Instagram per autoeditori

Sfruttiamo Instagram per promuovere i nostri libri

Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

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Ci sono molti metodi fantasiosi per sfruttare Instagram come strumento per avvicinare nuovi lettori o fidelizzare quelli esistenti, e di certo ognuno di essi meriterebbe un articolo, ma spesso chi si avvicina a questo social network parte col piede sbagliato, poiché non conosce a fondo le sue caratteristiche.

La prima cosa da fare è senza dubbio passare a un account business, poiché ci fornisce più funzionalità.

Il passo successivo è ottimizzare il nostro account, a partire dai suoi elementi base, che sono:
1) nome utente;
2) nome account;
3) biografia;
4) foto del profilo;
5) link.

Il nome dell’utente deve essere semplice, in modo che possa essere facilmente ricordato. A questo scopo, è bene evitare numeri e il carattere trattino basso. L’ideale sarebbe, se possibile, usare lo stesso nome utente su tutti i social network.

Il nome dell’account corrisponde al nostro nome o pseudonimo come autore. Non è necessario aggiungere la parola “Autore” o “Scrittore” dopo il nome, cosa che potrebbe dare un aspetto poco professionale al profilo. Piuttosto, si deve selezionare “Scrittore” tra le categorie disponibili su “Modifica profilo”. In questo modo la parola “Scrittore” (Author, in inglese) apparirà proprio sotto il nome dell’account nel nostro profilo.

La biografia deve apparire informale, simpatica e amichevole, e ovviamente deve essere sintetica. Ma è ancora più importante che gli elementi essenziali (per esempio, una call to action in cui suggeriamo di visitare il sito indicato nel link) si trovino nelle prime tre o quattro righe, poiché affinché venga visualizzato ciò che viene dopo è necessario fare clic su “altro”, ma la maggior parte degli utenti non lo farà.
Vi si possono anche inserire degli hashtag relativi al tipo di libri che pubblichiamo. Questi ultimi possono essere inseriti sul fondo della biografia. Funzioneranno lo stesso nel farci apparire nella ricerca, ma non saranno immediatamente visibili a chi visita il profilo, evitando di conferirgli un aspetto disordinato.
Infine, per dare un tocco scherzoso, non dimentichiamo di metterci qualche emoji attinente alla nostra attività, incluso quello dei libri.

Per la foto del profilo è consigliabile usare un’immagine col nostro volto e possibilmente la stessa presente negli altri social network, in modo da renderci subito riconoscibili alla prima occhiata.

Il link del profilo è anche uno dei pochissimi collegamenti ipertestuali che possiamo usare su Instagram gratuitamente (addirittura l’unico, senza un account business) ed è bene sfruttarlo nella maniera giusta. Infatti, se digitiamo un link nella biografia o in un qualsiasi post, questo non funziona e non può neppure essere copiato. Le uniche eccezioni, disponibili solo per gli account business, sono rappresentate dalle inserzioni pubblicitarie, che però si pagano, e dalle schede dei prodotti dentro lo shop (funzionalità attualmente in fase di sviluppo), che richiedono un po’ di preparazione e un tocco o clic in più da parte dell’utente.
Di certo la prima scelta è quella di puntare verso il nostro sito web. Se però ne abbiamo più versioni in lingue o più siti localizzati per le persone che vivono in un determinato territorio, possiamo sfruttare un link speciale, come quelli generati da Smarturl.it, che permette di inviare chi ci clicca su un sito diverso in base al paese in cui si trova (individuato attraverso l’indirizzo IP).
Possiamo però modificare temporaneamente questo link in modo che punti su una pagina dove vogliamo mandare i nostri follower, per esempio, quella dedicata al nostro ultimo libro pubblicato o in preordine oppure quella relativa a un evento cui dobbiamo partecipare e così via. Insieme a questa modifica del link, ricordiamoci di inserire una call to action nella biografia nell’ultima delle righe visibili (bisogna controllare il risultato nel profilo, una volta salvata la modifica), magari corredata di freccia verso il basso, in modo che sia leggibile anche se il visitatore non fa clic su “altro”.

Okay, abbiamo preparato per bene il nostro profilo e ci accingiamo a postare. Ma cosa dobbiamo postare su Instagram?
Si tratta di un social network primariamente visuale, anche se è possibile corredare le immagini (foto o video) di un testo anche abbastanza lungo, ma questo verrà visualizzato sotto l’immagine (accanto, nella versione web) subito dopo il nostro nome utente, allo stesso modo dei commenti, quindi potrebbe non essere notato. Il nostro scopo, quindi, è indurre le persone che stanno facendo scorrere le immagini sul feed a fermarsi, per vedere il contenuto visuale del nostro post e, magari, leggere il testo. Per riuscirci deve essere qualcosa che attira l’attenzione e, manco a dirlo, deve avere attinenza rispetto a quello che noi proponiamo come autoeditori. E con questo intendo che certamente, se mettiamo la foto del nostro gatto, un sacco di gente si soffermerà e metterà “mi piace”, ma ciò non ci aiuterà a definire il nostro brand come autore né tanto meno a vendere i nostri libri (a meno che non scriviamo libri sui gatti o con un gatto come protagonista).

