Il Libro degli amanti
Il grande Libro degli Amanti,
s’apre, come si apre il portale
d’una cattedrale, con quell’eco
tintinnante di chiavi e incenso,
dalla navata fino al transetto.
S’apre la coperta lavorata
in cuoio e oro, con un’ametista
al centro, come un cupo cuore
rilucente, assai sfuggente.
Libro rivelato, Libro benedetto.
Lo hai sfogliato il libro dunque
foglio a foglio — come una reliquia?
Vi sono istoriati gli amori folli,
e i disamori e le coppe traboccanti
di piaceri e di tossiche amarezze;
l’uomo orgoglioso e strano
che ti tenne per la mano
e dolcemente fortemente
ti possedette. Ora è lontano.
E dal mare inonda la tristezza.
La tua vivida unicissima bellezza
si rispecchia nel lago quieto
dei tuoi occhi, mentre ti abbandoni
all’odore acre e madido di certezza
del suo corpo impaziente e bello.
Cosa cela ancora nel suo cuore
la pergamena che tu svolgi
nella pace del tuo meriggio,
in attesa che la vasta piana
si oscuri di mistero?
Cronaca o leggenda
ciò che la mano del Destino
ha tracciato su quei fogli
incidendone le fibre
con la lama d’un pennino
affilato come un bisturi d’acciaio,
flessibile come un pensiero?
Preghiera o canto
ciò che il fuoco lascia
sulla corteccia della pianta?
Hai aperto la tua mano
sopra la tua memoria
in perpetuo divenire:
per afferrarla, per fermarla,
o per accarezzarla solo?
Marianna Piani
Milano, 19 Febbraio 2014
Per una volta, non commento, non chioso. Vi lascio, se vorrete, alla libera lettura di questi versi. Una unica metafora, vorrei soltanto suggerire, all’origine: il “Libro degli Amanti”, da secoli, è la Poesia…
Grazie per la vostra amicizia
M.P.
(I republish here from my Blog, but it’s never just copy & paste: writing is always a changing and evolving process. Here the original version of this text. If you wish to know more about me as a woman and amateur writer, I’ll be glad if you visit it.)