L’Alto Adige al Metropolitan di New York
Sculture, disegni, scacchiere e trofei “made in South Tyrol” ospitati nella collezione di uno dei musei più importanti del mondo.
“The Metropolitan Museum of Art” di New York, noto anche come “The Met” sorge sul lato orientale del Central Park di Manhattan, al numero 945 di Madison Avenue. E’uno dei musei più importanti del mondo grazie alla vastità della sua collezione: oltre due milioni di opere d’arte suddivise in ben diciannove sezioni. Ovviamente, non esiste una sezione dedicata all’Alto Adige, ma non sono poche le opere di artisti sudtirolesi o comunque provenienti dalla nostra provincia.
Sono, infatti, conservate al Met una scultura lignea raffigurante Santa Margherita proveniente dal laboratorio di Michael Pacher, disegni del pittore (e scrittore) meranese Ludwig Bemelmans, la mezzatinta “Tarquinio e Lucrezia” del bolzanino Johann Peter Pichler, un rilievo “San Lorenzo e i poveri” proveniente da Brunico, una terracotta verde del 1580 raffigurante lo stemma araldico dei Von Spaur di Bressanone, due sgabelli provenienti dalla collezione del mercante d’arte bolzanino Alois Überbacher (erroneamente citato come Alois Überacher), uno scudo da arciere del ‘400 proveniente da Chiusa, un trofeo in ceramica di un torneo di arcieri del Cinquecento, nonché una scacchiera lignea dell’Ottocento proveniente dalla Val Gardena.
Il museo è attualmente aperto ma occorre prenotare la visita causa emergenza Covid, ma, purtroppo, molte delle opere “altoatesine” non sono esposte.
Fortunatamente, però, il catalogo della collezione del Met è minuzioso e preciso e così è stato possibile apprendere che le opere di Bemelmans sono state cedute al museo dallo stesso artista che aveva lasciato Merano per New York nei primi del Novecento, mentre le mezzetinte di Johann Peter Pichler erano stata acquistate dai principi del Liechtenstein prima di essere ceduto al Met. Lo stemma araldico dei Von Spaur (descritto dal Met come “una terracotta proveniente da Bressanone”) è stato donata al museo dalla moglie di John Stemme, un collezionista di vasi e ceramiche centro-europei, mentre la scultura lignea raffigurante Santa Margherita realizzata dall’artista sudtirolese Michael Pacher, notissimo intagliatore del Quattrocento proviene dalla parrocchia di Santa Margherita di Novacella e il sito del Met precisa che è stata acquistata a Vienna nel 1963.
Una sola opera d’arte contemporanea di origini “altoatesine” è conservata al Met, si tratta di una fotografia dell’artista Louise Lawler che raffigura “External Stimulation” opera dell’artista bolzanino Klemens Gasser. (i lavori di Louise Lawler si focalizzano su fotografie che ritraggono lavori di altri artisti con una speciale attenzione agli spazi in cui vengono piazzati e ai metodi usati per crearli).