Come trovare e farsi notare? Il problema (vecchio da sempre) della musica online

Sketchin
Verso il futuro
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2 min readFeb 11, 2008

“mi hanno consigliato” di andare al NuFest2008 (a Padova).

E così venerdì 8 febbraio sono stata al festival di musica elettronica organizzato da VenetoJazz, con un programma di concerti, workshop, conferenze, performance artistiche ed installazioni urbane.
In particolare ho assistito alla performance (ambiziosa) al Teatro MPX di Thomas Brinkmann, uno dei più innovativi sperimentatori sonori degli ultimi vent’anni nell’ambito delle scena minimal techno. Bè, mentre Thomas (bravo!) ci dilettava con la sua musica (accompagnata da una video proiezione di un film armeno — scelta doppiamente ambiziosa), pensavo al fatto che se non mi avessero detto prima chi era quel ragazzotto tedesco, non lo avrei mai identificato… eppure è uno che conta.
In fin dei conti è una musica dove difficilmente riconosci la paternità di tutte le melodie (o almeno per me è così).

Il caso della nicchia della musica elettronica ben si presta a rappresentare un problema vecchio da sempre.. come fare ad avere visibilità ed emergere (ed essere poi riconosciuti!) in un mondo dove i prodotti/servizi sembrano incredibilmente simili gli uni con gli altri?
Diamo pure per assodato che il potere del passaparola è un’attività/strategia da prendere in considerazione per far conoscere il proprio prodotto.
Il web, infatti, consente agli artisti di farsi in qualche modo notare e agli utenti di scoprire nuovi talenti. L’anno scorso dalla ricerca Entertainment Media Research, emergeva proprio che il 53% degli utenti fanno regolarmente uso di siti di socializzazione sul web per conoscere nuovi artisti e nuova musica e per promuovere le proprie attività (l’esempio di Myspace è in questo caso il più famoso e riconosciuto).

Soffermandoci dal punto di vista dell’utente, c’è talmente tanta offerta, a volte troppa, che è come se si perdesse il valore del prodotto perché confuso tra i “contributi di tutti” (e la qualità dei prodotti è quanto mai relativa). Scarichiamo l’inverosimile e la maggior parte della musica che abbiamo non la ascolteremo mai. Quindi se Last.fm ha capito tutto e ci aiuta a scoprire e selezionare nuova musica oltre a regalarci le nostre playlist preferite… bè ben venga , ma rimane un grande punto di domanda: è normale che nella long tail dei prodotti musicali ci sia posto per tutti e la possibilità di trovare tutti, ma davvero vorrei capire quali sono le vie per non essere perduti in un mare di indifferenza (sia come utente e capire come “trovare” la musica che mi piace, sia per gli artisti che cercano di farsi “notare”)… bisognerebbe puntare sulla performance, recuperare l’originale, l’esperienza dei concerti, diventare personaggi nel mondo del web, puntare sulla reputazione online o essere semplicemente più bravi (?)

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