LinkedIn per autoeditori

Sfruttiamo LinkedIn per trovare potenziali collaboratori per i nostri libri

Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

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Tra tutti i social network LinkedIn è sicuramente quello che si distingue per il taglio professionale. Rappresenta il luogo virtuale di interazione in cui le persone partecipano attraverso il proprio profilo lavorativo o pagina aziendale. Nel feed di LinkedIn la gente non posta gattini né racconta i fatti propri, ma intavola discussioni, condivide immagini, video e link su argomenti di carattere professionale, sulla carriera e sul mondo del lavoro.

Essendo il mestiere dell’autoeditore di tipo imprenditoriale, almeno nelle intenzioni, ha perfettamente senso per noi avere un profilo su LinkedIn a esso dedicato, in cui presentare la nostra attività editoriale.
Ciò è particolarmente vero per chi scrive non-fiction, soprattutto se pubblica dei libri che riguardano il suo lavoro principale. Può avere, però, dei vantaggi anche per chi scrive narrativa, poiché lo scopo di un account su LinkedIn non è vendere libri, bensì creare delle interazioni professionali.

Al suo interno un autoeditore può trovare i collaboratori di cui ha bisogno per tutte le fasi del proprio lavoro, cioè la scrittura, la pubblicazione e la promozione dei libri. Il fatto che gli utenti inseriscono nel profilo dettagli relativi alle proprie competenze li rende facilmente trovabili tramite la ricerca sul sito.

Vediamo alcuni esempi.

1) Scrittura. Stiamo facendo delle ricerche per un romanzo e abbiamo bisogno di un esperto in un determinato campo. Be’, non ci resta che inserire la tipologia di esperto nel campo di ricerca.

2) Pubblicazione. Abbiamo bisogno di un editor, di un correttore di bozze o di un grafico per la copertina. Tutte queste sono ottime parole chiave da utilizzare nella ricerca e il sito ci restituirà una lista di professionisti nei cui profili possiamo cercare di scoprire qualcosa di più sul loro lavoro, prima di contattarli, e leggere le raccomandazioni dei clienti precedenti.

3) Promozione. Vogliamo organizzare un blog tour, ma non sappiamo dove trovare i blog adatti per ospitarne le tappe. Oppure stiamo semplicemente cercando dei blogger che vogliano segnalare o recensire i nostri libri. Cosa facciamo? Cerchiamo “blogger libri” su LinkedIn!

Il motore di ricerca di LinkedIn è particolarmente efficiente, poiché non si limita a mostrarci delle persone sparse a caso nel mondo che offrono il servizio che cerchiamo. Al contrario, si basa su ciò che sa di noi per mostrarci delle persone con cui, secondo l’algoritmo, possiamo avere una certa affinità, poiché sono collegate ai nostri contatti, si trovano nel nostro stesso paese o addirittura nella stessa area in cui lavoriamo o abbiamo studiato, e così via.
Esistono poi dei filtri specifici, che ci permettono di restringere la ricerca a chi vive in una certa città o a chi connesso direttamente a un nostro contatto o a un’azienda o a chi è un libero professionista. In altre parole, LinkedIn è un vero e proprio database di lavoratori, professionisti, esperti e aziende cui è veramente facile attingere per trovare le persone giuste con cui collaborare per i nostri progetti editoriali.

E poi, come tutti i social network, ha un news feed, dove possiamo comunque condividere i nostri contenuti, che si tratti dell’annuncio per la pubblicazione di un nuovo libro, la rivelazione di una copertina, un’intervista che ci è stata fatta, una recensione, un articolo sul nostro blog o un booktrailer. Ovviamente, non dobbiamo trasformarci in spammer. Lo scopo non è indurre chi ci segue a comprare i nostri libri (anche se può capitare), bensì condividere con loro la nostra attività professionale, in modo da conferire autorevolezza al nostro profilo e favorire possibili collaborazioni proficue.

Adesso vediamo un po’ come impostare il nostro profilo di autoeditore.

Lingua.
Su LinkedIn è possibile creare profili in più di una lingua, che vengono visualizzati in base a quella degli utenti che vi navigano. A questo scopo possiamo localizzare le informazioni nella biografia e il titolo, cioè la frase che sta proprio sotto il nostro nome, in cui di solito si indica il proprio mestiere. Ciò risulta comodo per chi pubblica i propri libri in altre lingue. In generale, comunque, è una buona idea attivare anche la versione in inglese, oltre a quella nella nostra lingua madre.

