Non sense meme

Luca Maioli
Social Mustard
Published in
2 min readNov 18, 2015

Magalli e Vinoh

Partendo dalla definizione di meme come unità di trasmissione culturale replicabile in diversi contesti ho preso in considerazione due memi che hanno saputo diversificarsi a dovere.

Giancarlo Magalli

Sul finire del 2014 il sito satirico Ioco pubblicò la falsa storia di una signora ottantenne, tale Adriana Lupo, follemente innamorata del conduttore e tanto da pretendere che suo marito, nell’intimità, indossasse sul volto una maschera di Magalli. Bastò questa falsa notizia ironica a scatenare la “memizzazione” del volto del conduttore. Si possono trovare video che sfruttano l’immagine di Magalli per una gamma ampissima di situazioni, dalle parodie di serie tv d’azione al famosissimo “Magalli for president.

La mia opinione è che il successo del meme Magalli sia dovuto al non-sense della collocazione di un individuo piuttosto neutro in situazioni diametralmente opposte a quelle in cui ci aspetteremmo di vederlo.

https://www.youtube.com/watch?v=eUk37-XfZ5c

Dal punto di vista della diffusione il meme Magalli ha avuto il suo momento dei verso la fine del 2014, ma nonostante il trend sia in diminuzione continuano a nascere rivisitazioni del meme sempre sul tema del non sense, abbastanza recente a questo proposito è lo sfruttamento delle tensioni fra il noto presentatore e Gianni Morandi.

VINOH

Chi come me ha il piacere di amare profondamente la serie tv Game of Thrones avrà sicuramente notato la diffusione memetica dell’espressione “Vinoh”, marchio di fabbrica del compianto Robert Baratheon.

https://www.youtube.com/watch?v=Daneobi7MOk

Anche in questo caso credo sia la completa mancanza di una logica a fare da motore per la replicabilità del meme, memorizzare e ripetere l’espressione vinoh nei contesti più disparati è diventato sport nazionale per amanti della serie e non.

https://www.youtube.com/watch?v=rsQ_unThBuE

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