DUE ESEMPI DI COMUNICAZIONE MEMETICA A CONFRONTO

SEXY AND I KNOW IT

Ambra Torregrossa
Social Mustard
3 min readNov 17, 2015

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Pubblicato nel 2011 sul canale Vevo del suo musicale statunitense LMFAO, il videoclip del singolo Sexy and I know it ha riscosso un immediato successo a livello mondiale tanto da meritare la Certificazione Vevo, un riconoscimento conferito dalla piattaforma ai video che hanno ottenuto più di 100 milioni di visualizzazioni. Oggi, infatti, il video conta 361.241.039 visualizzazioni su Vevo e 347.608.961 visualizzazioni su Youtube.

Il videoclip mostra il duo musicale mentre ostenta la propria virilità, accompagnato da alcuni uomini, difronte ad un gruppetto di donne. I personaggi, seminudi o abbigliati in modo ridicolo con costumi da bagno eccentrici (uno di essi ha il volto coperto da uno scatolone), cercano di sedurre le donne con la propria sensualità eseguendo un balletto erotico. La diffusione virale del video ha dato origine ad un enorme proliferazione memetica di remake amatoriali e mashup parodistici basati sul montaggio di fotogrammi raffiguranti personaggi celebri come Barack Obama o tratti da film e cartoni animati ( Mr. Bean, The Simpson, Sesame Street, ecc. ). Di seguito sono elencati i titoli e i link di alcuni meme significativi:

I fattori che hanno contribuito alla replicazione memetica del video originale possono essere riscontrati nelle sue caratteristiche estetiche e contenutistiche. Il primo fattore concerne la semplicità e la ripetitività del videoclip, tanto a livello narrativo quanto formale, che consente agli utenti di colmare i gap testuali con la propria creatività e originalità. L’azione consiste sostanzialmente in una pantomima a sfondo sessuale che si svolge all’aperto cosicché chiunque, senza disporre di particolari risorse tecniche e abilità recitative, è in grado di replicare il video adattandolo alle proprie esigenze narrative. Il secondo fattore riguarda, invece, la rappresentazione grottesca, caricaturale, della mascolinità nella misura in cui il video vede personaggi piuttosto goffi e ridicoli rivendicare il proprio sex appeal.

HARLEM SHAKE

L’Harlem Shake rappresenta uno dei fenomeni di replicazione memetica più prorompenti degli ultimi anni. La causa a monte della diffusione virale e della massiccia riproduzione del video può essere ricercata, senza alcun dubbio, nella natura del meme stesso. A differenza del videoclip sopra analizzato, prodotto e distribuito dall’etichetta discografica Sony Music, l’Harlem Shake è stato postato agli inizi del 2013 dallo youtuber asiatico Filthy Frank sul proprio canale della piattaforma. Nell’arco di pochi giorni dalla pubblicazione, il video che trae il suo titolo dall’omonimo brano del DJ statunitense Baauer, ha raggiunto un successo planetario ispirando la realizzazione di milioni di video imitativi sempre più complessi e spettacolari.

Nella sua versione originale di 30 secondi circa, la clip mostra quattro personaggi mascherati all’interno di una stanza che ballano con un ritmo sempre più concitato. Tuttavia, nel corso della sua diffusione il meme ha subito un evoluzione abbastanza evidente. Infatti, si può notare che i video imitativi presentano oltre ad un numero maggiore di personaggi, un contrasto via via più marcato fra la situazione iniziale, ordinaria e statica, e la situazione finale in cui i personaggi ballano sfrenatamente, spesso seminudi o mascherati con costumi stravaganti. Inoltre, la transizione da una situazione all’altra è accompagnata da un soggetto che danza già all’inizio della clip mentre gli altri sono completamente immobili.

La straordinaria moltiplicazione memetica della clip è riconducibile ai seguenti fattori contenutistici e formali:

  • la semplicità e il carattere ripetitivo della rappresentazione che consente a qualunque utente di replicarla interpretandola a proprio piacimento;
  • il rovesciamento della situazione iniziale, statica ed ordinaria, in una situazione carnevalesca in cui i soggetti danno libero sfogo ai propri istinti e tensioni;

Il fenomeno Harlem Shake ha raggiunto una portata tale che navigando nel web è possibile imbattersi anche in video che ironizzano sulla viralità del meme.

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