Arianna Moroni
Social Mustard
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2 min readNov 8, 2015

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ANALISI E RILEVAZIONE DI CRITICITÀ METODOLOGICHE

PAPER 1: Do we look happy? Perception of romantic relationship quality on Facebook (Emery L., Muise A., Alpert E., Le B)

Il paper si divide in 2 studi:

1) Nel primo studio una criticità evidente è l’analisi di un campione troppo ridotto. Gli studiosi si sono soffermati solo su coppie di studenti universitari di fascia compresa dai 19 ai 31 anni, ciò comporta una possibile omogeneità di estrazione sociale e culturale che potrebbe influenzare i risultati.

2) Nel secondo studio sono stati utilizzati profili Facebook falsi appositamente creati dai ricercatori e questo potrebbe comportare delle reazioni alterate, in quanto, sono state inserite determinate informazioni piuttosto che altre e inoltre il profilo potrebbe anche mostrare delle spaccature che lasciano intravedere delle forzature o una mancanza di spontaneità che denota una costruzione a-priori.

PAPER 2: The function of self-disclosure on social network sites: not only intimate, but also positiv and entertaning self-disclosure increase the feeling of connection (Utz S.)

1) Un primo evidente punto critico è l’eccessiva lunghezza del questionario sottoposto agli studenti universitari, tanto da perdere una cospicua parte dei loro feedback (mancano all’appello 91 persone).

2) La struttura del questionario, inoltre, è piuttosto mal costruita poiché monco di elementi tangibili. A quanto ne sappiamo gli studenti potrebbero aver inventato le risposte giacché non abbiamo nessun post, status, o esempio di like al quale poterle paragonare. Questa importante mancanza, inoltre, ci fa perdere un dato che potrebbe essere molto importante per una ricerca, ovvero, la tipologia dei contenuti presi in considerazione dal punto di vista del contenuto.

PAPER 3: I would like to…, I shouldn’t…, I wish I…: exploring behaviour-change goals for social networking sites (Sleeper M., Acquisti A., Cranor L., Gage Kelley P., Munson S., Sadeh N.)

1) La prima evidente criticità è data dal presupposto per cui i soggetti analizzati debbano voler cambiare il proprio comportamento attraverso i social network. Questo comporta un condizionamento molto esplicito, senz’altro bisognava prima analizzare i loro comportamenti e successivamente vedere se effettivamente era presente una componente volta al cambiamento. Tutto, infine, rimane sul piano teorico, quindi non sappiamo se ciò che è stato dichiarato sia vero.

2) Anche qui, come nel primo paper, il campione preso in considerazione è troppo limitato.

PAPER 4: Walk a mile in digital shoes: the impact of embodied perspective-taking on the reduction of negative stereotyping in immersive virtual environments ( Yee N., Bellenson J.)

1) La ricerca non ha prodotto molti dati rilevanti e questo indica una criticità che potrebbe estendersi a tutta l’impostazione della ricerca.

2) A mio avviso, però, la limitazione maggiore è l’eccessivo condizionamento dei soggetti partecipanti che sono guidati per ogni mossa da compiere e ciò non gli permette di esplorare liberamente l’ambiente virtuale e soprattutto di scoprire da soli e in maniera diversa quanto accade.

PAPER 5: The effect of social factors on user-generated content productivity: evidence from Flickr.com (Hsiao S., Wang Y.)

1) L’inserimento dei soggetti studiati tra i contatti dei ricercatori potrebbe creare notevoli condizionamenti.

2) Campione limitato ai soli membri di 4 community.

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Arianna Moroni
Social Mustard

25 years. Located in Milan. Media management degree with a big interest in digital. Writer, fashion, beauty and music lover. Gym addicted. Tireless dreamer.