Talamo
Talamo
Adoro il letto che ora mi ha accolto
come una tenera mano tesa a mezz’aria,
io fragile foglia che vi si posa morta.
Il cielo è quel velo di tulle nero-asfalto
trapunto di mille stelle di vetro o stagnola
che io bimba ammiravo nei presepi
delle chiesette sperse tra campi e le pinete.
E ora le coltri mi accolgono tra le braccia
come ancelle alle mie nozze col Sonno.
Mi ravvolgono di candide vele di nebbia
e di impalpabili sbuffi di piuma,
m’accompagnano al primo assopire
del giorno, che muta in immobile bruma,
annidano nei vergini panneggi i pensieri
di questa donna che a loro s’affida
nuda di vesti e di ogni difesa. Presto
come angeli i sogni s’involeranno
dalle nuvole di lino e di lana.
Il capo, sgravato di questi pensieri,
riposa semisommerso in questo candore
come un salice in un campo di neve.
I capelli sono versati sopra il guanciale
come liquore bruno da un’anfora antica:
sono dolci — credo — da afferrare tra le labbra
come usava la mia sposa gloriosa allorquando
giungeva dai suoi interminabili nomadi viaggi
stanca, e mi giaceva finalmente accanto.
Marianna Piani
Milano, 28 Novembre 2014
Talamo è il talamo nuziale, il letto che ci accoglie in attesa che giunga il nostro amore per ristorarci e consolarci.
Intanto, serene, ci lasciamo cullare in quel senso di protezione, di calore, di abbraccio, che profuma così tanto d’infanzia.Per noi donne, ma penso per chiunque, l’amore non è solo sesso. Anzi, il sesso ne è l’espressione finale, ma giunge soltanto come una conferma, un abbandono di una persona nell’altra, condiviso. Altrimenti sarebbe uno mero sfogo fisiologico, a volte piacevole, a volte meccanico, freddo, squallido, ma comunque senza nessun coinvolgimento della nostra anima, nessuna crescita interiore, nessun arricchimento come persona, come essere Umano.
Per questo “Talamo” e non “Letto”, perché “talamo” — pur desueto, come lemma — conserva questa valenza superiore, di progetto, di attesa, di sorpresa, di timore — anche.
Da questo quel senso ineffabile di protezione, di intimità, anche in temporanea assenza della persona amata, poiché il “talamo” è tale soltanto quando condiviso.Grazie per la vostra preziosa presenza, buona lettura.
M.P.
(I republish this story here from my Blog, http://maripiani.blogspot.it , but it’s never just copy & paste: writing is always a changing and evolving process.)