La diversità in Sketchin.

In occasione del mese del Pride, pubblichiamo i risultati di una ricerca che abbiamo condotto sui nostri colleghi e colleghe per capire meglio quanto siamo diversi, come consideriamo la nostra varietà e dove dovremmo migliorare per essere un luogo davvero inclusivo.

Sketchin
Verso il futuro
6 min readJun 27, 2022

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Nel maggio 2021 abbiamo dato vita al Comitato Diversity&Inclusion di Sketchin per promuovere la cultura dell’inclusione all’interno dello studio. Una delle prime domande che si è fatto il gruppo di lavoro è stata: sì, ma quanto siamo diversi e inclusivi come gruppo? Come viviamo queste dimensioni?

Siamo uno studio di design e quindi cosa c’è di meglio di una bella survey?
E così ne abbiamo approntata una e abbiamo chiesto a ciascuno di noi di compilarla. Il comitato ha potuto ottenere una fotografia abbastanza precisa di come ci collochiamo in questo complesso universo, rappresentando un punto di partenza per le azioni future. Soprattutto ci ha dato modo di esplorare la percezione delle nostre colleghe e dei nostri colleghi, facendo emergere situazioni di cui normalmente non siamo consapevoli.

In occasione del mese del Pride condividiamo parte dei risultati come una delle iniziative che stiamo mettendo in campo per promuovere un ambiente di lavoro più giusto, rispettoso e trasparente.

I risultati

Prima di tutto, inclusione rispetto a cosa? Il genere? Il credo? L’inclusività è un concetto molto ampio e delicato; per questo, abbiamo deciso di suddividere la survey in 7 tematiche che tenessero in considerazione i diversi ambiti che abbiamo ritenuto rilevanti.

Per evitare le ambiguità, abbiamo fornito delle definizioni di tutte le voci, in modo da non fraintendere alcune parole la cui interpretazione è già abbastanza scivolosa anche nel quotidiano. Dare una definizione ha reso la risposta più precisa verso quello che chiedevamo.

La survey era molto lunga, toccava una molteplicità di aspetti e ha sollevato anche questioni complesse e delicate. Ci preme inoltre sottolineare che la survey raccoglie le opinioni delle persone, e le loro interpretazioni; e le percezioni sono oggetti delicatissimi. Per questo, i membri del comitato, nel rispetto delle persone che hanno risposto, hanno firmato tutti un NDA che li vincola al più stretto riserbo.

Condividiamo quindi solo i risultati generali, sufficienti però a fornire un quadro della situazione.

Età e seniority

Sketchin è sempre stata orgogliosa della sua cultura che ritiene essere un elemento caratterizzante. C’è anche un rovescio della medaglia però: i meno conformi faticano ad entrare in sintonia con gli altri e possono sentirsi posti ai margini.

Questo fenomeno potrebbe essere anche dovuto al tema generazionale, visto che i più interessati da queste sensazioni sono o i più anziani o i più giovani.

Il livello di seniority sul lavoro genera a volte situazioni di difficoltà, anche se non percepite come una fonte di esclusione.

Sesso biologico

Sketchin ad oggi conta 63 maschi e 41 femmine (ripetiamo, si parla di sesso biologico). Tuttavia la rappresentanza non è omogenea nei diversi gruppi: nel gruppo strategy e nelle gerarchie più alte le femmine sono sotto-rappresentate.

I risultati della survey fanno emergere che le persone di Sketchin hanno rilevato pochi episodi di percepita emarginazione riguardo al sesso biologico, tra questi la prevalenza è verso le donne.

A volte trovo ci siano degli atteggiamenti che nascondono un velo di mascolinità tossica introiettata. Non eccessivi, ma esistono.

Identità di genere e orientamento sessuale

Dalle risposte della survey Sketchin è risultata inclusiva ed aperta riguardo a questo argomento, anche nei confronti dei modi di vivere le relazioni sentimentali.

