Independent L, quando cultura fa rima con inclusione

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Scripta Manent
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4 min readSep 21, 2023

La cooperativa sociale ha appena inaugurato il progetto SMART a Parcines

Foto di gruppo all’inaugurazione del progetto SMART

Le persone con disabilità non hanno bisogni straordinari né pretese eccezionali, ma il diritto a vivere una normale. Straordinarie sono invece le difficoltà e le barriere sia fisiche che mentali che spesso devono affrontare.

La cooperativa sociale independent L. di Merano lavora da 26 anni per rendere il più autonome possibile le persone con disabilità di vario tipo, occupandosi non solo degli aspetti della quotidianità, ma anche, e giustamente, di tutto quanto forma un’esistenza di cittadinanza piena e completa. Per saperne di più abbiamo incontrato Günther Ennemoser, responsabile del portale del turismo senza barriere “Alto Adige per tutti”.

Come e per quali necessità è nata la vostra cooperativa?
La cooperativa sociale independent L. è stata fondata nel 1997 da persone disabili per persone disabili con lo scopo di perseguire il diritto alle pari opportunità, la promozione del pieno rispetto della dignità umana, il diritto di autonomia e di una vita indipendente delle persone con disabilità incentivando la piena integrazione ed inclusione sociale nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società, facendo propria la filosofia dell’“independent living”. Come centro di consulenza per le persone con disabilità e centro di competenza per la accessibilità, la domotica e le tecnologie assistive in Alto Adige, gestiamo un servizio di consulenza e assistenza sociale territoriale — che è convenzionato con la Comunità comprensoriale del Burgraviato — una mostra permanente delle più avanzate tecnologie d’ausilio e di domotica (i-LAB), un servizio di consulenza sull’abbattimento delle barriere architettoniche, progetti di formazione e di re/inserimento lavorativo e sociale.

Come valuta la qualità della vita delle persone con disabilità in Alto Adige?
È difficile rispondere in maniera univoca a questa domanda. Il mondo della disabilità è molto vario, di conseguenza i bisogni sono diversi da persona a persona anche in base al tipo di diagnosi. Ci sono disabilità che lasciano intatto il cognitivo, altre invece meno e che affaticano di più i care giver, quindi stiamo parlando di una vastità di esigenze e bisogni molto ampia. A questo si aggiunge la peculiarità del nostro territorio montano e il fatto che alcune zone magari sono più fornite di servizi e altre meno perché decentrate. In generale osserviamo che la mole di burocrazia e di liste di attesa sanitarie sono il fattore che più appesantisce i disabili o le famiglie che si occupano di loro.

Come trova impiego la vostra competenza nel settore del turismo?
Da 20 anni gestiamo un portale informativo specializzato sul tema del turismo inclusivo senza barriere e della mobilità in Alto Adige, denominato “Alto Adige per tutti” — www.altoadigepertutti.it. Il progetto è riconosciuto come best practice a livello europeo ed è stato premiato con il Marketing Award SMG nel 2009. Il servizio opera su incarico di IDM — Alto Adige per promuovere e valorizzare l’Alto Adige come destinazione di turismo inclusivo e accessibile, ma anche come sportello informativo specialistico per i cittadini, fornendo informazioni verificate sull’accessibilità lungo l’intera catena di servizi della provincia di Bolzano: strutture ricettive accessibili, ristoranti, luoghi di interesse, attività sportive e per il tempo libero, funivie, linee ferroviarie, itinerari, servizi specializzati, App “Trova parcheggi” per parcheggi riservati per persone con disabilità e guide stampate in forma di libro, come Vivi la natura per tutti e Vivi la cultura per tutti. Il particolare valore aggiunto del nostro servizio di consulenza consiste nel fatto che verifichiamo personalmente tutte le strutture illustrate in loco con personale formato. La successiva valutazione e classificazione dell’accessibilità viene effettuata da un team di esperti, tra cui collaboratori con disabilità, che contribuisce con le proprie competenze ed esperienze specifiche. L’obiettivo è quello di sviluppare descrizioni dell’accessibilità di strutture e servizi il più possibile, per offrire descrizioni molto dettagliate alle persone con disabilità, ma anche ai fornitori di servizi specializzati e agli operatori turistici, così che essi stessi possano valutare l’accessibilità/fruibilità di ogni struttura in base a esigenze specifiche. Nel portale mostriamo le nostre foto scattate sul posto e tutti dati tecnici e dati importanti.

Può raccontarci del recente progetto realizzato nel Museo della macchina da scrivere di Parcines?
In sinergia con il nostro servizio “Alto Adige per tutti”, negli ultimi anni abbiamo realizzato anche progetti Interreg tematici nel campo delle esperienze naturalistiche accessibili e delle esperienze culturali accessibili.
Il progetto SMART, che abbiamo realizzato nel Museo della macchina da scrivere di Parcines, nasce dall’esigenza di preservare il patrimonio delle identità storiche e culturali delle comunità locali e offrire al turista nuove opportunità di scoprire e vivere l’area alpina. SMART mira ad aumentare l’attrattività ed accessibilità del museo attraverso la creazione di un’innovativa visita museale. Accessibilità ed innovazione sono i temi centrali di questo progetto. Il circuito museale nel Museo della macchina da scrivere di Parcines è accessibile a tutti e visitabile anche da remoto, grazie ad un tour virtuale inclusivo (cms4vr.independent.it/musei/mitterhofer). Per raggiungere questo obiettivo, tutti i contenuti sono stati creati digitalmente garantendo l’accessibilità digitale, e i testi della visita museale sono stati digitalizzati e tradotti nel linguaggio dei segni per mezzo di videoclip (www.smart-museums.eu/it/kubus). Abbiamo inoltre commissionato la produzione di un video 3D immersivo sui modelli di macchina da scrivere di Peter Mitterhofer (qui il trailer youtu.be/knZRi4iivrA). Infine, abbiamo realizzato due elementi in realtà aumentata per il museo di Parcines in stretta collaborazione con la FH Salzburg, tra cui la macchina da scrivere Valentine di Olivetti e la storica macchina da scrivere di Malling Hansen.

[Mauro Sperandio]

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