Per vendere un libro ci vuole traffico

Come portiamo i lettori a scoprire il nostro libro?

Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

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Affinché il nostro libro venda, è necessario che venga scoperto dai lettori, in particolare da quelli che rappresentano il nostro target e che quindi saranno più propensi ad acquistarlo. E, siccome siamo autoeditori e il nostro prodotto di punta è l’ebook, il luogo in cui questa scoperta avviene è di solito il web. Se un lettore si imbatte sul web in un libro che rientra nei suoi gusti, a tale incontro segue un clic (o un tocco, se sta usando uno smartphone o un tablet), che lo porterà alla pagina del libro su un retailer o su un altro sito, tipicamente gestito dall’autore, dove troverà maggiori informazioni e ulteriori link per l’acquisto.
Questo flusso di visite verso il nostro libro è definito traffico ed essere in grado di generarne uno costante è ciò che aumenta drasticamente le probabilità che il nostro libro venga acquistato.

Questo meccanismo è chiaro nella mente di tutti noi. Non è sempre altrettanto chiaro come riuscire a innescare questo benedetto traffico, da cui dipende gran parte del nostro successo, piccolo o grande che sia, come autoeditori.
Proviamo allora a fare un elenco delle principali attività che ci permettono di ottenere o di incrementare il traffico web di lettori verso il nostro libro:

1. SEO (ottimizzazione sui motori di ricerca) del libro;

2. libri gratuiti;

3. promozione incrociata o di gruppo;

4. promozione sul retailer;

5. promozione sui nostri canali;

6. inserzioni pubblicitarie;

7. DEM (email marketing diretto).

Adesso vediamoli uno per uno.

Il primo punto riguarda il modo in cui etichettiamo il libro, a partire dal titolo, e dall’eventuale sottotitolo, e dalle parole usate nella descrizione che appare sulla pagina del prodotto nei vari retailer, fino alla scelta delle parole chiave e dei generi e sottogeneri associati a esso.
Questo aspetto è completamente sotto il nostro controllo e, se sfruttato nella maniera giusta, permette al nostro libro di comparire fra i primi risultati, quando qualcuno cerca un libro con determinate caratteristiche nei retailer, e in particolare su Amazon, che di fatto è un motore di ricerca per i libri.
A questo proposito forse non tutti sanno che su Amazon ai nostri libri possono essere assegnate fino a dieci categorie (generi o sottogeneri). All’interno di KDP è possibile inserirne solo due, ma queste sono uguali per tutti i mercati e non necessariamente corrispondono alle categorie disponibili sui singoli store regionali. Il sistema cerca di associarle a possibili categorie, ma non sempre ci riesce e talvolta una delle due, se non entrambe, va sprecata.
Ulteriori categorie vengono assegnate in base alle sette parole chiave (che possono essere anche frasi) inserite negli appositi campi.
Infine, possiamo chiedere noi stessi all’assistenza di aggiungerne altre. Nel farlo, è consigliabile navigare sul sito (nel nostro caso Amazon.it), individuare tutte le sottocategorie in qualche modo attinenti al nostro libro e scegliere quelle che presentano un buon traffico (lo si può capire dalla posizione nella classifica generale dei libri presenti al loro interno) e allo stesso tempo bassa competizione (contengono relativamente pochi libri).

Un altro sistema per ottenere traffico su un nostro libro è utilizzare un libro gratuito per spingere potenziali lettori ad avvicinarsi alla nostra produzione letteraria, nella speranza che poi acquistino altri libri.
Tale libro gratuito può essere un magnete per lettori, che sfruttiamo per accrescere la nostra mailing list, con cui promuoviamo il nostro brand di autori e di conseguenza gli altri nostri libri.
Oppure possiamo offrire gratuitamente per un breve periodo o per sempre (il cosiddetto permafree) il primo libro o un prequel di una serie, in modo tale che chi lo scarica e lo legge poi acquisti i libri successivi.

