Il pifferaio magico di Rue Saint Denis

Massimo Sormonta
Saudade do futuro
Published in
3 min readJan 21, 2017

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“Les miroirs de Rue Saint Denis”: Rue Saint-Denis è una delle strade più antiche di Parigi : tracciata dai Romani nel primo secolo e percorsa nel medioevo come via dei trionfi dei re fino alla grandiosa Cattedrale di Saint Denis a nord di Parigi. Ai nostri tempi è luogo di prostituzione ma non solo : infatti l’attività di ragazze e donne provenienti da tutto il globo è condivisa con atelier di prêt-à-porter, bar, ristoranti asiatici che stanno rimpiazzando rapidamente questi piccoli laboratori artigianali di vestiario. La strada fin dal primo mattino si presenta piena di”vita” in tutti i sensi: le numerose ragazze condividono gli spazi con il via-vai dei lavoratori di tutte le attività commerciali e naturalmente con i clienti delle suddette…

Tipico ”passaggio” che porta agli ateliers di “prêt à porter”

“Spudoratezza francese”

Rue Saint Denis non è assolutamente assimilabile ai classici e squallidi quartieri a luci rosse dei paesi del nord Europa ma conserva o almeno tenta di conservare una sua peculiare gaiezza e spudoratezza francese. Il film “Irma la dolce” di Billy Wilder è ambientato nel quartiere di Rue St Denis !. O il tragico monologo “La nuit juste avant les forêts” di B-M. Koltés, sicuramente ambientato in Rue St Denis. Le mie fotografie scattate nel corso di numerose visite, effettuate a mero scopo socio-culturale, risalgono a metà degli anni ottanta fino ai primi anni novanta del secolo scorso. Ora il fenomeno si è ridotto di molto anche a causa della speculazione edilizia (la strada è in pieno centro e il valore degli immobili è immenso) e anche per nuove campagne neo-moralizzatrici a cui il movimento organizzato delle prostitute parigine ha tentato di opporsi organizzando ogni anno il “pute pride” specie di “orgoglio della puttana” sulla falsa riga del “gay pride”.

“Città vecchia” di Umberto Saba

“..Qui prostituta e marinaio, il vecchio

che bestemmia, la femmina che bega,

il dragone che siede alla bottega

del friggitore,

la tumultuante giovane impazzita

d’amore,

sono tutte creature della vita

e del dolore;..”

Via vai di passanti e curiosi

Fotografie di Massimo Sormonta

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