Come si utilizzano gli Snapchat Spectacles? Occhiali IoT di tendenza

Simone Serni
Social Media Marketing IT
3 min readFeb 2, 2017

Snapchat non è solo un “Social Media”, da poco ha deciso di entrare nel mondo dell’Internet of Things creando occhiali smart da sole.

Da “Social Media” utilizzato prevalentemente da “giovanissimi” (under 25) Snapchat sta provando ad entrare nel mondo dell’IoT come creatore di occhiali alla moda.

Che fine hanno fatto i Google Glass? Beh, è stato un progetto che forse anticipava troppo il futuro e soprattutto gli occhiali wearables (indossabili IoT) non portavano veri benefici all’utente.

Spectacles vs. Google Glass

Gli Spectacles non sono dei veri e propri occhiali “intelligenti” e “tuttofare” come i Google Glass, ma sono stati inseriti sul mercato piuttosto come accessorio di tendenza, dal design accattivante.

Il plus tecnologico che offrono: consentono di registrare e condividere video.

Il prodotto sta destando una grande curiosità negli Stati Uniti, viste anche le modalità di vendita: gli Spectacles si possono acquistare da distributori automatici particolarmente vistosi, chiamati: Bot.

Guarda il video

Reputo veramente interessante questo video di Stefano Mongardi (che vive in California) e che ha provato gli “Spectacles” per tutti noi, offrendo una lista di pro e contro.

Le differenze con uno smartphone sono tre:

1) Ha due telecamere, posizionate sulla cerniera degli occhiali, con lenti (angolo 115°), più profonda di quella di un telefonino e molto più simile alla vista dell’occhio umano perché registra video circolari.

2) Gli Spectacles ci permettono di avere entrambe le mani libere, di muoverci esattamente nel modo che vogliamo senza più dover tenere lo smartphone, definito un vero e proprio ostacolo da Evan Siegel, ceo di Snapchat.

Lo smartphone è come un muro davanti alla nostra faccia

3) Gli Spectacles hanno una custodia (anch’essa molto trendy) che consente di “ricaricare” le batterie degli occhiali quando li riponiamo. Idea veramente geniale, che permette di ricaricare anche in viaggio, lontano da prese di luce elettrica.

Il cellulare però non perde importanza: i video realizzati con gli occhiali, per adesso, per essere pubblicati devono essere inviati al proprio telefono tramite wireless, pronti poi per essere condivisi con gli amici.

Gli “occhiali da sole” Spectacles possono anche essere indossati da chi porta lenti da vista. Ad adattare le lenti da vista ci penserà l’americana Rochester Optical, azienda che aveva già collaborato per i Google Glass.

I 5 “pro” degli Spectacles

  1. Fare video a “mani libere”
  2. Custodia occhiali è anche “carica batterie” portatile
  3. Video circolari (nuovo formato)
  4. Personal Point of View, è possibile creare video veramente personali, facendo vedere a terze persone il “mio punto di vista” (come se guardassero con i nostri occhi)
  5. Occhiali da sole, uso duplice non solo per realizzare video ma anche da indossare nel tempo libero (diverso utilizzo dei Google Glass)

I 5 “contro” degli Spectacles

  1. Telecamere laterali forse un po’ troppo ingombranti (visibilità inferiore ai 180° frontali)
  2. Qualità degli “snap” non eccelsa se non utilizziamo la modalità HD
  3. Lenti da sole un po’ troppo scure (ottime per estate, ma meno per le altre stagioni)
  4. Non è possibile scattare foto, ma solo video
  5. Non è possibile condividere automaticamente dagli occhiali, ma serve scaricare i video sul telefonino

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