Fenomenologia dell’Italiano Medio su Facebook

Marco Cardillo
Segnale Rumore
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10 min readMay 7, 2015

Noi italiani amiamo spesso vantarci di ciò che di bello abbiamo da offrire al mondo: l’arte, i paesaggi, il cibo, ecc. Tutto vero, certo. Ma esiste anche un altro nostro prodotto tipico che ci ha reso famosi nel mondo, di cui spesso, colpevolmente, ci dimentichiamo: l’Italiano Medio. L’Italiano Medio è sempre esistito, perlomeno da quando io ne ho memoria. Secondo me esisteva già al tempo di Dante, o di Caravaggio, o di Mazzini. Insomma, l’Italiano Medio esiste da prima ancora dell’esistenza dell’Italia.

Poi è arrivato Internet, il Web 2.0, e loro: i social network. L’avvento dei social network ha rappresentato, per l’Italiano Medio, una svolta, una vera e propria rivincita sociale. Oggi l’Italiano Medio può fare massa, può coalizzarsi con altri Italiani Medi in giro per il paese, può persino interloquire direttamente con quell’alta società che lo ha sempre snobbato. I social network tendono spesso ad appiattire la gerarchia sociale: se il post A riceve 10 like da 10 Italiani Medi, mentre il post B riceve 5 like da 5 raffinati intellettuali, è il post A a vincere, ed è del post A che tutti si troveranno poi a discutere. La massa fa massa. In questi giorni mi sono avventurato in un viaggio nei meandri di Facebook, alla ricerca delle tracce seminate qua e là dall’Italiano Medio, per carpirne i suoi segreti e le sue peculiarità. Non è stato difficile trovarlo tra i commenti al post di un Vip, o nei gruppi tematici di Facebook: l’Italiano Medio si riconosce sempre dalla sua grammatica. Non esiste, infatti, un Italiano Medio capace di scrivere un’intera frase di senso compiuto, senza commettere errori grammaticali abbastanza goffi. Sono sicuro che questi errori siano una sorta di codice segreto che gli Italiani Medi utilizzano per trovarsi e riconoscersi tra loro. Così ho potuto seguire le loro tracce durante il mio viaggio. Di ritorno da questo viaggio, posso raccontarvi cos’ho scoperto. Ecco, quindi, i tipi di Italiano Medio che ho trovato.

1) IL COMPLOTTISTA.

Il Complottista è un minchione travestito da supereroe. O forse è il contrario, non saprei. Se ci pensate, la vita del Complottista è terribile: lui sa qualcosa di fondamentale per le sorti dell’umanità, ma nessuno gli crede. Esistono due mondi: in uno ci siamo tutti noi, cioè i Creduloni. Nell’altro, che sta chiaramente in alto, c’è il Regno Della Vera Conoscenza, dal quale il Complottista lancia i suoi moniti, sperando, vanamente, di salvarci tutti.

Nel Mondo Dei Creduloni, l’umanità brancola nel buio più totale, perdendo tempo dietro a cretinerie come la Scienza, la Politica e la Filosofia. Nel Regno Della Vera Conoscenza, invece, pochi eletti hanno accesso alla Verità-Vera sul mondo. Nel Regno Della Vera Conoscenza, la Verità-Vera si offre al Complottista nuda e pura, senza bisogno di dimostrazioni. È una sorta di dono della natura: quando noi Creduloni ci sforziamo di conoscere il mondo tramite lo studio e l’esplorazione, ci scontriamo, senza rendercene conto, con la Verità-Falsa, costruita a tavolino dai Cattivi Che Controllano Il Mondo.

Il Complottista, invece, ha capito tutto, grazie al suo dono. Prova e riprova ad aprirci gli occhi, ma le nostre menti, manipolate dai Cattivi Che Controllano Il Mondo, non capiscono. E il Complottista, dopo anni di tentativi, si chiude nel suo Regno Della Vera Conoscenza, sorridendo, amaramente, della nostra condizione.

