La scienza come non l’abbiamo mai vista

Massimiliano Boschi
Scripta Manent
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4 min readNov 9, 2021

Agnese Sonato presenta il festival “Mille e una scienza” dal 12 al 14 novembre al Trevilab di Bolzano.

Incontri, spettacoli, laboratori ed eventi speciali compongono il “menu” della prima edizione di “Le mille e una scienza” che si terrà dal 12 al 14 novembre al Trevilab di Bolzano.
Un festival (qui il programma completo) promosso dal centro di cultura giovanile TesLab di Arciragazzi Bolzano Bozen e l’associazione di divulgazione scientifica Accatagliato, con il sostegno dell’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Bolzano.
La direzione (ovviamente scientifica) del festival è stata affidata ad Agnese Sonato, esperta di comunicazione della scienza, nonché fondatrice della rivista di scienza per ragazze e ragazzi “PLaNCK!” e presidente dell’associazione di divulgazione scientifica “Accatagliato”.
A lei, abbiamo chiesto di presentarci obiettivi e origini di questa prima edizione di “Mille e una Scienza”
“L’idea è nata insieme all’ufficio giovani della Provincia di Bolzano per creare un evento sulla comunicazione della scienza alla cittadinanza invitando esperti nazionali e valorizzando le realtà già presenti sul territorio altoatesino. L’obiettivo principale è quello di stimolare curiosità e pensiero critico ai più giovani, ma non solo, attraverso la scienza. Perché la scienza fa parte della nostra quotidianità, della nostra cultura, come la musica, il cinema e il teatro”.

Come pensate di raggiungere questo obiettivo?

“Mi occupo specificatamente di divulgazione scientifica, so che può sembrare complicato coinvolgere i più giovani, ma è sufficiente seguire alcune indicazioni. Ovviamente il metodo cambia a seconda dell’età, ma credo sia importante incominciare il prima possibile attraverso un approccio innovativo, diverso da quello classico, didattico e scolastico. I giovani hanno una mentalità aperta, occorre far comprendere come la scienza li riguardi direttamente in molti aspetti della loro vita ed è necessario coinvolgerli, renderli protagonisti. Non è sufficiente considerarli dei destinatari di un messaggio. Il mio sogno è quello di un festival gestito dagli stessi ragazzi”.

Coinvolgendo sia i ragazzi che le ragazze. Per anni la scienza è stata considerata una materia per “soli uomini”, qual è la situazione attuale?

“Alcuni problemi restano, ancora oggi i ricercatori scientifici sono prevalentemente uomini. D’altra parte, l’immagine dello scienziato è stata collegata per anni a quella di un uomo anziano, un po’ pazzo. Le scienziate o le docenti a posto fisso sono ancora una netta minoranza, soprattutto in Italia, ma non solo. C’è ancora molto lavoro da fare ma non solo in ambito scientifico. Va modificato un contesto sociale che, qui più che altrove, vede la donna ancora molto legata al suo ruolo nella famiglia”.

Occuparsi di comunicazione scientifica oggi sembra molto più complicato di due anni fa…

“Sì, il dibattito sulla pandemia, ma anche sul cambiamento climatico, è estremamente polarizzato e su questo abbiamo organizzato anche un incontro specifico all’interno di “Mille e una scienza” (sabato 13 alle ore 11 Ndr). E’ evidente che in un contesto simile ci limitiamo a cercare conferme alla nostra opinione, senza tentare realmente di capire o di trovare soluzioni. Servirebbe, invece fornire strumenti utili per evitare che si formino opinioni non preconfezionate. Nessuno si attendeva che la scienza invadesse in maniera così forte le nostre vite, ma finalmente ci siamo accorti di come la scienza sia importante e quindi occorre lavorare attentamente sulla comunicazione scientifica. E’ un lavoro complicato, è necessario confrontarsi con linguaggi e mezzi nuovi, fino a qualche tempo fa non ci preoccupavamo del dibattito social sulla scienza, mentre oggi non ne possiamo fare a meno”.

Agnese Sonato
Si occupa di comunicazione della scienza soprattutto per i più piccoli, per scuole e famiglie. Dopo la laurea in Scienza dei materiali all’Università di Padova, ha conseguito il dottorato nella medesima disciplina e si è poi dedicata alla ricerca nel campo delle nanotecnologie per applicazioni biomediche. Ha fondato la rivista di scienza per ragazze e ragazzi PLaNCK! ed è presidente dell’associazione di divulgazione scientifica Accatagliato, per la quale organizza attività rivolte a ragazzi, scuole e famiglie e gestisce progetti culturali. Collabora con l’Università di Padova curando le collane di libri per ragazzi Storie libere e I libri dell’orto, edite rispettivamente da Carthusia Edizioni e Editoriale Scienza. Nel 2018 e 2019 ha collaborato con Radio24 all’interno della trasmissione Terra in vista — la scienza e la tecnologia spiegate a mio figlio, condotta da Federico Taddia e Telmo Pievani. È autrice, insieme a Telmo Pievani, del libro Giganti per davvero (Editoriale Scienza,2020). Si occupa di formazione nel campo della comunicazione scientifica per ragazze e ragazzi e per insegnanti della scuola primaria per enti, istituzioni e case editrici. Collabora nella stesura dei testi e realizzazione di video didattici per Giunti Scuola.
In uscita, due titoli di divulgazione scientifica per ragazzi che la vedono come autrice. I titoli sono visibili sul sito dell’editore Editoriale Scienza, ed è scienziata co-conduttrice de La Banda dei Fuoriclasse su RAI Gulp, nelle puntate del martedì nella nuova stagione dell’autunno 2021.

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Massimiliano Boschi
Scripta Manent

Collaboro con “Alto Adige Innovazione” e “FF- Das Südtiroler Wochenmagazin”. In passato con “Diario della settimana”, “Micromega” e “Il Venerdì di Repubblica”.