Scaramuccia l’Ammazzafeccia 1.13

Elio Marpa
Scaramuccia, l’ammazzafeccia
3 min readSep 18, 2020

Risate leziose, fresche promesse d’amore rotolavano nell’orecchio di Ardur incastonate nelle gocce del suo sudore. Tremava, ancora nudo e in ginocchio, quasi al buio, la fronte appoggiata alla panca, il cemento polveroso piticchiato del suo gocciolamento e delle sue lacrime. Yu dove sei? Io voglio te non tutto questo Yu, dove sei? Gli amanti d’accanto uscirono, lui alzò la testa. Prese un asciugamano dallo zaino, si tamponò il corpo madido, ad occhi chiusi, consolandosi con la morbidezza del tessuto spugnoso: queste erano le uniche carezze che gli spettavano. Si guardò nello specchio: nonostante il volto deturpato aveva un’espressione anonima, neutra, come una bambola antica. Ripose il suo equipaggiamento tenendo la simcard tra i denti. Infilò il costume ed uscì. L’abbaglio che lo accolse era quasi fresco, ma all’inizio non vide che il cielo immenso, lazulo, mentre tutto il resto sembrava di pietra. Con gli occhi strizzati marciò sui granuli ardenti dell’arena sporca, senza fastidio, fino al muro delle docce, dove ricevette l’acqua e il suo tanfo di cloro come una benedizione. Davanti al bar, spezzò la sim e la gettò in un secchio per la plastica. Fece il giro del lungo edificio verso la terrazza sul retro. Era il punto estremo della lingua di scogli che dominava la spiaggia, e una tenda parasole stemperava d’arancione i mattoni di cemento e le sedie di legno. Si sedette all’ultimo tavolo. Alla sua sinistra, una pineta spelacchiata era assediata da decine di tende monoposto. A destra, cala dopo cala, la spiaggia s’estendeva in un ampio golfo, ricamato da insenature sulle quali resistevano mazzi di macchia mediterranea, le dita pelose d’un’enorme mano polidattile che s’aggrappava con unghie di roccia al culo sodo del curvo orizzonte marino. Visti da lassù, i bagnanti sembravano poco più che sporcizia tra le dita di quel palpeggiamento antico. Sei speroni più in là fu quasi sorpreso di vedere un’alta colonna di fumo nero svitarsi dritta verso il cielo, ma non realizzò subito. Furono le sirene dell’ambulanza a riportarlo al presente, accendendogli un sorriso. Forse ce l’aveva fatta davvero. Solo una cosa si chiedeva, ma l’interrogazione gli morì in bocca come spostò lo sguardo in avanti: oltre il muretto della terrazza, fuori dalla tenda arancione, sugli ultimi metri di pietra della scoglieretta, alcuni irriducibili s’allucertolavano compiaciuti. C’era un vecchio con la pelle di cuoio e gli occhi socchiusi, almeno a giudicare da come, di spalle, fissava il sole coi pugni sui fianchi, quasi stesse valutando che tutto andasse come doveva. C’era una vecchia con le carni cadenti e grinzose, coperta solo da enormi occhiali neri, anche lei intenta a sfidare il cielo e le atmosfere coi seni perfetti ed enormi, irrorati da un reticolo di venuzze bluastre che Ardur non poteva non fissare. La vecchia guardava verso di lui, e anche se sembrava non vederlo Ardur non poté fare a meno di distogliere lo sguardo cosicché realizzò che in mezzo a quei due — lo notò con ritardo come un effetto ottico per via dello stesso colore del mare — uno spropositato cazzo azzurro stava dritto come un palo lucido. Baffone era sdraiato con i piedi verso Ardur ed il viso nascosto dietro una rivista patinata, nudo anch’egli come un sasso. Ardur scosse la testa incredula, e stava per parlare, quando la faccia sorridente di Baffone sbirciò dalla copertina di Danza Oggi: gli schioccò un occhiolino d’approvazione prima di tuffarsi nuovamente nella lettura all’ombra della propria erezione. Non sapeva cosa dire, per cui disse solo: un tea verde alla menta, per favore.

La ragazza dietro di Ardur si fermò, sorpresa per essere stata prevenuta, e senza parlare si voltò per tornare al bar. Anche Ardur si voltò, sulla sedia, dal lato della sua guancia manca, sfregiata dall’incidente, e la fermò. Mi scusi, aggiunse sogghignando, il tea lo voglio caldo mi raccomando, anzi bollente, con la teiera e tutto.

Originally published at http://eliomarpa.wordpress.com on September 18, 2020.

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