Perchè alcuni riescono meglio di altri
Come affrontare nel modo giusto innovazioni, idee, progetti, sogni.
Il modo in cui vediamo le cose e che pensieri facciamo determina come affrontiamo le opportunità e le sfide della vita. E’ la nostra mentalità.
Molto spesso nello sport si pensa che i campioni siano solo quelli che hanno un talento innato.
Nel 2001, in Ungheria, un ragazzo smilzo, nervoso e insicuro si presentava ai blocchi di partenza ai Mondiali di atletica riservati agli under 18. Un fisico decisamente inadatto a distanze da velocisti.
Quel ragazzino era cresciuto in una zona sperduta della Giamaica dove non arrivava nemmeno l’acqua corrente. Spinto dal padre all’atletica, a 16 anni si trasferì a Kingston con il suo manager; partecipò alle Olimpiadi di Atene e fu subito eliminato, dopo una gara segnata da una forma di scoliosi e, soprattutto, dalla sua incapacità di reagire in modo adeguato alle pressioni.
Decise di cambiare manager, e quest’ultimo lo consigliò di concentrarsi sui 400 metri: “il tuo fisico è più adatto ai 400 che alle gare di velocità”, gli disse.
Ma Usain preferiva i 100 e i 200 metri, nonostante le sue gambe lunghe;
“Ok”, gli disse il suo manager, “a patto che ti impegni a seguire un programma preciso di preparazione alle Olimpiadi, per potenziare il tuo fisico e allenarti mentalmente”.
Il resto della carriera di Usain Bolt è storia.
Per raggiungere la velocità massima serve molto tempo se sei alto e hai le gambe lunghe… eppure, Bolt è sempre riuscito a recuperare lo svantaggio con quelli che hanno le gambe più corte. In molti si sono chiesti come fosse possibile, il suo allenatore ha sempre affermato che dipendeva dal suo approccio mentale e dalla sua capacità di concentrarsi su quello che doveva imparare.
Quello che ci accade è filtrato dalle nostre esperienze, dalle nostre convinzioni su chi siamo e sulle nostre capacità, da quelle che ci trasmettono gli altri, dal contesto sociale e ambientale nel quale viviamo.
Ciò che veramente conta, quindi, è come interpretiamo chi sentiamo di essere e quello che ci succede.
Nella favola di Esopo la lepre, in gara con la tartaruga, parte come un fulmine; poi, certa che grazie al suo talento e alla sua velocità vincerà comunque la gara, si ferma a fare un sonnellino. La tartaruga cammina piano, passo dopo passo, facendo un sforzo non indifferente, e arriva al traguardo prima della lepre.
Ciò che siamo e quello che otteniamo non è solo frutto delle nostre abilità innate, ma soprattutto del modo in cui ci approcciamo ai nostri obiettivi.
Quando abbiamo un’idea, un progetto, un sogno da portare avanti, molto dipende da quello che pensiamo di riuscire a fare.
Carol Dweck
Se pensiamo che tutto sia già scritto — come inciso nella roccia — nei nostri geni o nella nostra intelligenza, che il nostro carattere e le nostre abilità siano immutabili, agiremo di conseguenza; daremo per scontato che impegnarci per raggiungere un risultato non serva, se pensiamo di non avere uno specifico talento.
Ci crederesti, se ti dicessi che Charles Darwin, era considerato mediocre nel suo ambito, in un certo periodo? Avrebbe potuto crederci…
Se invece siamo convinti che le nostre qualità possono essere sempre migliorate e di poter fare qualcosa per cambiare la nostra situazione, imparando, attraverso l’impegno e l’esperienza, potremo addirittura arrivare allo stesso livello di chi ha un grande talento innato.
La PASSIONE conta. E conta crederci.
Una mentalità dinamica (growth mindset) è definita da Carol Dweck come «la propensione a credere che puoi imparare, puoi migliorarti, puoi crescere». Nel suo libro Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo, Carol Dweck distingue la mentalità dinamica da quella statica di chi pensa di non poter cambiare.
Questa distinzione è valida e molto utile per l’apprendimento e in ambito professionale; si applica inoltre a diversi altri ambiti della nostra vita, incluso il variegato mondo delle relazioni.
A cosa serve trasformare la propria mentalità da statica a dinamica?
