Meme, imitazione globale per due buone cause_
Un meme è un tormentone, qualcosa che arriva a tutti e fa venire voglia di riprodurlo all’infinito. Esso può essere un’immagine, un simbolo, una parola, una canzone e sempre più spesso, grazie alla prontezza e alla velocità di youtude, di video virali. Dovendo pensare proprio a quest’ultimi, ho deciso di analizzare due meme-video che recentemente hanno invaso il web.
In primo luogo l’ICE BUCKET CHALLENGE, una campagna virale di “docce gelate” lanciata dall’Associazione Statunitense contro la SLA con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche di stimolare le donazioni. Per i mesi di luglio e agosto 2014 la sfida si è diffusa in tutto il web, includendo anche la presenza di personaggi famosi di tutto il mondo. Si stima che la sfida, raccolta in più di 1,2 milioni di video e citata più di 2 milioni di volte su Twitter e Instagram, abbia portato a raccogliere 115 milioni di dollari.
Il secondo esempio di meme che ho voluto prendere in considerazione è il video della canzone “Happy” di Pharrel Williams, il primo video musicale di 24 ore.
In collaborazione con la Fondazione delle Nazioni Unite e Live Earth, Pharrel ha promosso con il proprio video la Giornata Internazionale della Felicità (20 Marzo) invitando le persone a partecipare ad un “Global Party” condividendo il proprio “Happy” video. I video di celebrazione della felicità mondiale sono stati combinati in un .gif animato enorme che ha portato alla creazione del più lungo video musicale al mondo, oggi presente sulla piattaforma dedicata http://24hoursofhappy.com/
I due esempi dimostrano l’importanza e l’efficienza del web nel promuovere ovunque e con grande facilità la sensibilità globale.