Il sito web di un autoeditore

Creiamo una vetrina per i nostri libri

Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

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Anche se i lettori, quando sono online, tendono a scoprire nuovi libri da leggere perlopiù attraverso delle app, come i social network o direttamente i retailer che li vendono, per un autore e ancora di più per un autoeditore resta importante possedere una propria vetrina online.

Si tratta, prima di tutto, di una questione di credibilità e autorevolezza. Come posso affermare di essere un editore, se non ho neppure un sito web che ospita la mia attività editoriale? Ma, oltre all’aspetto relativo all’immagine, un sito web può rappresentare uno strumento estremamente utile per incuriosire nuovi lettori, fidelizzare quelli esistenti e presentare il proprio lavoro a stampa, organizzatori di eventi e altri addetti ai lavori.

Ma, in pratica, cosa ci devo mettere nel mio sito web?

Be’, il contenuto di un sito web, in generale, viene stabilito in base a quali sono le persone cui è rivolto. Per cui, la domanda che dobbiamo porci è un’altra, vale a dire: chi si ritroverà a navigare tra le sue pagine?

Visitatori casuali.
Si tratta di persone che sono finite sul sito per caso a seguito di una ricerca su un argomento attinente alla nostra produzione libraria, per esempio, su Google, oppure sono entrate in contatto con l’autoeditore su un social network e hanno fatto clic su (o toccato, in caso di dispositivo mobile) qualcuno dei suoi link. Spinti dalla curiosità, si sono avventurati al suo interno e, a questo punto, la parte difficile è fare in modo che non lo abbandonino entro i primi sette secondi, se non addirittura prima.

Affinché ciò avvenga, devono subito trovare qualcosa che stuzzichi ancora di più la loro curiosità:
1) un blog, vale a dire una sezione che contenga le ultime notizie sull’attività editoriale del proprietario del sito, ma anche che rappresenti una parte integrante di tali attività, in altre parole, che non sia stato creato e poi abbandonato;
2) le anteprime dei libri, che possono essere anche solo dei brevi passaggi inseriti in una sezione dedicata del sito oppure i widget offerti, per esempio, da Amazon, che consentono di leggere il 10% del testo (e magari poi decidere di acquistarlo);
3) una biografia, per fornire qualche informazione in più sull’autore, sia a livello personale che professionale;
4) le informazioni di contatto, come un indirizzo email dello stesso dominio del sito, il link ai vari social network e magari anche il plug-in che consente di avere sulla pagina web la chat della propria pagina autore su Facebook.

Potenziali acquirenti.
Questi visitatori hanno volutamente usato un link fornito dall’autore online (per esempio, su un social network, tramite email o messaggio diretto) oppure offline (per esempio, un codice QR su una cartolina promozionale), o magari ne hanno cercato proprio il nome o il titolo di un suo libro su Google.

In questo caso è opportuno che trovino subito ciò che stanno cercando, vale a dire una sezione dedicata ai nostri libri, magari addirittura una pagina per ciascuno di essi (o per una serie), in cui siano ben riconoscibili dei pulsanti o delle icone che riportino i loghi dei singoli retailer per procedere con l’acquisto. Eventualmente, possiamo anche indicare se i nostri libri sono ordinabili in specifiche librerie fisiche.

Lettori esistenti.
Una persona che ha già letto almeno un libro di un autore decide di visitarne il sito, di solito, in cerca di altri suoi libri, in particolare se quello che ha letto fa parte di una serie, o per scoprire qualcosa di più su ciò che sta dietro la creazione di quel libro (o di quella serie).

Anche se il libro successivo non è ancora stato pubblicato, bisogna assicurarsi di non perdere per strada questo lettore con alcuni semplici strumenti:
1) una barra di avanzamento della scrittura del libro, che indichi a che punto siamo della scrittura (o della revisione);
2) un’indicazione della data o periodo di uscita. L’ideale sarebbe avere una data precisa, ma poter indicare un mese o almeno una stagione potrebbe essere sufficiente per rassicurarlo;
3) una casella per l’iscrizione alla mailing list, in questo modo potrà essere informato appena ci sono novità.

Inoltre, nell’attesa, possiamo tenerlo impegnato con del materiale extra, disponibile nel blog, ma facilmente raggiungibile attraverso dei link sulla pagina principale.
Ecco qualche esempio per la narrativa:
- approfondimenti sui personaggi, anche sotto forma di interviste immaginarie;
- scene o passaggi eliminati da un libro;
- racconti nello stesso universo;
- informazioni sulle location in cui si svolge la storia;
- sfondi per il cellulare o per il PC ispirati a un libro.

Organizzatori di eventi.
Se ci proponiamo per partecipare o riceviamo un invito a un evento dal vivo, è bene essere in grado di indirizzare chi si occupa dell’organizzazione verso una sezione del nostro sito dove può trovare del materiale utile per capire cosa siamo in grado di offrire e che esperienza abbiamo.