- ad avere il giusto approccio ai tuoi sogni e progetti, a innovazione e creatività;
- a compiere azioni costruttive;
- a credere di poterti migliorare a qualsiasi età;
- ad avere stimoli e continuare a imparare.
Credere che puoi migliorare ti da’ un grande potere.
Usain Bolt pareva non avesse “il fisico” per la velocità, che non potesse affrontare i 100 e i 200. Eppure è diventato un fulmine su quelle distanze.
Non ti sto consigliando di caricarti autoconvincendoti che ce la puoi fare basandoti su discorsi e slogan motivazionali campati in aria. Sto sottolineando che ci sono dati scientifici a supporto del fatto che possiamo continuare a migliorarci grazie all’esperienza e all’impegno.
Uno studio sul riconoscimento dei propri limiti ha coinvolto i partecipanti in una gara ciclistica di 4 km. Dopo una prima corsa, i partecipanti hanno ricevuto le stesse istruzioni per la seconda, ma è stato detto loro che avrebbero gareggiato «contro loro stessi», contro un avatar che rappresentava la loro performance nella prima corsa. La velocità dell’avatar era stata in realtà aumentata, ma i partecipanti pensavano di correre contro di lui alla stessa velocità da loro raggiunta precedentemente. Tutti sono riusciti ad essere notevolmente più veloci nella seconda gara; perché? perchè pensavano di potercela fare… la loro convinzione era che si trattasse di correre alla stessa velocità di prima.
Le neuroscienze, negli ultimi anni, hanno fatto scoperte importanti sulla neuroplasticità, mostrando che il nostro cervello continua a sviluppare connessioni e a cambiare anche quando siamo adulti. Persino durante la vecchiaia. Il nostro cervello è un pò come un “Pongo”, possiamo dargli nuove forme nel tempo, formarci nuovi sentieri e solchi.
Riconoscere che il tuo mindset può cambiare può essere ciò che ti trasformerà la vita e ti porterà al successo che meriti.
I primi passi da compiere sono :
1) Diventa consapevole. Prima di tutto devi acquisire la consapevolezza che l’intelligenza può essere sviluppata e che esistono dati scientifici che confermano i vantaggi di avere una mentalità dinamica. Per farlo puoi leggere molto materiale a riguardo, cercando nella banche dati scientifiche. Se cerchi qualcosa in italiano ti consiglio di leggere il libro di Carol Dweck: Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo
2) Ascoltati (e parlati). Come consiglia la Dweck, quando ti rendi conto che nelle diverse situazioni è la tua voce da mentalità statica a parlare, dialoga con lei con la tua mentalità dinamica e ricordale che tu puoi imparare a fare le cose, puoi cambiare, puoi migliorare.
3) Agisci. Non è sufficiente pensare di potercela fare. Devi anche agire, l’impegno e l’esperienza sono fondamentali.
Ti consiglio di partire con un approccio molto semplice, senza cercare né crearti complicazioni mentali, di concentrarti principalmente sull’agire.
Significa iniziare dalle cose semplici che puoi introdurre, passo passo, nella tua vita.
Inizia subito, ti dono qualche suggerimento su come farlo, sul mio blog.
FONTI
Per la scrittura di questo articolo ho letto diverso materiale. Indico qui quanto rimanda a cose che ho citato.
Carol Dweck: The power of believing that you can improve | TED Talk | TED.com. (s.d.). Recuperato 13 febbraio 2018, da https://www.ted.com/talks/carol_dweck_the_power_of_believing_that_you_can_improve/transcript
Dweck, C. S. (2017). Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo (2 edizione). Franco Angeli. http://amzn.to/2ChTnQN
Stone, M. R., Thomas, K., Wilkinson, M., Jones, A. M., St Clair Gibson, A., & Thompson, K. G. (2012). Effects of deception on exercise performance: implications for determinants of fatigue in humans. Medicine and Science in Sports and Exercise, 44(3), 534–541. https://doi.org/10.1249/MSS.0b013e318232cf77
The Importance of Mindset | SkillsYouNeed. (s.d.). Recuperato 13 febbraio 2018, da https://www.skillsyouneed.com/ps/mindsets.html
Perché Usain Bolt è speciale — Il Post. (s.d.). Recuperato 13 febbraio 2018, da http://www.ilpost.it/2016/08/21/usain-bolt-storia/
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