Identity of a VI (Veneta Imbruttita) in Milan.

Raffaele Ravaglia
Social Mustard
Published in
3 min readOct 3, 2015

Per studiare il comportamento della VI nella capitale della moda è stato scelto, come oggetto di studio, il profilo Facebook di una ragazza di 24 anni originaria della regione Veneto, trasferitasi in città per ragioni di studio.

La VI concepisce la sua identità sul social network secondo marcati tratti di “Interazionismo Simbolico”: la maggior parte dei post prevede, infatti, una forte interazione sociale da parte delle persone taggate. Queste sono quasi costrette a mettere un “mi piace” o a commentare il post della VI, consci del fatto che, in caso non adempissero ai loro “doveri di amico”, verrebbero spronati a farlo a suon di insulti via WhatsApp, finché i desideri della VI non fossero soddisfatti.

Ovviamente, anche la stessa VI, si riconosce in questo approccio, in quanto dà per scontato che tutti i suoi post siano “pratici” ed “utili” per la sua numerosa cerchia di amici.

La VI si riconosce, secondo un processo di oggettificazione, non come persona in funzione del fatto che è “altro per gli altri” ma che è “meglio degli altri”.

Secondo un Approccio Gestaltista invece, l’articolazione tra sfera individuale-soggettiva e sociale-oggettiva della VI è dinamica, attiva e si concretizza nell’agire.

Infatti, la VI è presente a tutte le feste/eventi più in voga della Milano Bene e te lo fa sapere tramite un “parteciperò” e invitandoti a partecipare a tua volta. È quasi scontato dire che, se entro 2–3 ore non hai accettato l’invito, verrai tartassato su WhatsApp.

Per quanto riguarda la Social Cognition, ovvero la rappresentazione mentale di sé tramite una cerchia di concetti che a tale costrutto si riferiscono, la VI presenta un’identità ben precisa. È in questa situazione che emergono immancabilmente i tratti caratteristici della sua terra d’origine.

- L’immagine del profilo della VI è sempre artistica e sofisticata, mai di gruppo, per ottenere quell’effetto misterioso che esprime al meglio il suo “fascino da straniera”.

- Un milanese come luogo di provenienza, spesso e volentieri, mette “Milano”. La VI, invece, inserisce il nome del minuscolo paesino, sperduto nei campi, da cui proviene e, a testa alta, si fa ambasciatrice orgogliosa di quest’ultimo.

- I suoi post si dividono in:

· Foto con amici, ovviamente super-taggati, con svariati e improbabili hashtags, in cui la VI, da buona veneta, ha sempre un bicchiere in mano, pieno di qualsiasi tipo di alcolico.

· Video/foto/immagini che ricordano la sua terra o la sua parlata d’origine.

· Video/foto/immagini divertenti, per aumentare l’engagement del suo profilo, in cui fa riferimenti ironici alla sua persona, sperando che qualche bel ragazzo “abbocchi” e contesti le sue affermazioni a suon di complimenti ai quali la VI risponderà con altrettanta auto-ironia (un circolo vizioso interminabile!).

· Vignette esilaranti in cui disprezza le persone da lei definite “marce” o “grezze”, altre in cui esalta il suo amore per il cibo e l’alcool e, infine, in cui si lamenta, con fare ironico, del proprio aspetto fisico (secondo lei ha sempre qualche chilo di troppo).

· Sporadici selfie in cui sfoggia i suoi nuovi capi d’abbigliamento nei quali però mantiene sempre quell’aria da contessa veneta, alla quale un milanese di basso borgo non potrà mai ambire.

· Immancabili citazioni/vignette che sottolineano quanto la vita faccia schifo.

Detto ciò, rimane sempre un persona socievole e squisita che sfoggia con orgoglio il suo cognome di non-dubbie origini (con un finale tipo: -er, -on, -an) anche fuori dal suo minuscolo paesino di provenienza.

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