Genitorialità e assistenza

Una percentuale relativamente bassa di persone in Sketchin accudisce membri esterni o interni alla propria famiglia. Lo studio è risultato un ambiente comprensivo che aiuta e supporta le persone facilitandone l’operatività e permettendo flessibilità secondo le proprie esigenze. I genitori non sono molti, ma esserlo non viene vissuto come un problema. Per fortuna. Qualcuno lamenta un atteggiamento opposto: chi ha figli sembra avere più benefici nella gestione del tempo rispetto a chi non è genitore.

Poter accudire, anche semplicemente essendo più presente e svolgendo piccole commissioni. E’ uno dei valori più alti che percepisco in questo studio, realmente presente e sentito, e non solo dichiarato, come fanno molti.

Accessibilità e salute

I luoghi in cui lavoriamo tornano prepotentemente al centro dell’attenzione, ora che abbiamo ricominciato ad andare in ufficio (ed era ora, verrebbe da dire). Tuttavia sono emerse un po’ di cose da migliorare.

Intanto le nostre sedi non sono ancora pienamente adatte ad accogliere colleghi con difficoltà motorie: scale, o altre barriere architettoniche, rendono la fruibilità degli spazi a volte un po’ complessa.

La seconda invece riguarda la predisposizione al lavoro da remoto. Ovviamente ci sono delle differenze tra Italia e Svizzera nella regolamentazione del lavoro, ma la maggioranza di noi vorrebbe più attenzione verso il lavoro da casa, sia in senso pratico che in senso psicologico.

Oltre alla cura della postazione, forse sarebbe necessario anche il tentativo di proporre idee e/o attività che riescano a far vivere in maniera più rilassata il lavoro da casa come lo sarebbe quello in ufficio, consapevoli comunque che la differenza possa essere colmata solo in parte.

Bagaglio culturale e professionale

Sketchin è risultata molto inclusiva riguardo a tematiche come le opinioni personali, luogo d’origine e credo religioso.

D’altra parte alcuni hanno percepito delle fatiche su tematiche quali: conoscenze linguistiche, ruolo professionale e approccio al lavoro.

I designer fanno la parte del leone e chi non lo è a volte si sente sminuito. Alcuni percepiscono aspettative di lavoro overtime e le dinamiche di passaggio di grado non sono chiare a tutti.

Non viene riconosciuto abbastanza il valore di chi sa un’altra lingua rispetto a chi sa solo l’italiano.

Caratteristiche personali

Sketchin appare come un luogo inclusivo verso le libertà di essere ed apparire e sull’aspetto fisico delle persone. Sono però stati percepiti atteggiamenti di marginalizzazione verso il modo di interagire o al carattere personale sul luogo di lavoro, soprattutto se improntato alla riservatezza.

Quanto è inclusiva Sketchin?

Alla fine tiriamo le somme: Sketchin si può considerare abbastanza inclusiva rispetto al campione di persone che la compongono, fatto in gran parte da persone italofone appartenenti ad una fascia d’età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Manca una diversità più profonda, soprattutto dal punto di vista culturale, che possa arricchire lo scambio e porre argomenti più sfidanti rispetto al tema inclusività e che ci spinga al confronto con culture diverse e con codici di comunicazione differenti. Anche linguistici.

Siamo molto aperti nei confronti delle caratteristiche personali — vita privata, orientamenti, opinioni — e questo è certamente molto positivo. Lo siamo meno nei confronti delle tematiche professionali: molto orgogliosi della nostra specificità, un po’ spocchiosi nei confronti dell’esterno e questo decisamente può essere migliorato.

Dobbiamo continuare a lavorare sulla cultura dello studio per valorizzare quanto c’è già di buono, ma soprattutto temperare la nostra superbia con un ascolto più profondo, attivo e una comunicazione interna meno improntata all’autocelebrazione o alla faziosità.

Non vorremmo essere fraintesi: i risultati ci soddisfano, ma questo ci carica della responsabilità di preservare questa attitudine. Essere soddisfatti oggi è la responsabilità di continuare ad esserlo anche domani, integrando nella nostra realtà persone che credono in questi valori e che ne portino altri nel rispetto dell’essere umano.

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