Nasce, cresce… legge!

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Scripta Manent
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4 min readAug 18, 2024

Promuovere lo sviluppo infantile attraverso la lettura in famiglia

Nati per Leggere presso la Biblioteca Sandro Amadori di Bolzano

Attivo dal 1999, “Nati per Leggere” è un programma nazionale che promuove la lettura per famiglie con bambini in età prescolare. Dal 2021 anche la Provincia di Bolzano partecipa al programma grazie alla collaborazione tra l’Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi della Ripartizione Cultura italiana, la sezione altoatesina della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB). Insieme hanno costituito una rete sul territorio, accolta con entusiasmo dalla comunità.

Il cuore di Nati per Leggere (NpL) è la lettura in famiglia, un momento che favorisce la relazione e l’intimità tra genitore e bambino. Le ricerche scientifiche evidenziano che leggere insieme, vicini, instaurando una relazione speciale come la lettura condivisa, contribuisce in modo significativo allo sviluppo cognitivo, linguistico e relazionale del bambino.

“Il programma — spiega Michela Sicilia, referente provinciale NpL — incoraggia la lettura in un contesto familiare. L’approccio utilizzato è di tipo dialogico, vede quindi l’interazione tra genitore e bambino attraverso le parole o le illustrazioni di un libro. Target di riferimento è la fascia 0–6 anni, ma già durante la gravidanza è buona pratica cimentarsi in brevi canti o filastrocche. Il feto viene stimolato a riconoscere la voce della madre, il cui volto, come si suol dire, è il primo libro che il neonato legge”.

Non solo famiglia
Non solo famiglia: il programma coinvolge una rete interdisciplinare composta da medici pediatri, operatori sociosanitari, culturali e volontari che collaborano affinché la lettura diventi una vera e propria abitudine.

La dottoressa Emanuela Pedevilla — segretaria FIMP Alto Adige — spiega la funzione del pediatra nel progetto: “Durante le visite periodiche la sala d’attesa è priva di giochi e contiene solo libri. I genitori vengono invitati a trascorrere il tempo leggendoli ai propri figli. Il colloquio col pediatra è rivolto poi alla declinazione di tutti gli aspetti positivi della lettura. I primi anni di vita del bambino sono cruciali per la sua salute emotiva e per lo sviluppo intellettivo, linguistico e relazionale, con effetti significativi per tutta la vita adulta. La lettura diventa così un’esperienza indispensabile”.

Dei 50 pediatri presenti sul territorio, la maggioranza ha aderito al programma. Un’adeguata formazione e il continuo confronto con esperienze simili condotte nelle altre regioni, permette loro di individuare il giusto percorso di crescita attraverso la lettura. Come sottolinea Pedevilla, “rivolgersi al neonato con parole dolci, storie cantate o parlate comunica emozioni, l’amore e l’affetto dei genitori. Nei mesi successivi i libri preferiti riguarderanno l’esperienza: il bambino avrà piacere a toccare i libri in braccio all’adulto, che lo conforta e facilita il percorso di riconoscimento di elementi conosciuti”.

Non tutti i libri, però, soddisfano i criteri NpL: il Coordinamento nazionale, composto da pediatri, educatori e bibliotecari delle tre associazioni che danno vita al programma in Italia (Centro per la salute del bambino, Associazione culturale pediatri e AIB), valuta costantemente l’offerta editoriale, aggiornando la bibliografia della “Guida per genitori e futuri lettori”. In Alto Adige sono 12 le biblioteche ad offrire le letture di qualità NpL, con 28 volontarie — ad oggi solo donne — che hanno completato la formazione necessaria.

Materiale esplicativo del programma Nati per Leggere

“I bibliotecari — commenta Mara Barbierato, referente AIB Alto-Adige — conoscono il patrimonio librario, offrono consigli sulla scelta dei libri, organizzando letture ad alta voce e selezioni tematiche stimolanti. I volontari NpL spiegano ai genitori l’importanza della lettura in famiglia, invitandoli a sviluppare un’abitudine quotidiana, dedicata alla relazione con il bambino. Insieme vogliono offrire un sostegno ai genitori che spesso si sentono insicuri e soli nel rapporto con i figli piccoli, dando valore al momento della lettura condivisa”.

In un’epoca dominata dalla tecnologia, un buon libro rimane imprescindibile: “Sempre più spesso — continua Barbierato — si propone ai bambini l’uso di smartphone o altri strumenti digitali. Leggere insieme costituisce una valida e più sana alternativa, perché rende il bambino più attivo nello sviluppo delle sue abilità e perché l’attenzione, la cura e l’affetto di una persona cara sono per lui infinitamente più interessanti”.

Le prospettive future per Nati per Leggere sono promettenti: anche nidi e scuole per l’infanzia iniziano a promuovere la lettura in famiglia e nuove iniziative rendono tale pratica accessibile a tutti. Tra queste rientra Mamma Lingua, progetto che amplia la disponibilità nei presidi NpL con letture in altre lingue, così da favorire le famiglie con background migratorio. Insomma mamme e papà: comprate una grande libreria e armatevi di libri!

[Fabian Daum]

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