Apporti e criticità delle ricerche

Giulia Paganoni
Social Mustard
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2 min readNov 8, 2015

Le ricerche che mirano ad indagare un fenomeno sono molto utili perché offrono nuove conoscenze sulle dinamiche ma, allo stesso tempo, possono includere criticità nelle metodologie utilizzate. Vediamo dunque di individuare alcune possibili criticità nelle ricerche prese in esame fino ad ora.

1- “Do we look happy? Perceptions of romantic relationship quality on Facebook”

In questa ricerca si è cercato di capire cosa l’impatto dei contenuti pubblicati sulla situazione sentimentale possa provocare nelle reti di amici. Secondo il mio punto di vista, possono essere individuate due criticità:

- Impressione sulla relazione sentimentale. L’impressione è una variabile che per essere misurata è necessario operazionalizzarla.

- Impressione ed effetto PRIMING. L’impressione si costruisce soprattutto sulla base dell’effetto PRIMING quindi rientrano scorciatoie mentali incontrollate.

2- “The function of self-disclosure on social network sites: not only intimate, but also positive and entertaining self-discosures increase the feeling of connection”.

In questo studio si è voluto mostrare che i contenuti che intrattengono aumentano il senso di connessione tra le persone. Anche in questo caso, si possono individuare delle criticità:

- il senso di connessione è una variabile che per essere misurata è necessario operazionalizzarla.

- Time. I soggetti a cui è stato proposto di compiere il test avevano un certo tempo per concluderlo e questo include uno d’ansia a cui i partecipanti sono soggetti.

3- “I Would Like To…, I Shouldn’t….I Wish I…: Exploring Behavior-Change Goals for Social Networking Sites”. In questa ricerca che vuole indagare come gli utenti utilizzino i diversi Social per raggiungere determinati obiettivi; emergono alcune criticità metodologiche:

- Digital Divide. I soggetti intervistati avevano capacità e conoscenze dell’artefatto diverse e che non possono essere misurate oggettivamente quindi anche l’uso che ne fanno varia sensibilmente.

- Nel test alcune domande a risposta multipla non includevano la giusta risposta che i soggetti intervistati avrebbero voluto dare alla domanda.

- Persuasive Design. Ogni Social Media mostra un certo design pensato per favorire alcuni comportamenti.

4- “Walk A Mile in Digital Shoes: The Impact of Embodied Perspective-Taking on The Reduction of Negative Stereotyping in Immersive Virtul Environment”. Anche in questa ricerca nella quale si è voluto mostrare quanto il cambio di prospettiva possa influenzare e, addirittura, cambiare il modo di percepire la stessa realtà, si possono individuare delle criticità metodologiche:

- Immersive Virtual Reality. La ricerca viene condotta basandosi su una realtà virtuale e questo comporta la possibilità per vedere come le percezioni cambino, ma, al tempo stesso, si fa riferimento ad un ambiente che non si ritrova nella realtà quotidiana.

- Uso di avatar

5- “The Effect of Socila Factors on User-Generated Content Productivity: Evidence from Flickr.com”. In questa ricerca si è voluto mostrare che le valutazioni degli utenti favoriscono la produttività dei contenuti da parte di altri utenti sui Social, in particolare su Flickr.com. Anche in questo caso, però, possiamo individuare alcune criticità metodologiche, come:

- la percezione, per essere misurata, è necessario operazionalizzarla

- limiti di interazione tra gli utenti dovuti dall’artefatto determinano anche le possibilità di ottenere solo determinate percezioni dei contenuti.

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Giulia Paganoni
Social Mustard

Communication and Media management student - photographer - cars and competitions lover - web writer @autoaspillo