DOVIZIOSO COME ROSBERG: VINCERE IL MONDIALE E RITIRARSI

Nicola Maria Fioni
Riflessioni sportive
4 min readAug 29, 2020

Il mondo delle corse negli ultimi cinque anni ha visto la consacrazione di due grandi dominatori, destinati ad abbattere ogni record: Lewis Hamilton nella F1 e Marc Marquez nella MotoGP.

Se anche quest’anno il Re Nero appare imbattibile e pronto a eguagliare Michael Schumacher per numero di titoli e a scavalcarlo per Gran Premi vinti, la caduta dello del fenomeno spagnolo nel primo GP della stagione, a Jerez, ha aperto spiragli difficilmente auspicabili a inizio 2020.

Sembra che Marquez infatti, in seguito al riacutizzarsi dell’infortunio all’omero non prenderà parte a più di tre quarti del mondiale e quindi, salvo clamorosissimi colpi di scena, è ufficiosamente fuori dalla lotta per il titolo.
In seguito al dominio nelle prime gare risultava lampante come l’erede naturale del numero 93 potesse essere un cannibale di 21 anni di nome Fabio Quartararo, ma ora il favorito dei bookmaker pare essere un altro.
Il marsigliese, infatti, nonostante la prima posizione in campionato, sembra, insieme alla sua Yamaha Petronas, essere colpito da una crisi nera.
E allora in questo momento chi può essere il favorito per il titolo e perché?

Andrea Dovizioso ha i crismi dell’eterno secondo, è stato infatti tre volte vicecampione del mondo, così come Nico Rosberg, che è stato per due volte di fila il runner-up in campionato.
I due hanno in comune tanti aspetti, primo fra tutti il gareggiare nella stessa epoca di quello che secondo molti è il più forte della storia.
Se il figlio di Keke aveva il compito di fronteggiarsi col Martello con la stessa vettura, Dovi, negli ultimi 8 anni, ha corso con una delle rivali storiche della Honda di Marc.
Che questo sia un vantaggio o no, è dura da analizzare.
C’è da dire che in Formula 1 l’egemonia Mercedes su tutti i circuiti ha ristretto per parecchi anni la battaglia Mondiale a una questione interna, mentre la Honda è apparsa una moto fatta su misura per il Cabroncito, ma difficile da gestire per gli altri.
Ora infatti Honda, senza il suo pupillo, appare a sua volta in difficoltà: dopo il flop del fratello Alex e le le opache prestazioni di Bradl, sostituto di Marc, è il giapponese Nakagami, alfiere del team privato LCR ad essere il più avanti in classifica generale.
E allora in un campionato orfano di padroni e senza una vera moto da battere, che sia proprio il centauro forlivese, maestro di costanza, raziocinio e pazienza a poterla spuntare?

E allora la domanda che sorge naturale è: “Se Andrea vincesse il mondiale, perché continuare?”
Quando Rosberg vinse il Campionato di Formula 1 2016 la motivazione principale del suo ritiro era, oltre alla autorealizzazione, la presenza di una figlia appena nata e una famiglia a cui non voler stare mai troppo lontano.
Per quanto riguarda l’ormai ex ducatista il discorso non è del tutto simile, ma neppure così distante.
La figlia di Dovi, Sara, ha infatti già quasi 10 anni, tuttavia per il romagnolo potrebbe instaurarsi il bisogno di essere un padre ancora più presente.
Non è nemmeno da escludere che possa balenargli in mente di diventare papà per una seconda volta con la sua nuova compagna, Alessandra Rossi.
E allora davvero visti i rischi del mestiere, forse le priorità diventerebbero altre.
Non sarebbe infatti il primo pilota a mettersi da parte per cause familiari: anche il suo predecessore in Ducati, Casey Stoner aveva appeso il casco al chiodo per lo stesso motivo.

Un altro aspetto fondamentale è che il numero 04 non ha un contratto per la stagione 2021.
Ad oggi sembra davvero difficile pensare a un Dovizioso su una moto competitiva l’anno prossimo: l’Aprilia sarebbe forse la scelta comoda vista la vicinanza da casa, ma deve ancora risolvere il nodo Iannone e non dà comunque garanzie di lotta per il titolo.
La KTM, la moto del momento, appare allo stesso modo inavvicinabile, nonostante i contatti degli scorsi mesi, confermati dal suo agente Simone Battistella.
Che Dovizioso abbia quindi deciso di fare all in e giocarsi tutto in questa stagione?
Anche le dichiarazioni dello stesso Battistella a Sky il giorno dell’annuncio dell’addio a Borgo Panigale sembrano effettivamente spingere verso questa possibilità: “Abbiamo comunicato a Ducati che Andrea non ha intenzione di continuare per i prossimi anni, che adesso vuole concentrarsi sulle prossime gare”.
Infine, è lo stesso Marc Marquez, forse spaventato da Quartararo, ha dargli la benedizione: “Se Dovi vince il Mondiale, tutti sarebbero contenti, penso. Perché se lo merita.” Ha ammesso un paio di giorni fa al sito ufficiale della MotoGP.

Sta di fatto che dopo questo weekend di pausa si riaccendono i motori, e Dovi ha in testa un solo obiettivo: vincere.
Quanto sarebbe bello immaginare un Dovizioso davanti all’albo d’oro e affernare: “Potete dire quello che volete, ma io Marquez l’ho battuto.”
Ma vista la sua grande signorilità e umiltà, non credo mai lo farebbe.

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