Elena la conoscete davvero?

Veronica Del Zotto
Social Mustard
Published in
3 min readOct 4, 2015

Se dovessi descrivere la mia amica Elena direi che, almeno in pubblico, ciò che la contraddistingue è la simpatia e la solarità, ma in realtà so bene che dietro il suo sorriso si nasconde uno stato d’animo di tristezza costante che la abbandona solamente in una situazione di stabilità sentimentale. Agli occhi del paese di provincia in cui abita è una ragazza di bel aspetto (e soprattutto di buona famiglia!), che passa le sue giornate a studiare Giurisprudenza nella fabbrica di proprietà da generazioni. Nel tempo libero, invece, si dedica al canto e alle presentazioni di eventi paesani, che rappresentano per lei il sogno di diventare famosa, tuttavia chi la conosce solamente nella realtà virtuale potrebbe facilmente pensare diversamente sul suo conto.

Nella realtà offline posso dire che gli amici di Elena si contano sulle dita di una mano, in Facebook invece sono ben 616. In un post recente ai tanti amici virtuali si descrive così:

Dalla descrizione da lei data sembra che quello che racconta corrisponda a come io la percepisco, ma io rappresento per lei una delle persone più care, tuttavia ritengo che la maggior parte dei coetanei (soprattutto di sesso maschile e che non la conoscono personalmente), la percepiscano in modo diverso, forse più vicino all’immagine che si delinea dalle foto da lei postate.

Se dovessi trovare il filo conduttore delle foto caricate da lei personalmente negli ultimi mesi direi che ciò che le accomuna è il fatto che sono quasi tutte selfie personali in cui è lei l’unica protagonista indiscussa. Ritraggono un’immagine spesso ammiccante che, da un lato riflette la cura per l’estetica e il corpo che la distingue anche nella realtà offline, ma dall’altro quello che salta all’occhio è la postura e l’atteggiamento che a volte danno di lei un’immagine che chi la conosce poco potrebbe fraintendere, considerandola una ragazza di facili tentazioni. Le foto riflettono il suo sé ideale, quello che secondo la prospettiva della Social Cognition rappresenta ciò che lei non è realmente, ma che vorrebbe essere. Io che la conosco posso azzardare nel dire che le fotografie riflettono il suo grande sogno, quello di diventare una show girl, obiettivo che non riesce a raggiungere al livello mediatico che vorrebbe e a cui ha dato una spiegazione logica per metabolizzare il fatto: quello non è il mio destino. Forse inconsciamente nelle foto pubbliche si mostra come la ragazza immagine che sogna di essere.

Leggendo invece i post sulla bacheca questi presentano un contenuto ben lontano da quello che sembra essere il trend che va per la maggiore su Facebook. Secondo l’articolo scritto da Sonja Utz “The function of self — disclosure on social network sites: Not only intimate, but also positive and entertaining self — disclosures increase the feeling of connection” la maggior parte dei post riportano un contenuto divertente o un messaggio positivo. Nel profilo di Elena, invece, i post sono di contenuto intimo o malinconico. È come se lei usasse la bacheca per sfogarsi, per dire al mondo che lei esiste e che non merita di soffrire per amore. Cerca negli amici virtuali un sostegno che le manca nell’offline. Come dimostrato dall’articolo (e confermato dal post che riporto) l’inserimento di contenuti intimi in uno spazio pubblico non rafforza l’interazione, anzi la indebolisce. Esaminando il post che ritengo significativo, si nota come questo abbia raccolto un solo like e un solo commento che in modo ironico chiede che cosa succede visti i post precedenti di contenuto simile.

Elena quindi si racconta in modo diverso nei post e nelle foto. Nei primi emerge il suo sé reale, una personalità fragile che si fa destabilizzare dalle pene d’amore, un sé sensibile e malinconico. Nelle foto, invece, emerge il sé ideale che trova nei selfie una vetrina in cui farsi spazio. Il sé normativo che, secondo l’approccio di Higgins rappresenta quello che si dovrebbe essere secondo gli altri, è lasciato da parte nell’online in quanto Elena esalta quello che è con forza senza temere il giudizio degli altri.

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