URL del profilo.
Analogamente a come avviene su Facebook, possiamo scegliere uno username, che diventerà parte dell’URL del nostro profilo.

Nome e titolo.
Bisogna indicare il proprio nome o pseudonimo. Mentre nel campo del titolo si indica il mestiere o i mestieri, di solito separati da una virgola. Per esempio: scrittore, autoeditore.

Informazioni di contatto.
Oltre all’email, qui si possono indicare fino a tre siti web (come il sito web di autore e l’URL della pagina o del profilo su altri social network), il proprio username su Twitter (il cui account può essere collegato a quello su LinkedIn), quello su servizi di messaggistica come Skype e, volendo, persino il numero di telefono. Riguardo alla posizione geografica, è obbligatorio solo il paese, ma io consiglio di inserire anche la città, per migliorare le risposte della ricerca.
Sarà poi possibile decidere a chi rendere visibili queste informazioni. Le uniche che non si possono nascondere sono nome, numero di collegamenti e area geografica.

Biografia.
Possiamo utilizzare la stessa presente in altri luoghi virtuali, come il nostro sito web.

In primo piano.
Qui possiamo caricare delle foto, dei video o inserire dei link. Possiamo anche mettere in evidenza eventuali post o articoli pubblicati dentro LinkedIn. Inoltre, i post e gli articoli più recenti che pubblichiamo all’interno di questo social network appariranno in una sezione del nostro profilo intitolata Attività.

Esperienza e formazione.
Il profilo su LinkedIn è un po’ come un curriculum. Qui inseriamo dove abbiamo studiato e lavorato e il periodo di riferimento. Per quanto riguarda la nostra attività di autoeditori, possiamo creare una voce specifica con il nostro nome, pseudonimo o eventuale marchio editoriale. Per ogni voce si può aggiungere un’immagine. Inoltre possiamo anche creare una pagina aziendale specifica (utile nel caso abbiamo creato un marchio editoriale).

Licenze e certificazioni.
Qui possiamo indicare eventuali corsi che abbiamo seguito. Io, per esempio, ci ho inserito i MOOC (corsi online aperti di massa) che ho frequentato su Coursera e FutureLearn.

Competenze e conferme.
Qui selezioniamo delle parole chiave relative alle nostre competenze nel settore, interpersonali, linguistiche e così via. Gli altri utenti possono anche confermare tali competenze.

Referenze.
In questa sezione appaiono sia le referenze che ci vengono fornite da altri utenti sia quelle che scriviamo noi per altri.

Traguardi raggiunti.
Qui possiamo elencare i nostri libri sotto la voce Pubblicazioni. Una cosa carina è che possiamo localizzarle in base alla lingua del profilo. In questo modo, se alcuni nostri libri hanno una versione, per esempio, in inglese, nel profilo in questa lingua possiamo inserire le informazioni di pubblicazione su quella specifica edizione, incluso anche il link.
In questa sezione possiamo riportare anche le lingue che parliamo, i progetti cui collaboriamo con altri utenti, i corsi che teniamo, le organizzazioni di cui facciamo parte e i premi che abbiamo vinto.

Interessi.
In quest’ultima sessione sono riportati i gruppi di cui facciamo parte e le pagine, le scuole e università che seguiamo.

Immagine del profilo e di fondo.
Come immagine del profilo consiglio di usare la stessa presente negli altri social network. La foto di fondo, invece, è un po’ come la copertina su Facebook, ma è molto più bassa, quindi è necessario crearne una con le proporzioni adatte. Qui consiglio di mettere un’immagine promozionale relativa all’ultimo libro o a una serie di libri. Il suo scopo è far capire con un colpo d’occhio a chi approda sul nostro profilo che ha a che fare con un autore.

Per farvi un’idea, potete dare un’occhiata al mio profilo su LinkedIn.

Okay, abbiamo creato un profilo, ma ora cosa ci facciamo?

- Post: come tutti social network, anche su LinkedIn ci sono i post (testi, immagini, video o link), cui si può mettere mi piace o un’altra reazione e rispondere con un commento, oppure si possono condividere a loro volta come post o tramite messaggio.

