Ad Esse piace vivere

Laura Beccaria
Social Mustard
Published in
3 min readOct 5, 2015

Analisi di una rappresentazione di sé sui Social molto social.

Esse ha 24 anni, ma sono sicura che se le chiedeste “Quanti anni hai?” vi risponderebbe 23, se non 22. Per sbadataggine, ma anche perché si sente ancora un po’ bambina, e questo si può vedere già nelle sue foto.

Esse ama le parole, ama scriverle, giocarci, crearne di nuove. Le uniche informazioni su di sé nel suo profilo sono un elenco dei giornali online e cartacei per i quali scrive e la sua istruzione: Liceo Classico, laurea in Lettere Moderne a Roma Tre. Ma se oscurassimo questa sezione, potremmo immaginarlo ugualmente.

Scorrendo sulla sua bacheca, possiamo notare come usi Facebook ogni giorno, alcuni giorni di più, altri di meno. Ma ogni giorno condivide con i suoi amici estratti di articoli di giornali, di romanzi e di poesie che le sono particolarmente piaciuti o scritti da lei. Ha anche un blog personale, ma ultimamente lo sta trascurando. Alcuni li commenta, anche creando parole nuove. Esse ama le parole, soprattutto quelle dolci. Soprattutto l’italiano, anche se è un po’ british. La mamma le ha fatto imparare l’inglese come prima lingua e lei ama andare regolarmente a Londra. Ci sono le foto, da sola e con i suoi compagni di viaggio. A volte con un peluche che abbiamo comprato insieme da Ikea.

Esse cambia spesso immagine del profilo, a volte con foto nuove, altre volte riutilizza foto vecchie, magari collegate a qualche particolare argomento del giorno o al suo stato d’animo. Non appare mai mezza nuda o in costume o in pose volgari, a volte fotografa solo dettagli. Le foto che la riguardano vanno da un minimo di 8 a un massimo di 70 like. Perché è bellissima, ma se glielo dite in un commento dice “grazie” e ricambia il complimento, se glielo dite di persona dice “non è vero” perché non se ne rende conto. Ma questo sui social non c’è.

Se voi vedeste la bacheca di Esse capireste che è una ragazza alla quale piace vivere, ma vivere davvero e respirare ogni momento. Le immagini che condivide sono piene di colore, colori accesi. Riguardano soprattutto momenti con gli amici ai quali è più legata e con la famiglia. Riguardano panorami che ama e viaggi che fa. Consiglia film e commenta attrici alle quali vorrebbe somigliare almeno un po’. Il suo uso dei social è sempre propositivo. L’unica fragilità che mostra è la sua ansia, nettamente in contrasto con il suo nome. Le sue paure, i suoi dubbi, le sue crisi, restano fuori. Il suo lato “oscuro” è riservato a pochi, non è mostrato neanche in parole scritte in digitale, ne parla solo a voce, solo se si fida. Su Facebook disegna uno smile anche se dall’altra parte dello schermo è triste.

Il suo soprannome è Sunny e se vedeste il suo profilo Facebook capireste perché. Non mi riferisco ai suoi capelli color “zucca” o alle lentiggini. Ascolta musica indie e guarda telefilm bizzarri, ma lei si vede in quelle canzoni e in quelle scene, perciò le condivide. Le accadono spesso fatti divertenti, che la fanno ridere anche da sola, perciò li racconta. Lei si presenta al mondo così, presenta al mondo della rete Sunny, con il colore e le parole.

Tutto quello che c’è dentro Sunny, dietro Sunny, non è per la rete, è per la voce e con la voce di pochi.

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Laura Beccaria
Social Mustard

Writer; Traveller; Media Management student; Fashion addicted. Instagram: Lallicoco