La mia fiducia per un biglietto

frbonfanti
Social Mustard
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3 min readMay 29, 2016

Recentemente ho dovuto comprare on-line il biglietto di ingresso per un festival, il MI AMI. Non c’era effettivamente bisogno della prevendita, ma la prudenza non è mai troppa e qualche giorno prima della data mi sono decisa all’acquisto, mossa da una certa inerzia di fondo e senza la grande smania che assale quando si aprono le vendite di biglietti di certi grossi concerti. Ho tentato prima l’acquisto fisico, in una rivendita, ma con un tempismo ineccepibile sono arrivata a negozio chiuso. Così, ormai decisa a procedere nella missione, mi sono rassegnata all’acquisto on line, più macchinoso e meno immediato. Per poter procedere, l’organizzazione del MI AMI aveva messo a disposizione più canali di rivendita: Ticketone, Mail Ticket, Viva Ticket e Music Raiser.

Tra i quattro, il prezzo variava di poco a causa dei diversi costi aggiuntivi di prevendita, non in maniera tale da indirizzare la scelta verso uno piuttosto che un altro. Mi sono però ritrovata a non scegliere alla cieca, “a caso”, ma ad applicare alcune considerazioni preliminari alla scelta. A differenza di quanto si potrebbe pensare, non ho optato per il giro di rivendita più famoso e conosciuto, già utilizzato in passato, ovvero Ticket One. Su nessuno dei quattro avevo dubbi di affidabilità, il che mi ha permesso di elaborare un abbozzo di pensiero critico. Mi sono ritrovata in primis a non scegliere Ticket One. Perché? Un primo motivo l’ho ricondotto a esperienze precedenti: spesso, in occasioni di grandi concerti, acquistare un biglietto sul loro sito diventa impossibile, con server che si bloccano (e qui passi pure, la richiesta può superare le capacità del sistema) e vendite che vengono aperte a singhiozzo secondo criteri arbitrari. Se posso scegliere, mi son resa conto di voler evitare Ticket One a cui imputo un atteggiamento di prepotenza e inefficienza riconducibile alla posizione di dominio che riveste. Questa impressione deriva anche dallo scambio di racconti con altri amici e fan insoddisfatti del servizio, avvenuta soprattutto su fan page di band, gruppi ed eventi Facebook. Negli anni non si è venuto quindi a innescare un sentimento di trust building tra me e questi signori.

Mi sono così indirizzata verso Music Raiser: conoscendo le finalità del sito, i progetti portati avanti attraverso il crowdfunding e i principi su cui si basa vedevo la mia scelta come un modo per sostenere una buona causa, che percepisco vicina agli artisti, più “umana” di quanto non sia Ticket One. Una reputazione positiva maturata per via indiretta, poiché non ho mai utilizzato questo sito per gli acquisti né ho mai parlato con qualcuno che lo abbia usato come circuito di rivendita. Le mi buone intenzioni si sono però scontrate con un altro fattore non indifferente quando si tratta di web: la facilità di utilizzo. Il mio umore svogliato di quella sera ha condizionato la percezione di fruizione del sito, facendomi lasciare a metà la creazione di un profilo per procedere nell’acquisto del biglietto. Tra motivazione e usabilità ha vinto la seconda. Lo stesso è avvenuto con Viva Ticket, che ho abbandonato dopo poco perché poco motivata nella registrazione.

La scelta, che era nata come è tale ma che sul finale ha perso un po’ in volontà, è così ricaduta su Mail Ticket: qui ero già registrata per via di un passato concerto e mi è bastato chiedere di farmi re-inviare la password del profilo via mail per vincere la mia pigrizia (sì, sono una cliente difficile: senza memoria e svogliata). Oltre a questo motivo, mi ha spinto verso Mail Ticket anche la possibilità di poter ricevere via mail il biglietto da stampare. Con gli altri siti invece dovevo stampare la ricevuta di pagamento e ritirare poi il biglietto in cassa.

Ho già detto che sono pigra? Appunto.

La costruzione della fiducia, anche solo sporadica come in questo caso appena analizzato, passa attraverso molti fattori. Reputazione, esperienze dirette o indirette, facilità di approccio, umore, motivazioni interne ed esterne, contesto e anche interfaccia. La grafica di Music Raiser e Mail Ticket è più accattivante per un pubblico giovane rispetto alle altre due scelte. Mi ha fatto sentire questi due siti più vicini allo spirito del MI AMI, più in linea con la manifestazione a cui dovevo partecipare.

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