Le collaborazioni con i nostri colleghi, soprattutto quelli che pubblicano libri nello stesso genere del nostro, sono un altro importante strumento per aggiungere i nostri lettori target. Possono essere realizzate, per esempio, promuovendo l’uno il libro dell’altro alle rispettive mailing list e sfruttando tutti gli altri canali di comunicazione (come social network, blog, podcast). Le promozioni incrociate possono essere fatte per l’uscita di un nuovo libro o in caso di un particolare sconto disponibile su un libro precedente per un tempo predefinito.
L’effetto è ancora più amplificato, se ci si organizza in gruppo, magari creando una pagina provvisoria in cui raccogliere i titoli in promozione (scontati o nuove uscite) e poi impegnandosi a promuoverla tramite i rispettivi canali di comunicazione.
Se poi abbiamo un blog, possiamo fare uno scambio di guest post con altri autori dello stesso genere che ne hanno uno, e sfruttare i canali di condivisione di entrambi.
Un tipo particolare di collaborazione tra autoeditori sono i boxset contenenti, per esempio, il primo libro di una serie di ciascun partecipante, che vengono messi in vendita per un periodo limitato e a un prezzo particolarmente vantaggioso. Alla fine della promozione gli autori si dividono i proventi e ognuno di essi beneficia delle vendite dei libri successivi della stessa serie.

Sicuramente uno dei sistemi più efficaci per ottenere traffico è che i retailer stessi in cui il libro è in vendita lo mettano in evidenza. La parte difficile è fare in modo che ciò avvenga!

Nel caso di Amazon, è un team di marketing specifico che ogni mese seleziona i possibili libri da includere nelle Offerte Lampo, Offerte del Mese e altre offerte stagionali. Essere selezionati porta il nostro libro in primo piano all’interno dello store, cui si aggiunge l’invio di email agli utenti (ciò riguarda anche il punto 7 della lista). Il risultato è tantissimo traffico sulla pagina del prodotto, cui seguono tante vendite.
Non esiste una regola precisa per essere selezionati, ma, per esperienza personale, posso dire che avere delle vendite costanti, anche se non sono molto consistenti, e portare costantemente nuovi potenziali lettori sul retailer facilita la selezione. Quest’ultimo aspetto mette in evidenza come avere traffico (ottenuto con un altro dei metodi elencati) possa attivare nuove opportunità per generare altro traffico.

Su Google Play Libri, tramite il Centro partner, esiste la possibilità di impostare manualmente delle promozioni. In particolare, se si programma uno sconto per un solo giorno, si può essere selezionati per apparire nella vetrina, chiamata Offerte del giorno, sulla parte alta della pagina principale dello store.
I numeri relativi alle vendite sono di certo molto più bassi rispetto a ciò che si osserva su Amazon, ma il bello di questa opportunità è che ne abbiamo pieno controllo e possiamo usarla tutti i giorni, magari con libri diversi.

Per gli autori che pubblicano su Kobo tramite Kobo Writing Life è possibile proporre il proprio libro per specifiche promozioni tematiche sul sito e, se si viene selezionati, c’è però da pagare un tariffa (una cifra definita o un’ulteriore percentuale sulle royalty). Purtroppo però questa funzionalità non è attiva sul mercato italiano, dove per far apparire un nostro libro in primo piano nella vetrina relativa a un determinato genere è necessario conoscere un rappresentante di KWL che ce lo proponga.

Analogamente anche per Apple Books la possibilità di mettere in evidenza uno sconto relativo a un nostro libro è possibile solo sul mercato anglofono, stavolta però per intercessione dell’aggregatore Draft2Digital e senza alcun costo. Questo aggregatore in particolare intrattiene rapporti con i vari retailer in cui distribuisce e tende a offrire questo tipo di servizio agli autori che hanno già delle buone vendite.