- Articoli: se si vuole scrivere qualcosa di più lungo di un semplice post, si può fare clic su “Scrivi un articolo”. Si entrerà in un editor avanzato, dove è possibile inserire testi, immagini, video e link.

- Gruppi: anche su LinkedIn ci sono i gruppi di discussione, ovviamente centrati su argomenti di carattere professionale. Ce ne sono anche diversi dedicati all’autoeditoria, soprattutto in inglese, e in generale all’editoria (per esempio, Editoria italiana). Rappresentano un altro utile metodo per trovare collaboratori o per fare ricerca su particolari argomenti che saranno inseriti nei nostri prossimi libri.

- Contatti: cerchiamo le persone che conosciamo già, per esempio collegando l’account a Gmail, e poi esploriamo i suggerimenti dell’algoritmo per trovare altri contatti interessanti con cui collegarci. È buona pratica, quando si invita qualcuno che non conosciamo, aggiungere un breve messaggio che spiega perché gli stiamo chiedendo il collegamento. LinkedIn, infatti, non è un luogo per fare amicizia, bensì per dedicarsi al networking.

- Messaggi: questo è ovviamente il modo per iniziare delle conversazioni private. Il fatto che LinkedIn sia un social network con un taglio professionale richiede ancora di più il rispetto della netiquette nei messaggi, a differenza di ambienti più rilassati come Facebook.

La regola come sempre è quella di non fare spam. È vero che varrebbe per qualsiasi social network, ma su LinkedIn è ancora più importante, poiché è senza dubbio il luogo virtuale in cui dobbiamo mostrare la nostra autorevolezza e professionalità come autoeditori.
E, se poi ciò ci porta anche a trovare qualche lettore, tanto meglio!

Avete già un profilo su LinkedIn?
Lo usate solo per condividere i vostri progetti editoriali o anche per fare networking?
Se vi va, raccontatemi la vostra esperienza nei commenti (qui o su qualche social network).

Se invece non avete ancora creato un account, cosa aspettate?
Adesso che vi siete fatti un’idea, non vi resta che tuffarvi in LinkedIn per iniziare le vostre prossime collaborazioni in campo editoriale.

LinkedIn è tra i social network che consiglio di usare anche nel mio libro “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore”. Sebbene non sia precisamente uno strumento di promozione, è comunque utile condividere al suo interno la nostra attività editoriale, incluse tutte le fasi di preparazione al lancio di un libro e l’annuncio di pubblicazione. È infatti possibile che qualche nostro lettore decida di seguirci lì. L’importante è limitarsi all’essenziale, senza sconfinare nello spam.

Vi segnalo, inoltre, l’intervista che mi è stata fatta di recente dall’amico e collega Eugene Pitch sul suo podcast RadioScrivo. Abbiamo parlato del perché pubblico i miei libri wide (cioè non in esclusiva su Amazon), delle inserzioni su Facebook e in generale della mia attività di autoeditrice.
Potete ascoltare l’intervista direttamente su Spreaker o dal mio blog personale.

Se, invece, volete conoscere meglio il contenuto di “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore” e accedere all’anteprima che include il suo indice completo, visitate il minisito a esso dedicato: www.anakina.net/selfpublishinglab

Il libro è acquistabile sui seguenti retailer:

Amazon: https://amzn.to/2WZsHkc (anche in edizione cartacea)
Kobo: https://bit.ly/SPLABkb
Apple Books: https://bit.ly/SPLABapl
Google Play Libri: https://bit.ly/SPLABgp
Mondadori Store: https://bit.ly/SPLABms
laFeltrinelli: https://bit.ly/SPLABlf
Smashwords: https://bit.ly/SPLabsw
Scribd: https://bit.ly/SPLABSc

L’edizione ebook è infine acquistabile in Svizzera tramite l’ereader Tolino.

Infine, per rimanere aggiornati sulle ultime novità relative all’autoeditoria e avere un filo diretto con me, potete iscrivervi a Self-publishing News.
Si tratta di una newsletter aperiodica che invio di solito non più di una volta al mese e in cui riassumo tutte le notizie del periodo precedente riguardanti le piattaforme di pubblicazione e gli strumenti che utilizziamo per pubblicare e promuovere i nostri libri.

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Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

Italian science fiction & thriller author, scientific & literary translator, biologist, educator, dreamer. 🇮🇹: www.anakina.net EN: www.anakina.eu I ❤️🎾