Social Media Manager
Quattro passi nella storia
La figura del Social Media Manager potrebbe sembrare un’invenzione recente, creata per vendere al meglio il cosidetto Web 2.0, o, anche, il frutto di una sempre più sofisticata strategia per occupare i giovani disoccupati in materie umanistiche ed economiche, ma non è così.
Testimonianze letterarie, affreschi e numeroso materiale archeologico concorrono a dimostrare che il dispensatore di contenuti e il disciplinatore di comunità sul Social Web era già conosciuto presso gli uffici degli Egizi, dei Greci e dei Romani e perfino nell’ancor più lontana civiltà mesopotamica.
Il SM Manager all’alba della storia e verso la classicità
Con molta probabilità il Web fu scoperto intorno all’XI-IX secolo a.C., scoperta come molte altre casuale. Le prime testimonianze certe dell’uso del Web sociale sono quelle ritrovate nella pianura posta tra il Tigri e l’Eufrate, la Mesopotamia. Presso le antiche popolazioni che lì vivevano il Web era fondamentale per truccarsi, per venerare gattini e per farsi pagare.
Alle tavole principesche dei palazzi, nei grandi centri della cività mesopotamica, dove la fibra era garantita, i Social Network erano utilizzati per promuovere uno tenore di vita esclusivo ed agiato. Si diffonde la cosidetta moda delle selfie, chiamati auto-scatti dalla parte più povera e miserabile della popolazione.
Da alcune testimonianze si apprende che in Babilonia esistevano delle “botteghe di contenuti” gestire da donne, anche se è molto probabile che in questi negozi non si tramandassero contenuti in forma scritta ma esclusivamente in forma orale. Successivamente, per mascherare questa attività dalle parvenze illecite, tali botteghe iniziarono a promuovere servizi di taglio capelli e messa in piega, mascherando la produzione di contenuti dietro costosissimi shampoo.
tbc…