Ciò può includere:
1) una pagina degli eventi, in cui sono elencati quelli futuri e passati;
2) i possibili argomenti del nostro intervento. Ciò vale chiaramente per la non-fiction, ma anche per la narrativa, poiché i nostri libri, pur narrando una storia inventata, includeranno comunque dei temi e dei messaggi specifici;
3) link a materiale audio e video, come episodi di podcast cui abbiamo partecipato, booktrailer, registrazioni di interviste in videoconferenza o addirittura relative a eventi passati;
4) foto e altro materiale grafico ad alta risoluzione, che potrà essere utilizzato a scopo promozionale dagli organizzatori.

Giornalisti, blogger, bookstagrammer e simili.
Quando si interagisce con la stampa o con altre persone che sono in cerca di contenuti per il proprio blog o profilo su qualche social network, è opportuno disporre di un press kit digitale. Questo può essere un file pdf scaricabile dal sito o una intera sezione del sito stesso.

Il press kit digitale deve raccogliere in un unico luogo (file zip o pagina con un elenco di dati e link):
1) modalità di contatto (email, social network principali);
2) immagini ad alta risoluzione (foto dell’autore, copertine e altro materiale grafico promozionale);
3) biografia dell’autore;
4) comunicato stampa relativo al libro (o link ai vari comunicati stampa);
5) rassegna stampa relativa al libro;
6) un breve catalogo dei propri libri con tutti i dati essenziali.

Altri addetti ai lavori dell’editoria.
È possibile che i nostri libri attirino l’interesse di un agente o di un editore italiano che è interessato a pubblicarne un’edizione specifica (per esempio, audiolibro) o di un editore estero che vorrebbe acquisirne i diritti di traduzione. Questo tipo di visitatori è bene che trovino una sezione dedicata ai diritti con le informazioni di contatto (un indirizzo email dedicato a questo scopo) e un link per scaricare il catalogo dei diritti (Rights List), cioè un file pdf in inglese con le copertine e la descrizione di tutti i libri (con eventuali recensioni editoriali), l’indicazione di quali diritti di ciascuno sono disponibili, la biografia e la foto dell’autore e un indirizzo email (quello già indicato nella sezione).

Bibliotecari e librai.
Diciamocelo, è difficile che queste persone finiscano sul nostro sito, a meno che non ce li mandiamo noi, ma, nel caso dovesse accadere, non dobbiamo lasciarceli sfuggire. A questo proposito, ciò che possiamo fare è inserire un link o un modulo per richiedere il nostro catalogo dedicato (bisognerà crearne uno diverso per le due categorie). Anche in questo caso si tratterà un file in pdf. Esso conterrà le schede di tutti i nostri libri con tutti i dati su di essi, inclusi il prezzo ed l’eventuale sconto (nel caso dei librai), e al suo interno si può offrire la possibilità di scaricare o ricevere gratuitamente l’impaginato della versione cartacea.

Avete già creato un sito dedicato alla vostra produzione editoriale?
Cosa ci avete messo dentro e come lo sfruttate per promuovervi?
Se vi va, raccontatemi la vostra esperienza nei commenti (qui o nei social network).

La creazione e lo sfruttamento di un sito web che funga da vetrina nel lavoro di un autoeditore è uno degli argomenti trattati più volte nelle varie parti del mio libro “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore”, in particolare nella seconda, che si occupa principalmente della scrittura del libro ma anche delle prime attività di pre-promozione (quella che si svolge prima della pubblicazione e tipicamente quando ci si sta ancora occupando della stesura del libro), e ovviamente nella quarta, che è incentrata sulla promozione del libro.

Come potete vedere, dopo una pausa di tre anni, il blog di Self-publishing lab torna in vita. Non pubblicherò con una frequenza precisa, ma di tanto in tanto troverete un nuovo articolo.
Per rimanere aggiornati, vi consiglio di seguirmi qui su Medium.

Se, invece, volete studiare in maniera sistematica e approfondita l’autoeditoria, uno strumento che può tornarvi utile è proprio il mio saggio.
Potete trovare tutte le informazioni relative ai contenuti libro sul minisito a esso dedicato:
www.anakina.net/selfpublishinglab

Oppure potete acquistarlo direttamente ai seguenti link:

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Google Play Libri: https://bit.ly/SPLABgp
Mondadori Store: https://bit.ly/SPLABms
laFeltrinelli: https://bit.ly/SPLABlf
Smashwords: https://bit.ly/SPLabsw
Everand: https://bit.ly/SPLABSc
IBS: https://bit.ly/SPLABibs
Libraccio: https://bit.ly/SPLABlib

L’edizione ebook è acquistabile in Svizzera tramite l’ereader Tolino.

Il libro è aggiornato a MAGGIO 2023.

Infine, per rimanere aggiornati sulle ultime novità del mercato dell’autoeditoria, vi consiglio di iscrivervi a Self-Publishing News.

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Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

Italian science fiction & thriller author, scientific & literary translator, biologist, educator, dreamer. 🇮🇹: www.anakina.net EN: www.anakina.eu I ❤️🎾