Umile Margherita

Marianna Piani
Shape my Universe
Published in
2 min readJan 17, 2017

“L’umile margherita”, si dice.
Ma non è vero, è una menzogna:
io non sono umile affatto!

Appaio tale, a qualcuno, quando
in mezzo al prato mi lascio cullare
dal vento di aprile, con quella

voluttà intenerita che sapete.
Non canto, non mi vanto,
il mio odore non è l’inebriante

fulgore delle rose, e neppure
l’acre aleggiare del glicine a sera,
capace d’incantare ogni amante.

Il mio aspetto non ostenta
la purezza e l’innocenza del giglio,
col suo candore esangue,

né la sensualità e la pomposità
dell’orchidea, che pare una vulva
slabbrata, sfibrata d’amplessi.

E la mia grazia non è quella
sacrificale del rosso garofano,
così avvezzo agli onori del mondo

e a incarnare il sangue degli eroi
tra i sacelli dei cimiteri.
Né posseggo il segreto del fuoco

che hanno i papaveri ardenti,
lussureggianti nei campi di grano.
io schiva, senza clamore, appartata

ai bordi delle messi, oppure,
proprio nel cuore della brughiera,
nasco isolata, fragile, immersa

in una pace segreta. Appartata.
Eppure, guardate, questo cuore
dorato, così irrorato di luce

e calore, nucleo radiante dell’astro,
e guardate questa corona di petali
bianchi come raggi abbaglianti:

e dite, ora, s’io non competo
con il sole, sovrano lassù nel cielo,
io quaggiù, sola, in mezzo al mio prato!

Marianna Piani
Nebbiuno, 31 Luglio 2015

Devo dire che amo molto la terzina, qui senza schema di rima; per me è una delle forme strofiche preferite, dopo ovviamente la quartina (la “strofa perfetta”). La sento come la più adatta alla narrazione, specialmente se in prima persona, come qui, forse per un inconscio riferimento alla terzina dantesca, la “madre” di tutte le forme poetiche italiane.
Come ho spesso affermato, non scelgo mai a priori la forma di una composizione metrica (salvo in alcuni casi particolari) ma lascio che sia il contenuto stesso della composizione a trovare la sua forma, man mano che si sviluppa e procede dall’idea tutta mentale di partenza al foglio (o allo schermo). Ed è sempre sorprendente per me scoprire come ogni composizione trovi la sua forma ideale in modo del tutto libero, spontaneo. Alla fine ho la sensazione che quel testo non possa essere espresso che in quella precisa forma, e in nessun’altra. Questo carattere di necessità formale è anche il primo criterio che adotto per selezionare una composizione come “pubblicabile”, oppure destinata al cassetto dell’oblio.

Grazie di cuore per il tempo che mi dedicate, vi voglio bene!

M.P.

(I republish here from my Blog, but it’s never just copy & paste: writing is always a changing and evolving process. Here the original version of this text. If you wish to know more about me as a woman and amateur writer, I’ll be glad if you visit it.)

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Marianna Piani
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Incurable romantic, dreamer. Professional illustrator and animator, amateur writer. Lesbian. Vegetarian. Woman ♥ Poetry & Books ♥ http://maripiani.blogspot.it