SOTTOTIPO 1A: LO SCIENZIATO

Se il Complottista Scienziato sapesse che lo sto chiamando Scienziato, probabilmente mi denuncerebbe. O peggio. Perché quello che ho scoperto su di lui, è che il Complottista Scienziato ha in realtà un pessimo rapporto con la Scienza. La Scienza del Mondo Dei Creduloni, infatti, è quella che conduce alla Verità-Falsa. Il metodo scientifico è corrotto dai Cattivi Che Controllano Il Mondo; noi pensiamo che sia oggettivamente affidabile, ma non è così. Loro ci fanno conoscere la realtà così come gli fa comodo. Nel Regno Della Vera Conoscenza, invece, i pochi eletti sanno cose che potrebbero finalmente salvare l’umanità, se solo noi avessimo la capacità di capire. Ecco degli esempi:

Tutte queste non sono teorie, ma Verità-Vere. Si dimostrano da sé, per il solo fatto di essere pronunciate. E finiamola con questa Scienza, Creduloni.

SOTTOTIPO 1B: IL MACHIAVELLICO

Il Complottista Machiavellico è forse quello più disilluso di tutti. Secondo il Complottista Machiavellico, esiste uno stanzino, da qualche parte (probabilmente negli USA), in cui si radunano periodicamente i Cattivi Che Controllano Il Mondo, per decidere le sorti economiche e politiche dell’umanità. È in queste riunioni che i Cattivi hanno inventato l’Euro, apposta per far fallire l’Italia (quel giorno la Merkel sedeva a capotavola); hanno organizzato una serie di guerre per fregarsi il petrolio; hanno creato i principali gruppi terroristici, per instillare la paura nei cittadini occidentali; ecc. Tutto ciò che succede attorno a noi, è stato deciso in quello stanzino, a volte anche 30 anni fa. La mente del Complottista Machiavellico funziona secondo il modello denominato Induzione Ad Minchiam: a partire dai fatti, si formula una teoria rigorosamente ad minchiam, in grado di spiegare tutti i fatti accaduti, senza, ovviamente, l’onere della dimostrazione:

SOTTOTIPO 1C: LO STORICO

Secondo voi, i libri di Storia che studiamo a scuola, chi li scrive? Esatto: i Cattivi Che Controllano Il Mondo. Anzi, per essere più precisi: i libri di Storia sono scritti dagli storici, i quali, a loro volta, sono manipolati dai Cattivi Che Controllano Il Mondo. E noi Creduloni ci beviamo tutto, senza renderci conto che gli Ebrei hanno un piano per conquistare il mondo, lo sbarco sulla Luna è un fotomontaggio, gli americani hanno fatto crollare le loro Torri Gemelle (gli americani tornano spesso nei complotti…), e poi Kennedy e molto altro. Noi Creduloni viviamo in un mondo in cui tutto ciò che ci viene raccontato è falso. Di conseguenza, tutte le nostre opinioni sul mondo sono false, poiché si fondano su fatti che non sono andati come noi crediamo. Ho notato che il Complottista Storico adopera molto bene una tecnica comune un po’ a tutti i Complottisti: la Fonte Selettiva.

Mediante il sapiente uso di questa tecnica, tutte le fonti e le prove contrarie alla propria teoria, vengono ignorate o, più probabilmente, attribuite ai Cattivi Che Controllano Il Mondo. Noi Creduloni, invece, tendiamo a fare l’esatto opposto. E sbagliamo.

2) L’INDIGNATO.

L’Italiano Medio Indignato divide il mondo in due: da un lato c’è lui, puro e incorrotto; dall’altro lato c’è il marciume, rappresentato da una nutrita schiera di personalità diverse, come politici, VIP, milionari, ecc.

