Wattpad, scrivere ovunque

Marco Castellani
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Published in
4 min readSep 25, 2014

Abbiamo già visto, un po’ di giorni fa, come la piattaforma di Wattpad sia di sicuro interesse per chi vuole avere sempre la possibilità di leggere un buon libro, che sia di autori famosissimi come di autori meno famosi (ma non necessariamente meno bravi). In realtà questo è appena un modo di intendere Wattpad: strettamente connesso a questo vi è l’aspetto dello scrivere.

Vi sono diversi buoni motivi che possono spingere a pubblicare su questa piattaforma. D’altro canto Wattpad (che tra l’altro ha appena rilasciato un interessante aggiornamento relativo alla pagina degli utenti) si propone essenzialmente come piattaforma social di scrittura. Nella pagina “scrittori” campeggia una frase piuttosto significativa: A home for words and the people who love them. Giusto: una casa per le parole e per le persone che le amano.

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Sempre più modi per scrivere… e la sublime delizia di leggere, quella, rimane immutata

Ed è anche l’aspetto che, personalmente, mi appassiona di più: una casa per le parole. Il paradigma di scrittura su Wattpad è intrigante, perché — finalmente! — prende le distanze dal “solito” schema mutuato dai blog (in pratica, una lista di tanti interventi singoli ordinati cronologicamente). Finalmente qualcosa di diverso: di specifico per l’obiettivo. Qualcosa di diverso, mutuato intelligentemente dal mondo di riferimento, quello letterario. L’utente può curare la pubblicazione di veri e propri libri online, che verranno piano piano popolati di contenuto. In pratica, la declinazione più pratica del concetto di scrittura sociale e seriale, come recita ancora la pagina citata.

Sopratutto la scrittura seriale — infatti — risulta beneficiare delle possibilità tecnologiche di Wattpad. Ciò apre davvero a possibilità inedite. Si può benissimo iniziare a pubblicare una storia — guadagnando lettori — quando la scrittura dei vari capitoli, o episodi, è ancora in corso. Ogni lettore che sceglie di sottoscrivere un dato libro (inserendolo nella propria biblioteca), viene automaticamente avvisato quando la storia si arricchisce di un nuovo capitolo. In questo modo, se si riesce a scrivere una storia interessante (questo non lo fa Wattpad da solo, almeno per il momento), non è improbabile veder crescere il numero di lettori, episodio dopo episodio. E di riuscire — magari- a creare un nucleo duro di lettori “affezionati”.

Insomma il punto è scrivere, e questa rimane la cosa più impegnativa.

E’ interessante riflettere sul fatto che il tradizionale concetto di pubblicazione viene ulteriormente ad alterarsi, dentro Wattpad. Proprio per l’enfasi sulla pubblicazione seriale, è possibile lavorare ad un progetto e intanto giù distribuirne in rete le parti già scritte. A questo punto i lettori intervengono già con i commenti, potenzialmente influenzando lo sviluppo stesso della storia.

Ed è sociale, nel senso che incorpora il collaudato meccanismo “alla Twitter” per cui si può seguire ed essere seguiti (da altri autori e/o lettori). E vi sono varie possibilità per andare alla scoperta di opere per noi interessanti, o di autori che ci potrebbero piacere.

E’ opportuno dire che la pubblicazione su Wattpad non si pone in alternativa a quella per vie più tradizionali, perché Wattpad lascia i diritti di quanto scritto di proprietà esclusiva dell’utente.

In effetti da quando ho iniziato a trafficare seriamente con Wattpad l’idea classica di pubblicazione che avevo, già un pochino messa “in discussione” dal self publishing, è mutata in maniera ancora più sostanziale. E’ vero che il sito è una sorta di arena sconfinata, dove per farsi notare bisogna — oltre a scrivere bene — attivarsi per fare una adeguata promozione del proprio lavoro. Ma è anche estremamente democratica. Tutti hanno le stesse possibilità, in partenza. E vi sono storie interessanti di persone il cui successo letterario su Wattpad è tale da aver cambiato profondamente la loro vita.

A volte — ed è questa la cosa più eccitante, secondo me — da averli convinti a riprendere a scrivere. O magari, a capitalizzare la fama ottenuta riversandola in canali più tradizionali (e remunerativi) come la pubblicazione in volume. Così da finire nelle biblioteche fisiche di molte persone, essendo preventivamente passati attraverso il mezzo elettronico.

Ecco, le biblioteche. A pensarci bene, anche il concetto di biblioteca viene profondamente trasformato. Una biblioteca in senso classico è un insieme di libri, di opere, compiute. E’ dinamica in un solo senso: che si possono aggiungere (o togliere) dei volumi, nel corso del tempo. Potremmo dire, un classico scaffale di volumi è dinamico in senso orizzontale (aggiunta o rimozione di libri). Una libreria di Wattpad è dinamica anche in senso verticale: scendendo all’interno dei singoli libri troviamo ancora oggetti — potenzialmente — in perenne trasformazione.

Una libreria digitale di questo genere è profondamente diversa dal suo corrispettivo analogico: può infatti essere costituita da un buon numero di opere in progress. In altre parole, è una biblioteca che si aggiorna sotto i tuoi occhi perché sono i volumi stessi che si modificano con il tempo, incrementando il numero dei capitoli, modificandosi nelle parti già scritte. Autoaggiornandosi.

Un’opera presente su Wattpad può infatti essere di due tipi, può essere conclusa o aperta. A discrezione dell’autore, naturalmente. Così una tale libreria è intrinsecamente più dinamica, più “viva” del suo analogo nel mondo reale. Un libro consultato oggi su Wattpad può essere diverso dallo stesso libro consultato l’altra settimana. Non solo per numero di commenti, ma perfino nel testo.

Tutto questo è estremamente interessante, perché ci costringe a pensare — dopo millenni in cui i libri “tradizionali” ci hanno fatto ottima compagnia — in un modo nuovo. Wattpad, con i suoi 25 milioni di utenti (e le 40 milioni di storie) è appena un esempio, un segnale di questo cambiamento. Che dobbiamo ancora comprendere e metabolizzare appieno, per capire dove ci potrà portare.

Un cambiamento che dire epocale, una volta tanto, è probabilmente appropriato.

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