“Quale pubblico per la cultura italiana in Alto Adige?”

Massimiliano Boschi
Scripta Manent
Published in
2 min readFeb 18, 2019

Scripta manent cambia volto e soprattutto pelle. Lascia momentaneamente il cartaceo, a cui tornerà a fine anno, per trasformarsi in una piattaforma virtuale in cui si confronteranno riflessioni approfondite su temi specifici riguardanti la cultura.
Italiana ma non solo.

Ogni settimana verranno pubblicati interventi e interviste allo scopo di comprendere quale siano le modalità per far crescere (quantitativamente e qualitativamente) il pubblico degli eventi culturali in Alto Adige. Il tutto, partendo dal presupposto che la produzione culturale resta uno strumento fondamentale per la produzione di cittadinanza. Di conseguenza, Scripta manent proverà a trasformarsi in un luogo, possibilmente autorevole, sicuramente interdisciplinare e gratuito, in cui dibattere di musei, teatro, editoria, cinema etc, senza logiche di parrocchia o identitarie.
Uno spazio aperto ma non spalancato, aperto a chi condivide il piacere della conoscenza e del confronto di idee e che dedica particolare attenzione al bene comune. Chi cerca lo scontro fine a se stesso ha già numerose altre piattaforme in cui dare sfogo alle proprie frustrazioni.

Detto questo, Scripta manent userà i propri modesti mezzi per “combattere” l’ignoranza e non gli ignoranti, chiedendo a intellettuali e specialisti di spogliarsi della “toga” per farsi cittadini e mettere a disposizione le proprie conoscenze.
Passando alle questioni pratiche, nel suo primo anno di attività online, proveremo a comprendere dimensione, preferenze e potenzialità del pubblico degli eventi culturali in lingua italiana in Alto Adige. Lo faremo intervistando operatori culturali dei vari settori per comprendere, innanzitutto, come valutano qualità, dimensioni e prospettive del proprio pubblico di riferimento.
Un approccio che si spera possa attivare un dibattito pubblico su differenti temi specifici e, soprattutto, che aiuti a comprendere quali meccanismi di produzione culturale potrebbero aumentare quantità e qualità del pubblico altoatesino di lingua italiana.

Nel dettaglio, già dalle prime settimane raccoglieremo le riflessioni di chi si occupa ai massimi livelli provinciali di produzione culturale per metterle a confronto tra loro e con quelle degli addetti ai lavori (amministratori, intellettuali, giornalisti) e del pubblico. Il tutto per ottenere un quadro della situazione il più realistico possibile.
Ma se abbiamo scelto la strada del confronto via web è, soprattutto, per poter modificare struttura e percorso mano a mano che si svilupperà il dibattito. A presto.

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Massimiliano Boschi
Scripta Manent

Collaboro con “Alto Adige Innovazione” e “FF- Das Südtiroler Wochenmagazin”. In passato con “Diario della settimana”, “Micromega” e “Il Venerdì di Repubblica”.