Il meme egoista

Valentina Broggini
Social Mustard
Published in
5 min readNov 16, 2015

L’azione stessa di pubblicare un artefatto sul web, e sui social networks in particolare, oggi è spesso legata all’intento di ottenere una certa approvazione e condivisione da parte degli altri. Nella pratica attiva parliamo di likes, commenti e condivisioni o repost. Proprio questo aspetto di condivisione è legato al concetto di meme, definito dal biologo Dawkins, come una piccola unità culturale di trasmissione, che si diffondono per imitazione o copia, condivisione quindi. Chi lo condivide, non solo lo apprezza con lo strumento del like, prende una chiara decisione di appartenenza a quella cellula culturale (solitamente cultura pop). La definizione assume particolare interesse in un ambiente come quello di internet, ubiquo, che veicola una certa facilità di diffusione dei contenuti immessi, portandoci quindi alla profilazione di un Internet meme. Uno dei luoghi migliori dove trovare questo tipo di artefatti è la piattaforma di Youtube, dove tutti possono fruire e diffondere contenuti prodotti dai broadcaster più importanti o dagli utenti stessi. Inoltre, oltre alla grande popolarità la piattaforma è interessante anche per la registrazione delle visualizzazioni, informazione che i social networks non consentono di ottenere. Più recente, ma altrettanto interessante è Vibe, piattaforma di video lanciata da Twitter a gennaio 2013, che consente di pubblicare video di soli 6 secondi e che ha dato la popolarità a molti giovani utenti del web.

Sono queste due luoghi di diffusioni di Internet memi.

Un primo esempio è il fenomeno dell’Ice Bucket Chellange, iniziativa lanciata dall’ALS Association, associazione americana contro la SLA, per sensibilizzare la popolazione riguardo al tema della sclerosi laterale amiotrofica e raccogliere fondi per la ricerca attraverso donazioni. La nascita del video della doccia gelata viene ricondotta a Pete Frates, ex giocatore di baseball a cui è stata diagnosticata la malattia nel 2012 e che ha lanciato per primo la sfida su Twitter nel 2014, quando tra luglio e agosto dello stesso anno ha raggiunto il massimo di adesioni. In milioni hanno partecipato, dalle personalità alle persone comuni, versandosi secchi di acqua gelata e ghiaccio sul capo e postando il video entro 24 ore dal lancio della sfida da parte di chi li aveva nominati e facendo poi la relativa donazione. Il tutto però è diventato presto un fenomeno così diffuso in tutto il mondo (in Italia la campagna è stata rilanciata nell’agosto del 2014 dall’AISLA, Associazione italiana per la lotta contro la SLA). Ben presto passando di video in video l’iniziativa umanitaria è andata un po’sparendo portando al centro dell’attenzione l’atto della doccia fredda, svuotato del proprio significato simbolico originario, perdendo lo scopo della donazione e della nomina. Così il passo è stato breve e si è iniziato a raccogliere i video più famosi su Youtube. Tra i più visualizzati ci sono quello che raccoglie le prove superate dalle personalità celebri come Kate Upton o la cantante Katy Perry, Russel Crowe o LeBron James, Celebrities ASL Ice Bucket Challenge, con 13.234.668 visualizzazioni; il video di Obama con 11.249.695 visualizzazioni; la raccolta degli errori più divertenti Ice Bucket Challenge Fail (10.390.790) e l’insieme delle docce gelate dei calciatori più famosi nel mondo con 3.620.990 visualizzazioni. Escludendo quello di Obama gli altri sono tutti montaggi di memi simili, si può parlare quindi di una sorta di meta-meme, anche se i video memetici hanno lo stesso tema e fondamento. Quindi da un meme iniziale si hanno poi avute milioni di declinazioni da parte di ciascun utente, dove cambiavano l’ambiente, il soggetto, la modalità con cui si effettuava la doccia fredda. Il format è live per ciascuno di questi video, tutti user-generated. La diffusione è stata agevolata oltre dallo scopo di fondo, dalla risonanza che ha avuto grazie alla condivisione da parte di personaggi famosi, soprattutto dalla semplicità: bastava avere un secchio di acqua gelata e ghiaccio ed uno smartphone. I video con maggiori visualizzazioni sono quelli che filmano personaggi pubblici, ma la maggior parte sono quelli che hanno per protagonisti persone comuni; troviamo sicuramente la simplicity, come elemento base per ciascuno ed una certa repetitiveness nei meta-memi soprattutto. Lo humor si trova solo nei filmati degli errori divertenti e maldestri degli user.

Il fatto di osservare un personaggio conosciuto che compie un gesto inusuale filmandosi è sicuramente uno degli elemento che ha portato ad una maggior spreadability di questi Internet memi.

Oltre a Youtube, un’altra valida piattaforma di diffusione di video virali e di memi è Vine, dove ciascun utente può decidere di registrarsi per postare i propri video oppure semplicemente fruire liberamente i contenuti altrui. Un esempio di Internet meme, trovato proprio qui, è il video di Rudy Mancuso sul tema del naufragio del Titanic e in particolare dell’addio dei due innamorati Jack e Rose. Si tratta di un contenuto user-generated, che vede la scena dell’addio tra i due innamorati, con la ragazza che interpreta Rose su un materassino-scialuppa e il protagonista, un ironico Rudy-Jack che nel momento dell’ultimo bacio, ribalta la situazione facendo cadere Rose in acqua e salvandosi. Il video ha raggiunto 41.512.158 visualizzazioni, contribuendo ad aumentare la popolarità dell’autore. Vine mostra, inoltre, il numero di Revines, (501.8 K), ovvero condivisioni del contenuto e di commenti (21.1 K). Sicuramente un video che soddisfa la caratteristica della spreadability tipica del meme che trae la sua origine dalla celebre scena del film del 1997, con Leonardo Di Caprio. Questo è la piccola unità culturale originaria, il meme iniziale, che ha dato poi origine ad una serie numerosissima di parodie e riproposizioni soprattutto in chiave ironica su tutto il web. Il video di Rudy Mancuso vede come protagonisti due semplici ragazzi, si tratta quindi di ordinary people. Possiamo anche notare una certa flawed masculinity nell’atteggiamento del protagonista, decisamente poco eroico e opposto alla figura del protagonista del meme originario. C’è semplicity, la scena infatti è essenziale, girata in una piscina qualunque, il video è molto breve ed immediato; e un elemento caratterizzante è sicuramente lo humor, che ribalta un’idea ormai radicata nella cultura popolare. Il grafico seguente mostra da diffusione della parola Titanic nel tempo ed il picco di diffusione è raggiunto nell’aprile 2012, ricorrenza del centenario della partenza del viaggio.

Sono questi due esempi di piccole unità culturali, semplici, ma che hanno saputo imporsi online, diffondersi endemicamente e affermarsi nella rete, replicandosi, mutando e contagiando ingenti numeri di utenti; sono questi esempi di memi, o meglio di Internet memi.

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