Facebook’s Behaviours

Denis De Rosa
Social Mustard
Published in
3 min readOct 9, 2015

Sui socials, su Facebook, come nella vita, esistono una pluralità di aspetti, opzioni e tecnologie che influenzano il comportamento dell’utente, il quale tende sempre più a voler condividere con la sua rete personale non solo gusti e pensieri, ma anche risultati, traguardi raggiunti e progressi in vari ambiti. Tra tanti, ho individuato ed analizzato 4 aspetti di Facebook che agiscono sul profilo di un utente e di questi ne ho utilizzato uno per capire come cambia il rapporto virtuale con gli altri utenti. In primo luogo ho osservato come il modo di condividere musica da Spotify invece che da youtube segni una differenza sottile ma significativa in fatto di gusti musicali delle persone. Infatti, spesso vengono condivise canzoni da youtube anche se in quel momento l’utente non le sta realmente ascoltando, e lo fa magari solo per colmare un vuoto sulla propria bacheca, o per noia, o per avere qualche like. Condividere direttamente da Spotify invece mostra che quella canzone è in ascolto in quel momento, dando quel valore aggiunto di una sfera più intima e personale. Un secondo aspetto che sicuramente influenza il nostro comportamento su Facebook è il fatto che quotidianamente vediamo le notifiche dei compleanni: in questo modo il sistema ci ricorda di dover fare gli auguri a utenti giorno per giorno. Così ci sentiamo quasi in dovere di dover lasciare un breve post sulla bacheca del festeggiato, anche se di questa persona sappiamo molto poco o l’abbiamo vista una sola volta nella nostra vita. Una terza caratteristica che, in maniera diversa ma analoga ai post e alla musica condivisa, modifica il nostro modo di pensare e di agire sulla piattaforma social, è la partecipazione ad eventi. Quel ‘’parteciperò’’ è un chiaro manifesto di quelli che sono i nostri gusti in fatto di eventi: dal party del sabato sera, alla mostra d’arte, dal lancio di un libro o di un disco, al concerto evento dell’anno. E i likes alla partecipazione mettono in relazione persone che hanno in comune interessi concreti. La quarta tecnologia, che ho voluto utilizzare in prima persona, per capirne gli effetti sul mio comportamento e su quello dei miei amici di Facebook, è Runtastic. Con quest’applicazione, ho potuto monitorare la mia attività motoria: dalle pedalate in bicicletta che compio per andare a fare la spesa, ai passi che faccio quando esco e quando vado all’Università, grazie a questa piattaforma che permette di fare delle sfide su specifiche mappe tracciate dall’ora d’inizio e da monitorare fino alla conclusione del percorso di allenamento. Un lavoro o un hobby che di solito non rientra nella categoria agonistica, si trasforma in una gara con obiettivi chiari, di traguardi da superare con un confronto di prestazioni svelate palesemente a un gruppo di persone che si trovano nella comunità virtuale in cui confluiscono le notizie aggiornate. Condividendo i risultati su Facebook, così come i consigli riguardanti l’attività sportiva, si è subito creata una micro-rete di utenti appassionati con i quali è stato possibile confrontarsi, vantarsi, e apprendere le corrette misure per portare avanti un percorso di progresso fisico e di salute. Ma interessante è stato notare che anche gli utenti poco inclini allo sport si sono rivelati interessati nei confronti di quest’ App, perché si sono resi conto che non è necessario fare una grande attività fisica per stare bene, ma basta anche solo evitare qualche volta di prendere il tram e fare due passi in più.

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