La leadership condivisa, una sfida comune

Roberto Bottinelli
Roberto Bottinelli
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2 min readMay 16, 2019

Il tema della leadership condivisa ha portato molti team di ricerca, ma anche aziende e altri gruppi di governo dei processi, ad ottenere risultati incredibili. Non si tratta di immaginare deleghe, ma veri e propri processi decisionali condivisi, in cui ognuno porta le proprie competenze e i propri skills. Ovviamente quanto più questi gruppi sono paritetici, tanto più anche le sensibilità di genere possono lavorare insieme in modo complementare. Credo sia giusto oggi impegnarsi perché la squadra del futuro rettore sia equamente suddivisa fra uomini e donne, creando così un sistema di governo più creativo, produttivo e performante. Questo processo può anche avere un impatto esterno e indurre un clima sociale meno aggressivo e più rispettoso delle identità. La questione dell’equilibrio di genere, della leadership condivisa e della diversity inclusion devono inoltre entrare nei criteri di valutazione interni (KPI — Key Performance Indicator) ed essere misurabili, deve esserci cioè una metrica per valutarne la presenza e l’efficacia all’interno dell’Ateneo.

È ormai acclarato che le risoluzioni di problemi da parte di gruppi di lavoro inclusivi e con la presenza di diversità (quindi anche di genere, oltre che di profilo intellettuale e culturale etc.) sono di gran lunga più appropriate, performanti e produttive rispetto a quelle di gruppi troppo omogenei: in questa ottica, avere una governance con un equilibrio di genere 50/50 è un primo passo per migliorare la capacità decisionale della nostra Università.

A Pavia vi è poi l’esperienza del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, che si occupa della valorizzazione del benessere di chi lavora ed è impegnato contro le discriminazioni. Sarà senz’altro un interlocutore importante in questo processo. Da un primo incontro con la Presidente, Roberta Rabellotti, sono emerse interessanti possibilità quali: la emanazione di linee guida, NON regolamenti, sulla organizzazione di meeting e tavole rotonde che sottolineino la rilevanza della partecipazione di entrambi i generi; la scelta da parte del Rettore dei membri esterni del CdA dell’università anche sulla base dell’equilibrio di genere; la scelta, da parte dell’ufficio stampa, di esperti donna per comunicare risultati delle attività di Ateneo.

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Roberto Bottinelli
Roberto Bottinelli

ProRettore alla Ricerca Università degli Studi di Pavia Professor of Physiology Department of Molecular Medicine University of Pavia