Leggere. Quanto è difficile

Brevissima storia di un lettore forte passato a miglior vita e risorto

Emanuele Secco
Sekken’s Digest
2 min readMar 24, 2018

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Fonte: IlLibraio

Leggere è un po’ come scrivere. Richiede tempo e dedizione.
È possibile per un lettore passare da 50–60 libri l’anno a zero? Esatto, zero. 0.
La risposta è sì.

Vai a vivere per conto tuo. La testa è piena di pensieri e il conto in banca è uno di questi. L’affitto. La spesa. Le bollette. Il lavoro.
I momenti per scrivere sono un lusso.
Inizi un libro dopo l’altro, senza mai finirli, finché arriva il giorno in cui la pila sul comodino non fa altro se non guardarti mentre ti stendi a letto o ti alzi. Nulla più.

Poi la tua compagna ti regala un libro: Charles Bukowski, La campana non suona per te. Uno dei tuoi scrittori preferiti.
Decidi di riprovare. Ehi, funziona. Devi solo approfittare di quei pochi momenti in cui riesci a girare qualche pagina.

Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.

Questo è per te, zio Buck. Grazie.

E.
(chiamatemi Lazzaro)

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Emanuele Secco
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