L’Indignato lo si riconosce facilmente in mezzo agli altri tipi di Italiani Medi per il suo linguaggio scurrile. Un politico scrive che la vita è bella? Arriva subito l’Indignato a ricordargli che la vita sarà bella per lui che, rubando i soldi al popolo, può campare senza preoccupazioni (seguono parolacce e insulti). Una VIP scrive che le piace il colore verde? Arriva subito l’indignato a ricordarle quanto sia una donna dai facili costumi (con parolacce e altri insulti). Un milionario posta la foto della sua piscina? Arriva subito l’indignato a proporgli di vivere con mille euro al mese, se ne è capace (seguono parolacce e insulti). L’Indignato è insomma affetto dalla sindrome del Governo Ladro:

Chi soffre di questa sindrome, vive in un mondo di disgrazie, inversamente proporzionale alle fortune degli altri: più gli altri stanno bene, più l’Indignato sta male. Appena spunta fuori qualcuno che se la passa bene, l’Indignato sfoga la sua frustrazione su di lui, accusandolo, indirettamente, di essere la causa dei suoi mali. In termini scientifici: Invidia. In termini letterari, invece, potremmo vedere l’Indignato come il Robin Hood di Facebook; solo che, anziché rubare ai ricchi per dare ai poveri, l’Indignato ruba ai ricchi per il puro gusto di assaporare la vendetta sociale. Nulla di più. L’Indignato è l’altra metà del cielo rispetto all’Italiano Medio Disinteressato, che vedremo più avanti. Ogni volta che Paris Hilton posta una foto del suo jet privato, metà degli utenti la prende come modello di vita (il Disinteressato); l’altra metà, la invita a mantenere due bambini con mille euro al mese (l’Indignato)(seguono parolacce e insulti).

3) L’INTOLLERANTE.

L’Italiano Medio Intollerante si accanisce generalmente su una minoranza, identificandola come capro espiatorio dei mali del paese. Ultimamente vanno di moda i Rom e gli immigrati che sbarcano dall’Africa ma, periodicamente, salta fuori qualcun altro da stigmatizzare. I sottotipi dell’Intollerante sono due, e li si riconosce non dal capro espiatorio scelto (giacché le vittime sono le stesse per tutti gli Intolleranti), ma dalla modalità che l’Intollerante adotta per manifestare la propria rabbia.

SOTTOTIPO 3A: L’INTOLLERANTE DIRETTO

L’Intollerante Diretto è il sottotipo di Indignato più diffuso, ed è quello che si scaglia sulle proprie vittime, senza inutili giri di parole. Lo si riconosce dal tono volgare e sgrammaticato, simile a quello dell’Italiano Medio Indignato. Ma attenzione: l’Indignato e l’Intollerante Diretto non vanno confusi tra loro. L’Indignato, come abbiamo visto, è il Robin Hood di Facebook, cioè quello che combatte i più fortunati, rimproverandogli la loro agiata condizione e proponendogli di vivere in condizioni più misere. L’Intollerante Diretto, invece, combatte i più deboli, accusandoli di voler migliorare la propria condizione di vita ai suoi danni. È un Robin Hood al contrario. Ecco come l’Intollerante Diretto appare in azione:

Seppure l’Intollerante Diretto sia facilmente riconoscibile per via, appunto, del suo essere diretto, è in realtà dotato di ottime capacità di mimetismo: infatti, l’Intollerante Diretto riesce facilmente a mascherarsi dietro foto e avatar di animali domestici e di bambini, dando di sé un’immagine accomodante e pacifica. Ma, quando meno te lo aspetti, l’Intollerante Diretto tira fuori i suoi artigli, facendoti rimpiangere quel moderato di Hitler.

SOTTOTIPO 3B: L’INTOLLERANTE SOFISTICATO

Al contrario dell’Intollerante Diretto, l’Intollerante Sofisticato tende a mascherare la propria intolleranza, nascondendosi dietro a sofismi complessi e articolati. Ho scoperto però un metodo infallibile per sgamarlo: la Premessa.

