvisata nella mia stanza.

La verità è che ormai prendo più aerei che autobus, essendo una terrona fuori sede che ama anche viaggiare, ma non ho ancora carpito i segreti per la valigia perfetta a quella organizzatissima donna che è mia madre.

La prossima destinazione è la “terronia”. Io e Nicoletta partiremo per la Puglia, per poi tornare in Sicilia. Io a Catania e lei a Mussomeli.

La sfida, come al solito, è passare un’intera estate solo con quello che entra in un bagaglio a mano. O meglio, la sfida è riuscire a far entrare più cose in quel bagaglio a mano.

Tre o quattro paia di scarpe, due o tre paia di jeans, borse, vestiti corti, vestiti lunghi, rossetti, creme per capelli viso e corpo, un numero imprecisato di crop top che nemmeno Brenda Walsh al massimo della sua forma avrebbe pensato che gliene potessero servire così tanti. E poi il phon, il phon con diffusore, che lo so che gli alberghi e i bed & breakfast hanno i phon, ma il diffusore? Mica è facile vivere serene con questa chioma da domare, senza un diffusore!

Dovrei portare i tacchi? Poi alla fine nemmeno li metterò, è sempre così, però non si sa mai. Non si può mai davvero sapere.

E quella nanobag rossa? Lo so che non ci faccio entrare nemmeno il telefono ma è così carina.

So pure che Nicoletta guarderà la mia valigia e riderà, anche perché accanto ci sono uno zaino pieno di costumi e roba per il mare e una borsa, quella con il necessario.

Necessario per cosa?, mi chiederà.

E a quel punto dovrò capire come distrarla e convincerla a sedersi sulla mia valigia per aiutarmi a chiuderla.

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Floriana Manciagli
Rifatte in viaggio

Due tette rubate al porno. Vivo, indago, osservo e inciampo. Su strade, persone e storie.