Il dialogo ai tempi del 2.0

Dal selfie di Bugaro alla frase di Astolfi.
Passando per un infelice uso dei social network da parte di tutti (politici, cittadini e giornalisti)

Daniela Giacchetti
SEO Italia

--

Dal selfie del vicepresidente del Consiglio Regionale delle Marche, Giacomo Bugaro, con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi (costato a Bugaro l’uscita da Ncd con il conseguente rientro in Forza Italia), alla frase “forte” postata dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Falconara Marittima, Matteo Astolfi, a causa della quale l’opposizione ne chiede la rimozione dal suo incarico amministrativo e recapita anche una lettera in Prefettura.
Il tutto passando via Facebook.

Per fare chiarezza, l’assessore Astolfi, commentando un post in un gruppo, dove, parlando dei numerosi episodi di furti e tentativi di furti perpetrati ai danni dei cittadini, uno di questi proponeva di “acquistare una pistola e sparare per uccidere”, ha scritto: “no, no troppo semplice la morte…gambe, braccia e p…”.

Di entrambi i casi si stanno ampiamente occupando le testate giornalistiche e direi anche con grande enfasi.
Ora, da questi fatti, comunque appurati e veri, dovrebbero a mio avviso scaturire due riflessioni parallele.

Prima riflessione
Sembra che sempre più spesso i TG, così come i quotidiani, e in generale le testate giornalistiche, facciano informazione prendendo notizie da tweet, post, selfie.
Dov’è finito il giornalismo d’inchiesta? Dov’è finita l’iniziativa del giornalista che va a caccia di informazioni e le studia e le appura e le approfondisce? I social network sono fonti ufficiali sì o no? E chi lo stabilisce?

Seconda riflessione
Sui social posso fare/dire quello che mi pare o devo ricordarmi di chi sono e del mio ruolo e quindi mantenere un atteggiamento idoneo ad esso? La piazza virtuale è mia o è di tutti?

Credo che in entrambi i casi la linea di confine tra cosa è giusto e cosa è sbagliato sia molto sottile.
Dovrebbero probabilmente essere tenute in maggior considerazione certe piccole/grandi parole come: Rispetto e Decoro. La piazza virtuale è come la piazza del proprio paese. Ciò che non faresti in piazza nel tuo paese, dovresti evitare di fare nella piazza virtuale. E’ chiaro che l’assessore Astolfi ha peccato di ingenuità, sfogando la sua estenuazione di cittadino colpito più volte da furti (chi di noi non ha mai detto a qualche amico una frase del genere?), dimenticandosi che il ruolo di assessore se ce lo hai, te lo porti dietro anche sui social, dove un’esternazione simile avrà sicuramente effetti disastrosi sulla tua reputazione.
Ma i giornalisti per carità tornino a fare i giornalisti. E i politici a fare della politica valida invece di perdere tempo in sterili polemiche utili solo a conquistare poltrone.
Per inciso vorrei sapere quanti di quelli che stanno ora combattendo la “battaglia del giusto” chiedendo le dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici Astolfi hanno parlato del fatto che Via del Tesoro (in Falconara Marittima) dopo decenni è stata finalmente asfaltata.

Fatti. Non p…arole.

Proviamo a dare risalto alle positività, invece che alle negatività.

--

--

Daniela Giacchetti
SEO Italia

Donna Atleta Comunicatrice Madre Moglie. In rigoroso ordine cronologico. Talmente diretta che a volte vengo fraintesa