Sketchin presente, team remoti. Gli effetti del distanziamento sociale sulle persone e lo studio.

Durante i mesi del lockdown, Sketchin ha promosso un’indagine interna per capire come le persone stessero vivendo e come fosse cambiato il loro rapporto con lo studio. L’indagine è il primo passo di un percorso di evoluzione delle nostre abitudini di vita e lavoro.

Claudio Pustorino
Verso il futuro
4 min readJul 29, 2020

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A fine aprile è stato purtroppo evidente che lo stato di emergenza sarebbe durato più a lungo del previsto e che non saremmo tornati in ufficio in tempi brevi, forse addirittura solo dopo l’estate. Non ci saremmo rivisti presto e, visto che il motto “people first” è vero solo nella misura in cui ci si crede davvero, abbiamo pensato di scoprire il modo in cui le persone stavano vivendo questa situazione.

Eravamo ben consci che la normalità di prima — ufficio, team, cliente, qualcuno di noi da remoto — non sarebbe più tornata, anche se le cose si fossero messe di nuovo a posto e il pericolo fosse rientrato.

Abbiamo capito che i comportamenti che abbiamo adottato in questi mesi sarebbero rimasti con noi e avrebbero cambiato il nostro modo di vivere e lavorare e, di conseguenza, il nostro rapporto con lo studio.

Ma come le persone stavano prendendo questi cambiamenti? Un conto è notare che cosa succede, ben altra cosa è capire come ci si sente, cosa si prova di fronte a una situazione che stravolge le abitudini. Abbiamo pensato che il modo migliore per capirlo fosse chiedere ai nostri colleghi. Ci siamo rifatti alla struttura di un questionario che ci aveva colpito per qualità e pragmaticità prendendone spunto e integrandone alcuni contenuti a uso interno. Una volta raccolti i risultati, abbiamo effettuato circa 60 interviste per integrare i dati con elementi qualitativi che ci permettessero di cogliere anche le implicazioni sottili, i segnali deboli, i non detti.

I risultati sono stati formalizzati nella presentazione che trovate qui.

Il report che riassume i risultati dell’indagine.

La relazione tra le persone colma le lacune del sistema

Oltre i risultati più evidenti, dall’indagine è emerso come le dinamiche relazionali tra persone — passaparola, pause caffè, chiacchiere a pranzo — siano un ammortizzatore potente di fronte alla pressione lavorativa e sono importanti per mantenere il benessere tra le persone. La loro mancanza ha colpito duramente soprattutto quanti si sono trovati soli ad affrontare il lockdown, senza la possibilità di condividere la quotidianità con nessuno.

È altrettanto vero che molti si sono accorti dell’enorme quantità di tempo speso nel commuting prima del lockdown e hanno apprezzato la possibilità di recuperarlo. È quindi molto probabile che la possibilità di lavorare da casa sia sfruttata dalla maggior parte di noi in un prossimo futuro.

Allo stesso modo, tutte le problematiche legate alla collaborazione, ove presenti (mancanza di fiducia, disorganizzazione, accordi di lavoro labili) sono state prepotentemente amplificate dalla distanza. La sfiducia sfocia nella paranoia, la disorganizzazione in totale destrutturazione del ciclo vita/lavoro, e così via.

La relazione in presenza, i momenti di svago, non solo rinsaldano la fiducia tra le persone, ma sono soprattutto un potente lubrificante per permettere alla struttura dello Studio di funzionare a dovere. Quando la relazione è venuta a mancare, molte delle carenze del welfare e della qualità della comunicazione interna dell’azienda sono emerse.

L’amplificazione delle problematiche legate alla collaborazione e al benessere sul lavoro ci ha dato una spinta per attivare canali dedicati di risoluzione, che coinvolgano le persone che li stanno vivendo. È un percorso difficile e lungo perché il COVID19 ha colpito duramente il mercato e ha messo molta pressione su tutta la parte dello studio che sta a contatto con i clienti, i progetti e il business.

Ora che l’isolamento ha reso improrogabile il lavoro sugli aspetti della cultura interna, ci siamo anche resi conto che dedicarcisi richiede un grande sforzo condiviso. Le nostre rappresentanze interne si incontrano e si scontrano, dialogano e si confrontano, ognuna forte di ragioni sempre e comunque orientate alla salute dello studio. Se le ragioni per lavorare assieme su questi aspetti son ora più forti che mai, la stessa urgenza si riverbera con altrettanta forza sul mantenere la struttura economicamente sana.

Sketchin deve quindi trasformarsi per permettere allo Studio di funzionare e di garantire un ambiente di lavoro accogliente e positivo anche quando le persone non sono presenti di persona.

Da questa ricerca abbiamo imparato quanto sia importante investire sul benessere e la cultura interna quando si è in condizioni di abbondanza di lavoro e opportunità, per non trovarsi a farlo in emergenza dopo. La salute, non solo quella del corpo, non va curata quando si compromette, ma va coltivata quando si è sani.

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Claudio Pustorino
Verso il futuro

I’m a coach, focused on lean culture and design thinking. Born in Italy, in 1985. I’m passionate about fitness and game design. Nerd before it was cool :-P