I videogiochi senza pregiudizi

Massimiliano Boschi
Scripta Manent
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5 min readOct 22, 2021

Lucio Campani presenta l’ultimo week end di Game Ground.

Game Ground, il festival del videogioco organizzato a Bolzano dall’associazione BeYoung (UPAD) con il sostegno dell’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Bolzano non si è limitato a proporre postazioni (console, cabinati arcade) visitabili e completamente giocabili in maniera gratuita in vari luoghi della città, ma ha provato a cambiare la prospettiva con cui, non solo in città, si guarda al mondo dei videogiochi.
Come ha spiegato Lucio Campani direttore editoriale della manifestazione: “Abbiamo creato un palinsesto di eventi dal vivo che mostrano l’importanza dei video giochi nella cultura popolare. Un approccio culturale che credo aiuti a comprendere meglio quel mondo e possa spingere verso una riflessione non banale grazie a conferenze che evidenziano le importanti professionalità del settore, e gli stretti rapporti che lo collegano alle scienze umane”.

Un settore economico e un mondo culturale troppo spesso coperto dal cono d’ombra delle “dipendenze” o delle “patologie” che invece intreccia tecnologia, creatività, aspetti economici e culturali come pochissimi altri.
“All’inizio, negli anni Settanta — spiega Campani — gli autori dei videogiochi erano dei tecnici, dei programmatori, ora sono degli artisti. Se i primi videogame erano ispirati al cinema, Space Invaders era chiaramente figlio del cinema di fantascienza, oggi succede il contrario con il cinema che si ispira ai videogiochi sotto vari aspetti. Ma sono mondi che, ovviamente, si arricchiscono reciprocamente”.
Il successo planetario di “Squid Games” che ha una struttura chiaramente ispirata al gaming, dovrebbe averlo chiarito definitivamente, ma gli esempi sono numerosissimi.

Chiarita la dimensione economica e culturale del fenomeno, si possono comprenderne meglio anche le enormi potenzialità: “I videogiochi sono in grado di sviluppare la capacità percettiva — continua Campani — possono essere utilizzati come strumenti educativi e anche quando non sono creati appositamente per questo, aiutano, per esempio all’apprendimento delle lingue, in quanto ci si abitua a confrontarsi con giocatori di tutto il mondo”.

Inevitabilmente, però, si correla il mondo dei videogiochi all’isolamento, al gioco in solitudine, anche in questo caso, come spiega Campani, le cose sono più complicate: “Credo sia molto interessante affrontare la questione dopo i due anni appena trascorsi. Perché il gioco on line ha permesso ai ragazzi di continuare a giocare con altri anche durante il lockdown, si sono annullate le distanze, mentre ora si sta riscoprendo il gioco di prossimità, la possibilità di giocare uno accanto all’altro in un luogo fisico. E’ una dimensione contraria allo stereotipo dell’isolamento sociale”.
Il punto centrale sembra un altro: “Il videogioco non spegne le menti e veicola una notevole quantità di nozioni di tipo culturale, ovviamente si può fare un buono o cattivo uso di questi strumenti, ma è innanzitutto una questione di educazione e Game Ground si occupa approfonditamente proprio di questo aspetto. Abbiamo organizzato una serie di eventi e incontri rivolti a genitori, educatori e ragazzi per aiutare a comprendere le potenzialità di questi strumenti e suggerire una fruizione consapevole perché i videogiochi possono essere degli alleati anche nel processo educativo”.

Chi volesse incominciare ad avvicinarsi a questo mondo vastissimo e gioco forza interessante, può quindi iscriversi a questi eventi. Magari cercando di evitare le trappole dei facili pregiudizi. Come sembra avvenga, per esempio, a molti appassionati di arte contemporanea.
“A dire il vero, moltissimi artisti stanno studiando e utilizzando gli strumenti di realtà aumentata e virtuale e il mondo accademico, in particolare quello italiano, è molto attento alla sua evoluzione a alle nuove sfide a cui siamo sottoposti. Purtroppo, una parte del pubblico di musei e gallerie d’arte considera ancora i videogiochi un passatempo per ragazzini e non ne coglie l’aspetto creativo. Da questo punto di vista credo che Game Ground sia una buona opportunità per comprendere meglio il contesto e quindi agire di conseguenza. Devo dire che Bolzano sta reagendo benissimo alle nostre proposte, l’affluenza è alta siamo contentissimi delle numerose adesioni degli eventi non ludici, da questo punto di vista abbiamo riscontri davvero importanti”.

IL PROGRAMMA

A proposito di eventi, da venerdì 22 ottobre il programma di Game Ground si fa più intenso per un weekend che raccoglie una grande quantità di appuntamenti suddivisi tra 6 location: Museo Mercantile, Centro Trevi, UPAD, Twenty, NOI Techpark e Teatro Rainerum.

Venerdì 22 l’ospite principale sarà Gianluca Iacono, doppiatore fra gli altri di Vegeta in Dragon Ball, che insieme al game designer Michele Lanzo, terrà un incontro a partire dalle 21 nell’Aula Magna di UPAD dal titolo “Parola, voce e videogioco”. Sabato 23 si alterneranno nei diversi spazi incontri che affronteranno, tra le altre cose, psicologia, design, genitorialità, inclusione e sostenibilità ambientale. Alcune conferenze tematizzate racconteranno anche l’universo di Final Fantasy e l’apocalisse nei videogiochi.

All’Upad si terrà un laboratorio per ragazzi sulla creazione di un videogioco a tema ambientale, mentre il Teatro Rainerum permetterà al pubblico di assistere o cimentarsi direttamente nel gameplay insieme ad alcuni personaggi di spicco: il doppiatore Iacono che giocherà a Dragon Ball FighterZ con il pubblico e lo youtuber Rick Du Fer che mostrerà, giocando, la filosofia dietro al videogame Bloodborne. Evento speciale sempre al Rainerum in serata quando, dalle 21, il conduttore televisivo Giovanni Muciaccia, noto soprattutto per Art Attack, “costruirà” in live alcuni livelli del videogioco Mario Maker assistito dalla twitcher Kurolily.

Giornata finale domenica 24 ottobre con numerosi altri interventi tematici rivolti a Dante Alighieri e le sue rappresentazioni all’interno della pop culture, la storia americana tra Red Dead Redemption e The Last of Us 2, interventi dedicati a Lara Croft, Andy Warhol ed i videogiochi horror. Al NOI Techpark si parlerà anche di cultura giapponese e traduzioni grazie alla presenza della start-up locale Animeshon, mentre la storia antica sarà protagonista al Museo Mercantile quando attraverso il gameplay di Assassin’s Creed verranno spiegate le varie accuratezze e imprecisioni storiche. Il Teatro Rainerum ospiterà lo youtuber Victorlaszlo88 che racconterà i videogiochi e il cinema mentre gioca a Super Mario, mentre alle 18 si terrà, sempre al Rainerum, l’evento conclusivo della manifestazione: lo youtuber Sabaku No Maiku ed il giornalista Francesco Fossetti parleranno di “Videogioco e web, l’editoria e la professione del creator”.

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Massimiliano Boschi
Scripta Manent

Collaboro con “Alto Adige Innovazione” e “FF- Das Südtiroler Wochenmagazin”. In passato con “Diario della settimana”, “Micromega” e “Il Venerdì di Repubblica”.