Generalmente l’Indignato Sofisticato esordisce con una Premessa pacata e politically correct, scritta persino in un italiano corretto. Al termine della Premessa, inserisce una Congiunzione Avversativa all’apparenza breve, ma nella sostanza grande quanto una casa: ma, tuttavia, però, eppure, nonostante, piuttosto, invece, mentre, se non che, ciò nonostante. Quello che segue alla Congiunzione Avversativa è di contenuto simile a quanto espresso dall’Indignato Diretto, ma è di forma più intellettuale e raffinata. Immagino sia per la difficoltà di esprimersi in una forma intellettuale e raffinata, se l’Indignato Sofisticato è molto meno diffuso dell’Indignato Diretto. Ci sono delle situazioni, però, in cui l’Indignato Sofisticato, in un momento di particolare sconforto, quando magari è da solo o con la propria ristretta compagnia, si lascia andare, abbandona gli intellettualismi raffinati, e diviene più esplicito dell’Indignato Diretto. Quando poi la situazione degenera del tutto, l’Indignato Sofisticato si candida alle elezioni politiche, e viene votato dalla massa di Indignati Diretti.

4) IL DISINTERESSATO.

Qualcuno potrebbe pensare che tutti i tipi di Italiano Medio vadano d’accordo tra loro. In realtà non è così. Esiste un tipo di Italiano Medio che si distingue nettamente dagli altri, suscitando spesso le loro ire. Sto parlando dell’Italiano Medio Disinteressato. L’Italiano Medio Disinteressato è quello che, mentre il mondo va in malora, tra catastrofi naturali, terrorismo e crisi economica, pensa ad altro. La sua bacheca Facebook sembra provenire da un mondo parallelo, in cui esistono solo discoteche, alcol, cibo e gnocca. Tanta gnocca, stando a quanto lui ci fa credere. Ecco infatti come appare una normale bacheca Facebook del Disinteressato:

Secondo il Complottista, il Disinteressato è il peggiore tra i Creduloni. Con il suo menefreghismo, infatti, non fa altro che permettere allo status quo di restare così com’è. I Cattivi Che Controllano Il Mondo hanno gioco facile con lui, dal momento che qualunque diavoleria loro escogitino per manipolarci, il Disinteressato l’accetterà passivamente, senza neanche pensarci, né, tantomeno, ribellarsi. Secondo l’Indignato, invece, il Disinteressato è come un fratello debole, una vittima del sistema che però non ha il coraggio e la forza di ribellarsi ai nemici, cioè quelli che se la passano bene. In fondo l’Indignato conduce le sue battaglie per se stesso, ma anche per il suo fratello debole. L’Intollerante, paradossalmente, è quello a cui più sta simpatico il Disinteressato: l’Intollerante vorrebbe un mondo senza Rom e immigrati, apposta per permettere al popolo di godere del proprio disinteresse, cioè occuparsi costantemente di gnocca, calcio e discoteche.

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Giunti alla fine di questo viaggio nei meandri della mediocrità italiana, c’è una grande lezione che credo di avere imparato: c’è un Italiano Medio dentro tutti noi. Studiando la personalità di tutti e quattro i tipi, mi son reso conto che, in fondo, anche in me è presente un po’ della paranoia del Complottista, un po’ della rabbia dell’Indignato, un po’ della paura dell’Intollerante, e un po’ della gnocca del Disinteressato (ma mai quanto lui). Allora la differenza tra Italiano Medio e Italiano Alto non è qualitativa, ma quantitativa. Cioè non è che uno è o non è Italiano Medio; semplicemente, c’è chi lo è di più, chi lo è di meno. Chi lo è sempre, chi lo è a volte. Chi ci fa, chi ci è.

Quello che ci rimane da fare, allora, è tentare goffi voli, d’azione o di parola, per innalzare la nostra condizione.

Originally published at thehostileturtle.com on April 30, 2015.

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