Il Campus scientifico al Cravino di Chimica, Farmacia e Fisica & il Masterplan di Ateneo
Un viaggio in Ateneo
L’ho già detto in più di un’occasione: sono profondamente convinto che gli spazi dell’Università la qualifichino e ne qualifichino la didattica e la ricerca. Per questo ho proposto l’idea di un grande piano dell’edilizia, il nostro “sogno” di Ateneo capace di guardare oltre il mandato di un solo rettore. La prima grande opera di questo Masterplan potrebbe essere un Campus Scientifico al Cravino che via via prenderebbe il posto delle attuali strutture di Chimica, Farmacia e Fisica.
Penso alla funzione, ma anche all’architettura che potrebbe lasciare un segno importante e bello in una parte della città di Pavia. Come negli anni ’80, la “Nave” nacque dal progetto, ai tempi contestato, di un famoso architetto come Giancarlo De Carlo, oggi il “Polo del Cravino” (insieme penseremo al nuovo nome) può anche essere l’occasione per dare alla città un segno architettonico considerevole e contribuire ancora una volta a farne la storia sotto molteplici aspetti, questa volta anche sotto il profilo dell’efficienza energetica e della sostenibilità.
Il Polo scientifico del Cravino si configurerebbe così come uno dei 3 poli del grande campus medico-scientifico della parte Ovest della città insieme alla stessa Nave e al Campus della Salute i cui lavori inizieranno presto e al quale non può che essere intimamente connesso.
Nei miei colloqui con l’Ufficio tecnico del nostro Ateneo ho già visto un progetto eccellente di come potremmo realizzarlo. Mi piacerebbe includerlo nel grande Masterplan edilizio complessivo di Ateneo che si andrebbe così a comporre di tutti i progetti singoli e avrebbe uno sguardo “lungo” e di programmazione sul futuro della nostra Università.
