La città fantasma

Leri Cavour e la tenuta di Camillo Benso

Ivan D'Urso
Scrivere con la luce

--

Quando immaginavo una città fantasma, nel mio cervello si materializzavano immagini di questo tipo. Erba alta, muri scalcinati, tanfi e soprattutto il forte odore che caratterizza la polvere e i depositi di detriti sulla pavimentazione.

A Leri Cavour ti imbatti in distinti edifici che di sfarzoso non hanno nulla (strano pensare ad una tenuta di Camillo Benso!), fino a quando non apri il portone il legno di una costruzione che evidentemente ha subìto qualche ritocco. Ora sì che si nota la differenza: volte affrescate minuziosamente e finte sculture ricreate come illusione ottica sui muri.

Quando ti addentri in questo locale, sorgono i primi dispiaceri:

“Cotanta storia abbandonata a sé stessa.
Un patrimonio italiano lasciato in mano ai vandali.”

Che rammarico.

In questa serie di foto, un particolare scatto rappresenta al meglio questa storia.

È la fotografia “bandiera” di questo nostro racconto.

L‘immagine in questione è stata scattata nella sala principale (la stanza conservata meglio) dove, da una libreria dismessa, pende una scarna bandiera italiana.

Intera gallery su Flickr

© Ivan D’Urso
Tutti i diritti sono riservati.

È severamente proibito copiare, pubblicare e/o utilizzare in alcun modo tutti i contenuti di questa pubblicazione senza l’espressa e formale autorizzazione di Ivan D’Urso.

--

--