Ovviamente, poi, possiamo generare traffico nei confronti del nostro libro, se sfruttiamo al meglio i nostri canali di comunicazione, in particolare pubblicando contenuti, sotto forma di articoli, post, newsletter, immagini, video e audio, che possono interessare i nostri lettori target.
Un’attività di marketing basata sui contenuti, se gestita nella maniera giusta, contribuisce a consolidare il nostro brand e il legame con i nostri lettori. È senza dubbio il sistema per promuovere i nostri libri che porta via più tempo, ma può essere anche il più divertente e quello che porta risultati più duraturi.
Tra questi canali di comunicazione inserisco anche i contatti che nel tempo abbiamo creato nell’ambito di web magazine, e con altri rappresentanti della stampa (anche offline), blog e podcast. Coltivare questi rapporti ci permette di sfruttarli per amplificare la nostra azione promozionale personale, tramite interviste, recensioni e ospitate (anche sotto forma di articoli scritti da noi).

Cosa restano?
Be’, le inserzioni pubblicitarie (o annunci pubblicitari, come vengono chiamate in alcune piattaforme). A questo scopo possiamo usare Facebook Ads, Amazon Advertising, Pinterest Ads, Google Ads, Twitter Ads e così via.

Infine, c’è il caro vecchio email marketing diretto. Non sto parlando della nostra mailing list, che rientra nel punto 5, ma di veri e propri servizi specifici che pubblicizzano i prodotti a liste di potenziali acquirenti.
Purtroppo in Italia non esistono (ancora) servizi DEM specializzati sugli ebook, che invece sono molto diffusi nel mercato anglofono (tra tutti il più famoso è Bookbub). L’unica entità nel nostro paese che possiede davvero liste altamente profilate di lettori di ebook è la stessa Amazon, che le usa nelle promozioni interne di cui abbiamo parlato nel punto 4.
Ma c’è dell’altro da considerare.
Amazon, infatti, invia una grande quantità di email di retargeting proprio alle persone presenti nei suoi database (cioè che hanno un account) che navigano tra le pagine dei prodotti, ma poi non acquistano. E qui rientra in gioco il discorso che il traffico genera indirettamente altro traffico.
Se infatti riusciamo a creare un continuo flusso di potenziali lettori sulla pagina del prodotto del nostro libro, anche se poi questi non acquistano, ci penserà Amazon a ricontattarli e ricordare loro dell’esistenza del nostro libro.
E magari stavolta si decideranno ad acquistarlo!

Quali di questi strumenti utilizzate per generare traffico web verso il vostro libro?
Quale funziona meglio nel vostro caso?
Fatemelo sapere nei commenti (qui o sui social network dove vi siete imbattuti in questo articolo).

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Per tutto il resto che riguarda l’autoeditoria vi rimando al mio libro “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore”, in cui molti di questi metodi per aumentare il traffico web verso i nostri libri sono illustrati in maniera più approfondita.

Per avere maggiori informazioni sugli argomenti trattati e per leggere l’anteprima, visitate il minisito dedicato al libro su: www.anakina.net/selfpublishinglab

Altrimenti potete visionare i dettagli sul libro e acquistarlo direttamente nei retailer riportati di seguito.

Amazon: https://amzn.to/2WZsHkc (anche in edizione cartacea)
Kobo: https://bit.ly/SPLABkb
Apple Books: https://bit.ly/SPLABapl
Google Play Libri: https://bit.ly/SPLABgp
Mondadori Store: https://bit.ly/SPLABms
laFeltrinelli: https://bit.ly/SPLABlf
Smashwords: https://bit.ly/SPLabsw
Scribd: https://bit.ly/SPLABSc

L’ebook è inoltre acquistabile in Svizzera tramite l’ereader Tolino.

[Il link ad Amazon contenuto in questa pagina fa parte del programma di affiliazione e mi fa guadagnare una piccola percentuale sull’eventuale acquisto.]

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Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

Italian science fiction & thriller author, scientific & literary translator, biologist, educator, dreamer. 🇮🇹: www.anakina.net EN: www.anakina.eu I ❤️🎾