I post su Instagram possono essere di tre tipi:
1) video, che è quello che funziona meglio, poiché come condizione predefinita inizia a essere riprodotto mentre l’utente scorre il feed;
2) foto, che può essere ritagliata o mostrata per intero e modificata usando dei filtri;
3) carosello, che può contenere fino a dieci foto, ma, affinché attiri l’occhio, la prima deve essere la più bella.

Un fattore importante è anche il momento della giornata in cui si posta. Per stabilirlo è utile controllare i dati statistici del nostro pubblico (sono accessibili dal profilo). Quando sono online i nostri follower? Troveremo che in genere il periodo della giornata è analogo a quello del pubblico su Facebook: perlopiù tra le 9 e le 21.

Nel testo del post possiamo aggiungere degli hashtag, che collegano il contenuto postato ad altri che hanno gli stessi hashtag e ne facilitano l’individuazione dentro il social network, attraverso il motore di ricerca.
Questi devono essere:
- molti, tutti quelli che ci vengono in mente;
- attinenti, altrimenti attiriamo le persone sbagliate;
- separati dal resto del post da diverse righe vuote, per migliorarne la leggibilità.

Esistono diverse tipologie di hashtag ed è bene usarle tutte.
Queste sono:

  • azione (cosa stiamo facendo);
  • sensazione (come ci sentiamo);
  • identità (chi siamo, per esempio, #autore);
  • tempo (per esempio, #lunedìmattina);
  • luogo (dove ci troviamo);
  • ambiente (per esempio, #autunno)

Per ognuna di queste tipologie possiamo, per esempio, usare fino a cinque hashtag.

Lo stesso testo del post può contenere fino a 2200 caratteri. Siamo scrittori, quindi non dimentichiamo di usarlo!
Chi ci segue, in questo modo, sarà più stimolato a interagire e interessarsi a ciò che facciamo, soprattutto se al suo interno poniamo delle domande.

Infine, nei post possiamo taggare altri utenti, in questo modo appariranno nella tab corrispondente sul loro profilo e ovviamente loro riceveranno una notifica.

Su Instagram, però, oltre ai post, ci sono:

- le storie, che durano 24 ore. Durante questo periodo gli utenti possono accedervi attraverso la nostra foto del profilo (in homepage o direttamente dal profilo), che per l’occasione appare contornata da un cerchio colorato. Nelle storie possiamo taggare altri utenti, che ricevono un messaggio diretto dal nostro account e possono risponderci in privato e decidere di ricondividerne il contenuto a loro volta in una storia;

- le dirette, che poi possono essere salvate in IGTV (accessibile dal nostro profilo), per permetterne la visualizzazione anche in differita. Durante la diretta, la scritta “live” compare sopra la nostra foto del profilo e i follower possono ricevere una notifica (a meno che non l’abbiano disattivata);

- i contenuti in evidenza, che vengono mostrati sul nostro profilo proprio sopra i post. Qui possiamo raccogliere le vecchie storie. A ogni gruppo di contenuti può essere assegnata una copertina e un breve titolo. Questi rappresentano uno strumento utile per rendere più interessante e ricco di contenuti il nostro profilo, per fare in modo che chi ci arriva tenda a restare il più possibile e a scoprire qualcosa di noi e dei nostri libri;

- lo shop, dove possiamo creare una scheda dei nostri libri che punti al nostro sito da collegare ai post. Questo può essere creato anche usando lo strumento analogo per la pagina Facebook. In teoria, però, non si possono vendere contenuti digitali, ma possiamo collegare la scheda del prodotto all’edizione cartacea. Lo strumento shop di Instagram è al momento ancora in fase di sviluppo e totalmente funzionante solo negli Stati Uniti (almeno così è scritto nelle informazioni su questa funzionalità). Possiamo comunque iniziare a impostarlo e vedere cosa il sistema ci lascia fare in Italia;

- le inserzioni pubblicitarie, che possono essere gestite più agevolmente dal computer anche attraverso la Gestione inserzioni di Facebook.

In generale, è importante collegare il nostro account Instagram alla pagina su Facebook, proprio perché ciò ci consente di gestirne diversi aspetti direttamente da essa anche sul computer. Oltre allo shop e alle inserzioni, questo collegamento consente di usare Creator Studio (disponibile sia su browser per computer che come app) per creare dei post su entrambi e di pubblicare da Instagram in contemporanea sia post che storie anche sulla pagina Facebook.

