Il Bolzano Film festival 2021 in versione “ibrida” (si spera..)

Massimiliano Boschi
Scripta Manent
Published in
4 min readMar 17, 2021

I film e i documentari in concorso nella 34esima edizione saranno visibili sia in sala, se possibile, che online.

La 34esima edizione del Bolzano Film Festival Bozen si terrà dal 13 al 18 aprile 2021, probabilmente in forma “ibrida”, ma mai come in questo periodo le premesse sono fondamentali, per cui, come precisato da Helene Christanell, direttrice del Bolzano Film Festival: “Non avendo garanzie su come sarà la situazione sanitaria nelle prossime settimane, abbiamo deciso di elaborare una nuova formula, che mescola le presenze in sala con l’offerta online”.
Nel caso le restrizioni presenti a oggi (17 marzo) venissero allentate, ogni singolo spettatore/spettatrice, potrà interagire con gli eventi organizzati e in varie forme e su diverse piattaforme. E sarà, inoltre, ogni persona che vorrà partecipare al festival, a decidere in quale forma (in sala o via web) partecipare.
Se le restrizioni dovessero persistere, l’intero programma sarà fruibile unicamente online.

Detto questo, ecco i film in concorso:

Dalla Svizzera arriva BEYTO della regista Gitta Gsell, storia di uno studente, astro nascente di un club di nuoto di Berna, unico figlio di immigrati turchi, che si innamora del suo allenatore. Il film è anche nominato per il premio giuria studenti Euregio.

Evi Romen, regista bolzanina presenta al festival HOCHWALD, il suo primo lungometraggio già vincitore di vari premi. Il film racconta la storia di Mario, che vive a Hochwald, piccolo paese del Sud-Tirolo.

Dalla Germania, la regista Leonie Krippendorff (per Variety nella lista dei “10 European taltens to watch in 2020“) porta a Bolzano KOKON: nei luccicanti giorni di mezza estate, ci sono molte prime volte per la giovane Nora di Kreuzberg.

Torna la regista bolzanina Maura Delpero (già vincitrice nel 2008 con Nadea e Sveta), con la coproduzione italo-argentina MATERNAL (Hogar) toccante storia ambientata a Buenos Aires, dove Lu e Fati, madri adolescenti, vivono in una casa famiglia religiosa.

Il regista Maurizio Zaccaro porta a Bolzano la storia di NOUR, una bimba di dieci anni che ha affrontato da sola il viaggio verso l’Europa attraverso il Mediterraneo. Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, se ne prende cura. Tra i protagonisti Sergio Castellitto.

WINDSTILL della bolzanina Nancy Camaldo è una produzione tedesca che ci immerge nella storia di Lara, mamma di una bimba di un anno e compagna di Jacob, un cuoco molto stressato dal suo lavoro…

I DOCUMENTARI IN CONCORSO

Luca Lucchesi con A BLACK JESUS ci porta in un piccolo borgo in Sud Italia, dove la statua di un Gesù nero viene venerata da secoli. La comunità si trova di fronte a un bivio alla richiesta del diciannovenne ghanese Edward, ospite del contestato centro di accoglienza del paese, di affiancare i portatori locali della statua, prendendo parte attivamente alla processione annuale.

Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli firmano DUE SCATOLE DIMENTICATE, sul ritrovamento di due scatole piene di negativi fotografici 6x6, che li riportano nel 1964–65 in un Vietnam del Nord in guerra con gli U.S.A.

Di produzione austriaca è GLORY TO THE QUEEN della regista Tatia Skhirtladze. Siamo a Tbilisi, Georgia, dove entriamo nelle vite di quattro campionesse mondiali di scacchi: Nona Gaprindashvili, Nana Alexandria, Maia Chiburdanidze e Nana Ioseliani. Osannate dal pubblico, amiche e rivali, le giocatrici del Soviet Union’s Olympic team, si ritrovano dopo 25 anni.

Laika, un cane randagio, fu il primo essere vivente ad essere inviato nello spazio e quindi condannato a una morte certa. Di lei ed altri cani di strada a Mosca raccontano Elsa Kremser e Levin Peter in SPACE DOGS, coproduzione austro- tedesca.

Dalla Svizzera arriva a Bolzano Ivo Zen con SUOT TSCHÊL BLAU racconta di un villaggio in cui i giovani degli anni ’80 e ’90, ispirati dai disordini di Zurigo, hanno resistito alle tradizionali regole della società, rifugiandosi però nella tossicodipendenza.

Il regista portoghese Nuno Escudeiro, formatosi alla scuola ZeLig di Bolzano presenta THE VALLEY, documentario ambientato al confine tra Italia e Francia, dove i migranti in fuga dalla guerra, cercano di passare. La popolazione della Valle di Roya, testimone delle sofferenze dei migranti, fornisce loro riparo, cibo e consulenza legale.

LA GIURIA

Il premio Provincia autonoma di Bolzano al miglior film sarà attribuito da una giuria internazionale composta da: Claudia Landsberger , per anni consulente della Berlinale; Sonja Heiss, autrice e regista tedesca, e giurato è Corrado Ravazzini, filmaker indipendente italiano.

A valutare il miglior documentario in concorso, premio Fondazione Cassa di risparmio sarà una giuria di tre esperti del genere, composta da: Sven Ilgner, docente di cinema; Michela Occhipinti, regista italiana e la regista e attrice viennese Andrea Schramek.

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Massimiliano Boschi
Scripta Manent

Collaboro con “Alto Adige Innovazione” e “FF- Das Südtiroler Wochenmagazin”. In passato con “Diario della settimana”, “Micromega” e “Il Venerdì di Repubblica”.