Fotogramma del documentario ‘City of Ghosts’

‘City of Ghosts’: il coraggio dei citizen journalist siriani

La nostra selezione settimanale di notizie su giornalismo e innovazione. Unisciti alla conversazione su Facebook e Twitter.

⚡️ Roundup Media e Innovazione
3 min readJul 7, 2017

--

a cura di Marco Nurra

  • Un nuovo studio rivela l’impatto psicologico sui giornalisti che coprono la crisi dei rifugiati. È il primo studio di questo genere ed è stato pubblicato dal Reuters Institute for the Study of Journalism. Il rapporto mette in guardia sui possibili danni alla salute psicologica dei giornalisti sul campo se viene a mancare un’assistenza adeguato.
  • L’uso crescente dei leak porta a interrogarsi sull’etica dell’anonimato. I giornalisti dovrebbero cercare di scoprire l’identità e le motivazioni della fonte? Dovrebbero condividere queste informazioni con i lettori? È lecito pubblicare informazioni che non sono state confermate? Dubbi e domande che ci si è posti quando WikiLeaks ha rilasciato informazioni durante la campagna presidenziale americana o quando BuzzFeed ha deciso di pubblicare un dossier russo non verificato su Trump.
  • A volte le fonti anonime sono l’unico modo di rivelare grandi scoop ai cittadini. Il codice etico della Society for Professional Journalists stabilisce le circostanze per concedere l’anonimato.
  • Cosa si intende per ‘giornalismo basato sui fatti’? WikiTribune offre alcune raccomandazioni. “Come si fa a sapere se la citazione è stata riportata correttamente o se è stata invece decontestualizzata? Controllando la fonte. Per quanto possibile, pubblicheremo tutti i materiali — audio e trascrizioni — in modo che il lettore possa controllare esattamente quello cosa si è chiesto, cosa è stato detto e anche con quale tono. Ciò aiuta enormemente a comprendere cosa esattamente la fonte stesse cercando di comunicare”.
  • Cosa possono imparare i fact-checker da Wikipidia? Poynter ha pubblicato un’intervista a Katherine Maher, executive director di Wikimedia Foundation.
  • La CNN ha davvero ricattato un troll pro-Trump? Il giornalista Andrew Kaczynski ha raccontato la sua ‘caccia’ al troll di Reddit autore della GIF virale che vede il Presidente Trump lottare con la CNN durante un incontro di wrestling, diffusa poi su Twitter dallo stesso Presidente. Kaczynski avrebbe deciso di non svelare l’identità del profilo “HanAssholeSolo” in seguito alle scuse apparentemente sincere dell’utente, ma la CNN si è riservata il diritto di rivelare la sua identità se il suo comportamento online dovesse tornare a essere ostile. Alcuni hanno interpretato quest’ultima condizione come una sorta di ricatto.
  • Il tweet anti-CNN di Trump può essere considerato una notizia, ma la copertura che gli è stata data è decisamente sproporzionata, secondo Kyle Pope della Columbia Journalism Review. La reazione dei media a ogni attacco alla stampa da parte di Trump è di sorpresa, come se fosse la prima volta. “Puoi credere che ha detto davvero quello?”, “Potrebbe essere finalmente questa la goccia che fa traboccare il vaso?”, “Non ha veramente nessun rispetto per la libertà di parola?” Questa reazione impulsiva e stizzita da parte dei media è comprensibile e giustificata dal fatto che non si vogliono normalizzare le minacce alla stampa. Soprattutto se queste provengono dal Presidente. Purtroppo però siamo arrivati a un punto in cui la reazione dei media è diventata controproducente e persino conveniente per Trump.
  • L’evoluzione del social media team dell’Economist. “Le strategie che funzionavano ieri potrebbero non essere efficaci oggi”, scrive Denise Law. “Per esempio, abbiamo capito che concentrarci solamente sulla distribuzione attraverso i social media — e far crescere la nostra diffusione — non è la miglior forma di utilizzare il nostro tempo. Dobbiamo trovare un equilibrio sano tra raggiungere più lettori usando piattaforme su cui non abbiamo nessun controllo, e riportarli sulle piattaforme su cui invece abbiamo controllo, come le nostre app e il nostro sito”.

Il roundup settimanale sul mondo dei media è una rubrica dell’International Journalism Festival, tradotta e pubblicata in italiano da Valigia Blu.

--

--