Arrivati a questo punto, ci resta un unico problema: come ci facciamo trovare dai lettori su Instagram?
In realtà, questi possono arrivare da noi in maniera spontanea già grazie agli hashtag, ma ovviamente ciò non basta. Dobbiamo essere noi ad andare a cercarli. A questo scopo possiamo usare delle parole chiave attinenti ai nostri libri nella ricerca o cliccare sugli hashtag dello stesso tipo presenti nei nostri post (o in quelli dei nostri follower).

Una volta trovati dei potenziali lettori, possiamo agire essenzialmente in due modi:
- interazione con i loro post, mettendo “mi piace” e commentando (senza fare spam!), in modo da attirare l’attenzione e indurli a visitare il nostro profilo;
- seguendoli, in aggiunta all’interazione. Questa strategia ha il limite che ci porta inesorabilmente a seguire più persone di quelle che ci seguono e ciò non ha un bell’effetto su chi visualizza i dati del nostro profilo, ma può essere adottata all’inizio in maniera analoga a Twitter, avendo l’accortezza di smettere di seguire, dopo qualche giorno, chi non ricambia il favore.

È comunque più facile ottenere follower su Instagram rispetto a Facebook, Twitter o Pinterest. Può essere sufficiente pubblicare con costanza contenuti interessanti, vari e attinenti ai nostri scopi con i giusti hashtag (e interagire con chi fa lo stesso, senza necessariamente seguirlo), e in generale mostrare la nostra personalità, che deve essere strettamente correlata a ciò che facciamo, cioè pubblicare (un certo tipo di) libri.

Il vostro account su Instagram è ottimizzato?
Come lo sfruttate nell’ambito della vostra attività di autoeditori?
Fatemelo sapere, se vi va, nei commenti (qui o sui social network).

Per imparare a sfruttare meglio i social network come autoeditori, vi consiglio, se non l’avete già fatto, di leggere gli articoli dedicati a Pinterest e Goodreads. Per quanto riguarda Facebook e Twitter, invece, trovate molte più informazioni dettagliate nel mio libro “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore”, che spiega, tra le varie cose, come coordinare l’uso dei social network, del blog, della mailing list e di tutti gli altri canali a nostra disposizione durante il lancio di un libro.

Per scoprire di più sul libro, vi invito a visitare il minisito a esso dedicato, dove ne sono elencati gli argomenti ed è possibile visualizzarne l’anteprima: www.anakina.net/selfpublishinglab

Se invece volete leggerlo subito, lo trovate nei seguenti retailer.

Amazon: https://amzn.to/2WZsHkc (anche in edizione cartacea)
Kobo: https://bit.ly/SPLABkb
Apple Books: https://bit.ly/SPLABapl
Google Play Libri: https://bit.ly/SPLABgp
Mondadori Store: https://bit.ly/SPLABms
laFeltrinelli: https://bit.ly/SPLABlf
Smashwords: https://bit.ly/SPLabsw
Scribd: https://bit.ly/SPLABSc

L’ebook è infine acquistabile in Svizzera tramite l’ereader Tolino.

Il libro segue il percorso dell’autoeditore dall’idea, alla scrittura, alla pubblicazione e alla promozione del libro e in esso riporto tutta la mia esperienza (dal 2012) sia diretta che indiretta come autoeditrice.
I suoi contenuti vengono periodicamente aggiornati per stare al passo con i cambiamenti nell’ambito del mercato dell’autoeditoria. La data di aggiornamento è riportata nei singoli retailer alla fine della descrizione.

Ma, se avete comprato il libro e nel frattempo è cambiato qualcosa, non preoccupatevi. Ho creato a questo scopo la newsletter Self-publishing news, aperta a tutti, che tiene aggiornati gli scritti a proposito delle ultime novità del mercato e delle piattaforme di pubblicazione, e un gruppo dedicato su Facebook, riservato a chi ha acquistato il libro (il link è riportato al suo interno), per approfondimenti sugli argomenti trattati e aggiornamenti del contenuto.
Questi due strumenti vi permettono anche di avere un filo diretto con me.

Per iscrivervi a Self-publishing news, vi basta andare a questo link (o fare clic sul riquadro sotto), inserire il vostro indirizzo e-mail, dare il consenso e premere il pulsante di iscrizione. Riceverete una mail in cui vi verrà chiesta la conferma e una volta completato questo passaggio, nel giro di cinque giorni ricevere due miei messaggi di presentazione e, da subito, ogni nuova newsletter, che viene inviata con cadenza aperiodica (quando si presenta qualche novità interessante).
Il contenuto della newsletter è esclusivo per gli iscritti e non sarà riportato su questo blog.

[Il link ad Amazon contenuto in questa pagina fa parte del programma di affiliazione e mi fa guadagnare una piccola percentuale sull’eventuale acquisto.]

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Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

Italian science fiction & thriller author, scientific & literary translator, biologist, educator, dreamer. 🇮🇹: www.anakina.net EN: www.anakina.eu I ❤️🎾